Keys of the match – Kontatto Fortitudo Bologna

Niente di più facile inquadrare la sfida che vedrà di fronte l’Alma Trieste e la Fortitudo Bologna: difesa ed energia. Due macro aspetti che sono comuni denominatori ad entrambe, due filosofie di intendere la pallacanestro che poi vengono coniugate in modo tatticamente diverso.

Insinuarsi fra le due “anime” fortitudine – L’attuale Kontatto Bologna è fatta da due “anime”: quella talentuosa, anarchica e un po’ indolente della coppia americana Legion-Knox, e quella saldamente forgiata da coach Boniciolli di marca italiana. Il punto non è fermare una o l’altra per Coronica e soci, bensì insinuarsi nella frattura (distanza ndr.) tecnico-tattica fra le due, acuire il distacco rendendo l’arma globale felsinea una somma di due entità, non un tutt’uno. La pallacanestro è sport di squadra, se Legion segna 30 ma non difende o se Raucci e soci blindano i propri avversari ma non la mettono nel sacro cesto, tutto diventa più complesso per la Fortitudo.

La regia di Ruzzier, un rebus – Abbiamo già rimarcato come il reparto play-guardie felsineo (assieme a Moretti, Spissu e Bossi) rappresenti l’eccellenza del panorama cestistico della serie A Est. Ma c’è un giocatore per caratteristiche che potrebbe far più male degli altri: Michele Ruzzier. Si, proprio lui, il triestino purosangue, l’uomo che con un finale clamoroso portò alla vittoria Trieste contro Forlì in una sfida salvezza decisiva qualche anno fa. La sua pallacanestro è fatta di rapidità e capacità penetrativa sopra la media, da una visione di gioco telescopica e da una maturità ormai acquisita. Nel roster Alma non c’è un uomo difensivamente in grado di stargli dietro con le gambe, il sovrannumero che può creare l’ex Azzurra superando comodamente la prima linea difensiva è una garanzia di due o tre punti. Una chiave? Difendere a qualche metro e sperare nella serata storta al tiro da fuori.

Occhio alle folate… – Non è prevista Bora per la domenica di gioco, ma è prevedibile che ci siano dalle 14.15 raffiche violente di esuberanza cestistica. Ambo le formazioni vivono di energia, di inerzia favorevole costruita sull’intensità difensiva, parziali e contro parziali potrebbero caratterizzare il match. Da tutte e due le parti quindi l’idea non deve essere per forza di evitarle (anche perché è quasi impossibile), bensì di non deragliare mentalmente su break subiti.

Sono Italiano, un italiano vero – La caratteristica che ha reso l’Alma Trieste un concentrato di variabili impazzite è proprio quella di trovare protagonisti diversi ad ogni partita. Spesso in sfide equilibrate, non sono i top player a fare la differenza (quasi sempre si elidono) bensì i complementi; occhio quindi all’impatto di italiani come…Italiano e Gandini da una parte, Coronica e Cittadini dall’altra, nomi buttati là, ma non troppo.