Durante una stagione ci sono storie, incroci di squadre, episodi e personaggi. Uno di questi crocevia arriva domenica prossima al PalaPrometeo Estra “L.Rossini” di Ancona, dove l’US Basket Recanati ospiterà l’ambiziosa Tezenis Verona.
Quando le squadre scenderanno sul parquet dorico non mancherà l’abbraccio sincero tra due giocatori avversari solo per una sera e amici da quasi una vita. Da una parte Riccardo Bolpin e dall’altra Leonardo Totè, entrambi veneti, uno di Venezia l’altro di Verona, classe 1997 (Bolpin compie 20 anni il 9 febbraio), compagni di squadra nelle giovanili della Reyer, che li sta facendo maturare in A2, e nelle Nazionali Giovanili degli ultimi anni.
Uno playmaker con fisico che lo rende un giocatore duttile su più ruoli, l’altro un lungo di 205cm con una mano di seta e movenze da esterno. Domenica saranno uno contro l’altro, ma insieme quei due ne hanno combinate davvero tante. Nelle giovanili orogranata della Reyer, la coppia veneta ha saputo collezionare due finali scudetto e una Finale Nazionale. Corsa allo scudettino Under 17 del 2014, si gioca nelle Marche a P.S.Elpidio e in finale arriva la Reyer contro la Virtus Bologna di Penna e Oxilia. Vincono le V Nere (92-71) ma Bolpin fa sgranare gli occhi segnando 31 punti e con lui prova di grande sostanza di Totè. Prestazioni che fanno entrare entrambi nel quintetto ideale dell’intera manifestazione.
Alla guida di quella squadra coach Alberto Zanatta, antropologo con il vizio di proporre un grande basket a livello giovanile. “Durante la routine quotidiana – dice il tecnico che in quell’occasione fu anche nominato miglior allenatore dell’evento – fatta di allenamenti e partite, scontri e sorrisi, un coach si pone degli obiettivi a medio lungo termine che vanno dal miglioramento dei fondamentali individuali dei propri giocatori a quello della tattica di squadra. Senza capire però che le vere soddisfazioni le incontrerà, se sarà fortunato, a distanza di anni, quando vedrà i propri ragazzi giocare con i grandi. Oggi tutto torna, solo in quel momento si dà un senso a quell’infinita quotidianità di allenamenti. Emozione ancora più grande però è quando due dei tuoi giovani si scontrano tra loro, giocando da protagonisti in serie A. Bellissimo.”
Forse nessuno meglio di Zanatta conosce, cestiticamente parlando, questi ragazzi. E allora ecco come li descrive chi li ha forgiati per bene lanciandoli nel basket dei grandi. “Ricky e Leo, due talenti così diversi e che speriamo possano essere il futuro della pallacanestro italiana. Riccardo Bolpin, il Capitano. Giocatore di una maturità ed intelligenza cestistica fuori dal comune che, assieme alla sua fisicità, lo rendono un playmaker moderno e completo in grado di ricoprire più ruoli in campo. Con lui ho potuto condividere le emozioni cestistiche più belle e gliene sarò per sempre grato. Leonardo Totè. La prima volta ci siamo visti in palestra ad un provino, non se la sentiva di allenarsi. Sono andato subito dal mio responsabile dicendogli che lo dovevamo prendere immediatamente, senza se e senza ma. Un talento unico sia dal punto di vista fisico che tecnico, con la palla può fare quello che vuole, mai allenato un ragazzo con tutte queste potenzialità messe assieme.”
Dopo lo scudettino sfumato, Bolpin e Totè vissero altre due stagioni insieme a Venezia. Nel 2015, Finale Nazionale Under 19 a Torino e Reyer eliminata negli spareggi per i quarti dalla VL Pesaro. L’anno successivo ancora Finale Nazionale, stavolta Under 20, e ancora finale scudetto. Al Pianella di Cantù, davanti a 4000 spettatori, nel match per il titolo vincono i padroni di casa (74-57) con Totè autore di 6 punti e Bolpin che si ferma a 9. Una stagione che ha segnato per entrambi anche l’esordio nei campionati senior in A2. Bolpin ad Agropoli, Totè è a Brescia con la quale vincerà il campionato.
Nel campionato corrente la casa madre orogranata li ha spediti a Recanati e Verona, ancora in A2 con ulteriori responsabilità e maggiori aspettative. Nel frattempo quando la “mamma-Reyer” chiama ecco che i due emigrati tornano al Taliercio per rivestire la loro maglia e giocare con l’Under 20 (con loro anche Simioni di Trieste). La storia di Bolpin-Totè ha anche importanti capitoli in Azzurro. Su tutte le esperienze vissute con la canotta con la scritta Italia sul petto nel Mondiale Under 17 del 2014 e l’Europeo Under 18 l’anno successivo con la coppia veneta sempre in evidenza.
“Con Leo ci siamo incontrati anche all’andata e sarà un grande piacere rivederci domenica. – dice il playmaker dell’USBR – Abbiamo giocato insieme anche due settimane fa in una partita dell’Under 20 della Reyer. Prima di quest’anno ci siamo trovati contro quando lui era ancora a Verona ai tempi dell’Under 15 prima di arrivare a Venezia. Insieme abbiamo condiviso bei anni di Settore Giovanile, partite molto belle e importanti, esperienze fantastiche per entrambi e vissuto ricordi che ci porteremo dietro per sempre.”
Domenica di nuovo insieme, prima avversari e poi di nuovo amici.