Mani fredde dei giocatori di casa in avvio, ne approfitta il quintetto pordenonese portandosi sul 7-1 con Migliorini, Tagliamento e Cengarle. I sacilesi non riescono a imprimere ritmo e nel tentativo di elevare l’intensità trovano falli. Brecciaroli concede minuti a Mack che tiene il campo e produce un buon assist per Mulato. Senza grandi invenzioni l’Humus ricuce lo strappo e prima raggiunge la parità nell’ultimo minuto, poi riesce nel sorpasso negli ultimi secondi con un Bovolenta in netta crescita.
L’attenzione difensiva dei padroni di casa cresce, arrivano i recuperi ma i contropiede non producono dividendi. Anche Cadoná trova spazio, in sostituzione di Mack. Il Sistema si affida a Tagliamento e un parziale di 4-0 per gli ospiti costringe Brecciaroli al minuto di sospensione, sul 17-14. Ma che ci sia ancora acido lattico dopo Aviano nelle gambe; si vede in attacco, dove solo Fabbro riesce a incunearsi e a trovare segnature. Punteggio molto basso per una partita farcita di errori, di perse e di falli. A un Humus pigro in attacco fa da contraltare un Sistema impreciso al tiro. La frustrazione delle due squadre si scarica sugli arbitri appena arrivano un paio di fischi dubbi e, a farne le spese, è Fabbro punito con un tecnico per proteste. Intanto i pordenonesi pareggiano i conti sul 21-21 a 90″ dal riposo lungo. Regna il poco anche nel rimanente tempo e si riposa sul 23-22.
E’ il miglior quintetto sacilese quello che Brecciaroli schiera nella ripresa e in difesa la cosa si vede. Il problema è però l’attacco, reparto in cui la serata è decisamente sorta per tutti. A metà del quarto le fatiche offensive di Bovolenta, Fabbro e Dal Bello sono pareggiate dalle realizzazioni del quintetto pordenonese, ma almeno alla fine dei terzi dieci minuti si è segnato più che nell’intero primo tempo. Il problema è che non si vede il buon gioco e la gara è continuamente interrotta dai falli, sicché quando Mack raccoglie dall’immondizia il rimpallo di un tiraccio di Bellinvia e realizza a fil di sirena, il pubblico può esultare come mai aveva fatto sino a quel momento.
Il vantaggio di sette lunghezze in avvio di ultimo quarto risulta il maggior distacco della gara dei sacilesi ma la partita non ha un padrone e negli ultimi dieci può succedere di tutto. Ancora una volta si assiste a una girandola di errori, che spesso si verificano ancor prima del tentativo di tiro. La box-and-one che il Sistema organizza da inizio partita, che in altre occasioni si era rivelata un boomerang contro i liventini, è una vera e propria pozza di sabbie mobili. I pordenonesi tentano il tutto per tutto accorciando la durata delle azioni e puntando sull’uno contro uno ma il solo Tagliamento, capace di sei punti consecutivi, non basta. Fabbro trova la prima tripla per i suoi dall’inizio del match e i complimenti di Spangaro, ma riesce ad accendere la miccia e dinuovo si ritorna alla mediocrità dei primi due quarti. L’azione che di fatto chiude la gara è quella che porta i sacilesi a tirare due volte prima di riuscire, al terzo tentativo di Bellinvia, a trovare la seconda tripla di serata. Il canestro pesante e i ben tre possessi concessi ai sacilesi tagliano le gambe agli ospiti, che insistono con azioni in palleggio a raggiungere la segnatura veloce senza però riuscire nell’intento. Il mestiere degli humussini nel possesso di palla dei secondi finali toglie infine ogni residua possibilità e le ostilità di chiudono sul 56-51.
SACILE – SISTEMA PORDENONE 56 – 51
Humus Sacile: Cancian, Tesolin 1, Mack 5, Cadonà, Dal Bello 5, Chiesurin 2, Fabbro 21, Bomben, Verardo, Mulato 3, Bellinvia 5, Bovolenta 14, Citton ne. All. Brecciaroli
Sistema Basket Pordenone: Migliorini 2, Viol 2, Colombo 5, Tagliamento 13, Mio 5, Zigante, Pasquali 4, Piovesana 6, Nava 4, Cengarle 10. All. Spangaro
Parziali: 13-10; 23-22; 46-40
Arbitri: Allegretto e Serafino di Pordenone