E’ evidentemente servita all’Abf la pausa di calendario, e di riflessione, successiva alla brutta sconfitta interna con l’Oma di due settimane fa. La squadra di coach Fabio Banello ha sfruttato al meglio il turno di riposo per ricaricare le pile sia fisicamente che mentalmente e si è ripresentata in grande spolvero contro Montecchio in uno scontro diretto fondamentale per poter ancora credere nel terzo posto che vale i play-off.
Con un parziale di +18 costruito nei due quarti centrali (reso possibile dai 12 punti di Chiara Croce nel secondo quarto) la squadra biancoceleste ha messo in discesa la partita, chiudendola ben prima del 66-57 finale. Ecco, se c’è un neo, è proprio sul punteggio finale: un fallo commesso a 4 decimi dalla sirena ha cancellato la possibilità di ribaltare la differenza canestri con le vicentine, che ora è in perfetta parità. Un’azione andata male però non oscura l’ottima prova dell’Abf che nonostante le precarie condizioni di alcune atlete alle prese con l’influenza (Degrassi e Sustersich, nello specifico) ha saputo controllare sempre la gara, al di là del 20 pari fatto segnare alla prima sirena.
“La nostra difesa sulle esterne di Montecchio è stata una chiave vincente assieme ai tanti rimbalzi offensivi conquistati – racconta coach Banello – proprio in area avevamo il vantaggio maggiore ma ho dovuto spesso alternare Degrassi e Sustersich per risparmiarle. I 12 rimbalzi in attacco ci hanno dato secondi tiri che si sono poi rivelati decisivi. Peccato per quel fallo a dire il vero anche un po’ dubbio, si vorrebbe sempre il massimo ma ci accontentiamo di aver raggiunto Montecchio in classifica e soprattutto di aver dato una risposta a noi stessi dopo la prova negativa con l’Oma. Ora cominciamo a preparare con grande concentrazione la gara di Bolzano”.
La stagione dell’Abf entra infatti nella sua fase decisiva, saranno infatti le prossime due gare, contro le due trentine, a dire se le monfalconesi potranno ancora lottare per il terzo posto. “Se riusciamo a fermare Bolzano e Riva del Garda possiamo ancora continuare a giocare con quell’obiettivo – conferma il tecnico monfalconese – dobbiamo allenarci alla grande e giocare poi la nostra miglior pallacanestro. Fortunatamente ho a disposizione un gruppo disposto al sacrificio, che non guarda al bene personale ma a quello della squadra. I risultati che abbiamo ottenuto in questi anni sono merito anche di tutte quelle giocatrici che magari hanno meno spazio in campionato ma che in allenamento si impegnano sempre al massimo tenendo alta l’intensità in modo da replicare durante la settimana il ritmo della gara”.