Si torna a parlare di numeri, prestazioni e partite: il martedì di MegaBasket riaccoglie nuovamente il quintetto ideale della settimana, la rubrica per gli appassionati delle serie minori del Friuli Venezia Giulia, dove si va a scandagliare le prove più significative dell’ultimo weekend cestistico regionale.
PLAYMAKER: Prova autoritaria per Matija Batich (Ispem Jadran Trieste), regista del ’94 nonché fratello d’arte del celebre Daniel. Se fino a qualche anno fa era il “Batich minore”, ora lo è solamente per età, visto che Matija è oramai una pedina fondamentale della compagine carsolina: a dispetto di un centimetraggio non elevato e di un fisico normale, Batich è uno di quei giocatori che ti cambiano la partita, grazie ad un’ottima tecnica ed all’incredibile capacità di fare la scelta giusta al momento giusto. Contro Arzignano, nella vittoria 73 – 49 della sua squadra, Matija Batich ha interpretato il match come fosse un computer: 17 punti in 31 minuti, con un complessivo 4/6 da due e 3/5 nelle triple, ai quali ha aggiunto 4 falli subiti, 3 rimbalzi, 2 recuperi e 2 assist. In più, ha fatto girare al massimo i propri compagni, in una prestazione che ha visto lo Jadran portare in doppia cifra solamente due giocatori, ma mandarne altri sette a referto, con punteggi personali compresi fra i 3 ed i 9 punti.
GUARDIA: Giù il cappello di fronte all’ennesima prova di rilievo di Francesco “Cisco” Dal Moro (Polisportiva Roraigrande). Il bomber di Paolo Freschi ha messo sul piatto una prestazione clamorosa contro la malcapitata Tarcento: nel duello fra bomber con il friulano Moznich (37 punti per lui), Dal Moro non si è fatto di certo pregare per mostrare la sua mano davvero bollente, mettendo a referto 29 punti. Ha fatto la barba al trentello ma…a modo suo, visto che all’ottimo 4/5 da due ci ha aggiunto un clamoroso 7/14 nelle conclusioni da tre punti. Una prova balistica di livello, per questo esterno di 188 centimetri classe 1992, che in passato ha giocato anche al Sistema Pordenone, ad Aviano, a Maniago e a Portogruaro, con tappe anche a Spilimbergo e Montebelluna, per quel che riguarda i campionati nazionali. Insieme a Diego Lucas, è il giocatore più influente della squadra e sta cercando di trascinare i suoi compagni alla poule promozione, che sarebbe un ottimo traguardo.
ALA PICCOLA: Andiamo a premiare un altro giocatore dell’Ubc Udine targata Latte Carso, una squadra che in ogni vittoria riesce a trovare un protagonista diverso. Questa volta è toccato a Davide Tirelli, esterno di 188 centimetri del 1997, un giocatore che spesso esce dalla panchina e riesce a rendersi utile in diversi modi. Nella vittoria contro Fagagna, è entrato e si è impegnato nella propria metà campo, difendendo alla morte ma trovando pure il tempo di andare a canestro: il suo score personale è eloquente e, al termine del match, ha fatto registrare 14 punti a tabellino. Non è un realizzatore puro, ma si tratta di un elemento che sa sfruttare gli spazi e che decisamente non si può lasciare solo: oramai alla sua quarta stagione in prima squadra, nonostante gli appena vent’anni, Tirelli è cresciuto nel vivaio Ubc ed è un altro di quei ragazzi che Paderni ha portato in prima squadra, per rinforzarne il telaio.
ALA FORTE: Lo inseriamo come ala forte, pure se nello scacchiere del Mediachem Breg San Dorligo funge nominalmente come pivot. Davide Vecchiet, alla bella età di quarant’anni, ancora non si è stufato di fare su e giù per il parquet: dopo anni di professionismo nel terzo campionato italiano, da diverse stagioni è sceso nelle “minors” regionali ed al Breg sembra aver trovato la sua nicchia ideale. I dorligesi sono alla dodicesima vittoria di fila dopo la vittoria con la Servolana, un match che è stato griffato in maniera eloquente da Vecchiet, autore di 21 punti con 6/6 da due, 2/4 nelle bombe e 3/4 ai tiri liberi. Certo, non aveva Godina di fronte, ma c’erano giocatori come Dedenaro o il nerboruto Tropea ad ostacolarlo: “Vecchio” è riuscito ad avere la meglio, colpendo con precisione da vicino ma anche facendo vedere un’ottima mano dall’arco dei tre punti, lui che per lunghi anni è stato considerato uno dei migliori centri del terzo campionato nazionale ma che con il tempo ha migliorato nettamente la capacità di colpire fronte a canestro.
PIVOT: La Bluenergy Codroipo vince il derby regionale di C Gold, superando nettamente la Falconstar Monfalcone. I friulani di Daniele Portelli hanno letteralmente banchettato in area, vincendo 38 – 25 il confronto ai rimbalzi: un dato significativo, anche perchè a fare la differenza, per i biancorossi, è stato Diego Nata. Il ventiquattrenne centro codroipese è il classico lungo duro come la quercia, di quelli che non si spostano e che amano rimanere nel pitturato a fare legna. Certamente di fronte aveva dei clienti “scomodi” come il lottatore Colli, l’atipico Miniussi e il tiratore Petrovic, ma ha utilizzato quelle che sono le sue armi migliori, ovvero la fisicità e la concretezza. Ha piazzato una “doppia-doppia” sontuosa, con 16 punti e 11 rimbalzi a referto (8/11 da due), ma ha lasciato di stucco anche la sua capacità di passare la palla, visto che ha concluso con 5 assist ai propri compagni.
SESTO UOMO: Nella vittoria della Vida Latisana ai danni della Dgm Campoformido, va sottolineata la prestazione di uno di quei giocatori silenziosi, che non appare mai ma che è estremamente utile all’equilibrio di squadra. “Un uomo chiamato Jimmy”: Jimmy è Gianmarco Moretuzzo, guardia/ala di 190 centimetri e trent’anni, che è da tempo un simbolo della compagine bassaiola. Non lo vedi, perchè non è un atleta che salta sulle teste degli avversari o si esibisce in serie micidiali da tre punti: la sua vera forza è quella di fare le cose utili per la squadra, prendendosi cura dell’avversario più pericoloso in un caso, andando in contropiede in un altro caso o, quando è libero, scagliando un tiro da tre punti. Insomma, il classico “uomo-utilità”, che contro la Dgm ha sfruttato gli spazi liberi ed ha terminato con 16 punti a referto.
COACH: Il miglior tecnico della settimana, in questo caso, è una ….coppia. Si, perchè Luca Birnberg e Stefano Fuligno, allenatori dell’Interclub Muggia, in panchina ci vanno assieme e si supportano l’un l’altro durante i quaranta minuti di gioco. La loro è una squadra giovanissima, che peraltro è stata ripescata durante l’estate dalla Promozione alla Serie D, variando veramente poco il proprio roster e puntando su un nucleo di giocatori delle classi ’97, ’98 e ’99. Nell’ultimo turno di campionato, i giovani rivieraschi hanno fatto il “colpaccio”, battendo la Dinamo Gorizia dei grandi nomi (Nanut, Roberto e Federico Bullara, Coco…) con una prestazione davvero rilevante al PalAquilinia. E non è certamente stata una passeggiata, visto che entrambe le formazioni sono rimaste appaiate nel punteggio per gran parte dell’incontro, poi sono stati bravissimi i ragazzi di Birnberg e Fuligno a scappare sul +12, grazie anche all’ottima prova di un Gabriele Crevatin da 23 punti. La “cenerentola” ha battuto un colpo pesante.