Nonostante il terremoto e gli enormi disagi che stanno falcidiando le terre abruzzesi, Chieti ospita Trieste in questa gara di ritorno del campionato di serie A2. I giuliani possono sfruttare il buon momento psicologico – sebbene Cittadini sia febbricitante – ma guai a sottovalutare la Proger guardando soltanto ciò che recita la classifica stagionale.
I quarto
Trieste parte con un occhio di riguardo per la difesa: Coronica in quintetto, giustamente premiato dopo aver “spaccato” la partita contro Roseto. Chieti insegue a -7 a metà quarto (14-7), palesando evidenti difficoltà nella costruzione del gioco, ma verso il quarto minuto Davis sale in cattedra bersagliando il canestro avversario, segnando 10 punti (2/2 da due e 2/2 da tre) e pareggiando dunque la gara sul 16-16. Trieste si tradisce da sola spegnendo per tre minuti l’interruttore dell’intelligenza cestistica: Bossi e Pecile provano a trainare la squadra ma la prima frazione si conclude sul 26-25 per la Proger.
II quarto
Chieti tira molto bene dall’arco (4/5 da tre) e la partita si fa più aspra e combattuta: dall’altra parte il Green “versione trasferta” è un fattore doppiamente negativo, rivelandosi troppo pigro in difesa e poco volitivo in fase d’attacco. L’Alma passeggia a pochi centimetri da un pericoloso primo tracollo: Pecile si carica un difficile peso sulle spalle, cauterizzando la ferita di squadra e chiudendo il secondo quarto a -3 (42-39). Nota curiosa: Gobbato in campo negli ultimi due minuti, mentre Green si autoesilia in fondo alla panchina.
III quarto
Fallucca e Sergio incappano nel terzo fallo personale, dando involontariamente il via ad un 9-2 di parziale per i giuliani: Bossi insacca il suo diciassettesimo punto e Alma a +4 (54-50). Chieti “consta”, sostanzialmente, di due fuoriclasse (Davis e Golden), eppure Trieste non riesce a scavare alcun solco significativo (55-55). Un rinato Cittadini ferma il cronometro sul 64-59, mentre Chieti si aggrappa ai troppi tiri liberi concessi dagli uomini di Dalmasson.
IV quarto
Pur con un Baldasso da 5 falli e 0 segnature, l’Alma ruggisce volando a +9 (71-62): da troppo tempo Davis e Golden latitano senza trovare il fondo della retina. Un Da Ros monumentale per presenza mentale, punti, rimbalzi e assist, è quello che gli americani chiamano “floor general” e l’Alma si avvia dolcemente verso un altro successo stagionale.
CHIETI – TRIESTE 77 – 87
Alma Pallacanestro Trieste 2004: Da Ros 14, Bossi 23, Green 13, Parks 8, Coronica 2, Pecile 18, Cittadini 8, Simioni 1, Gobbato, Baldasso. All. Dalmasson
Proger Chieti: Davis 19, Mortellaro 16, Golden 21, Sergio 8, Fallucca 2, Allegretti 2, Venucci 9, Piazza, Clemente, Zucca, Ippolito. All. Galli
Rajone