Ci sono voluti ben due tempi supplementari per decretare il vincitore del recupero tra Sokol e Santos, partita che un mese fa fu rimandata causa neve.
La squadra di Vatovec è determinata a mantenere il primo posto in classifica, mentre i bianconeri hanno fame assoluta di vittorie, dopo una serie di risultati poco premianti; e se si tiene conto del campo stretto tipico di Aurisina in cui si sono affrontati elementi i quali spesso e volentieri fanno perno sul gioco fisico, si capisce all’istante che è stata una vera e propria lotta, dal primo al cinquantesimo minuto.
Inizio molto contratto, con difese chiuse a testuggine in area e offensive che faticano a trovare spazi; tant’è che il primo canestro del match arriva appena dopo tre minuti, per mano di Crevatin. Sul versante opposto Strle, un mix di tecnica, fisico ed esperienza che in serie D fa paura, comincia a fare la voce grossa sotto canestro, segno che la battaglia è ufficialmente iniziata. Tra i frombolieri del Santos cominciano a sparare Spanghero e Dolce: se il primo va a vuoto, il secondo è preciso. Il veneziano “Nando” Seno sembra aver definitivamente risolto i problemi fisici e allora dopo i primi dieci minuti siamo 15-13.
Arriva poi il turno di Gallocchio, altro gioiello polivalente in mano a Vatovec, la cui rapidità di piedi fa danni dovunque si manifesti. Sotto le plance Pizziga dimostra pericolosità offensiva difficilmente arginabile nel momento in cui si convince di voler far canestro. L’equilibrio tuttavia rimane tale, poichè quando Nacini impugna l’arco due frecce vanno a segno. La tregua lunga viene consumata sul 29-28.
Alla ripresa delle ostilità acquisisce peso il duello fra giganti (Lucian e Strle), Crevatin alimenta il bottino personale e Babich realizza la prima bomba. Tutto come da pronostico, verrebbe da dire. Se non che il Santos questa volta non cede.
I padroni di casa mettono la testa avanti grazie ai liberi di Gallocchio. Ci avviciniamo alla fine quando Nacini si mette in proprio realizzando tre canestri che sembrano poter dare la vittoria agli ospiti, quando arriva il solito Babich, puntualissimo, ad infilare la bomba apparentemente decisiva ad un minuto dalla fine. Apparentemente, perchè il Santos, con Cacciatori, trova la bomba del pareggio all’ultimo secondo.
Per stabilire il verdetto ci vogliono altri cinque minuti, che poi diventeranno dieci. Le squadre sono infatti esauste e i combattenti marcano errori da una parte e dall’altra. Coi bonus esauriti da un bel pezzo ce la si gioca in lunetta, per poi ricordarsi ancora che, in caso possa servire un tripla, basta chiedere a quel maledetto meraviglioso Babich. I bianconeri, invece, si affidano alla stella Crevatin, che illumina la strada verso il secondo overtime. In quella che adesso è una battaglia in cui emerge la maggior lucidità, va citato l’indiscusso MVP della contesa: “Baibo” Zamboni è un difensore puro e come sempre ha tenuto saldo lo scudo fino alla fine. Si scopre poi che oltre al suo dovere ha portato alla causa dei triestini 11 punti, 14 rimbalzi, 4 assist e 3 recuperi. Monumentale. Con lui il Santos prende il comando, Cacciatori allunga, mentre la squadra di Vatovec spreca in lunetta e arriva alla resa. Vince il Santos per 73-78.
E’ una vittoria che vale oro per il morale della compagine del presidente Mezzina, un trionfo ottenuto col cuore che in parte cancella le numerose sconfitte subite quest’anno nei minuti finali del match. Il Sokol ha lottato fino alla fine da grande squadra qual’è, il primo posto in classifica non è certo frutto di casualità. Peraltro, in caso il Santos dovesse disputare i playout, per Vatovec sarebbe una sconfitta indolore.
SOKOL AURISINA – SANTOS TRIESTE 73 – 78 dts
Sokol Aurisina: Peric ne., Kojanec ne., Ferfoglia 3, Babich 12, Pizziga 11, Gallocchio 14, Semec 6, Strle 13, Tercon 2, Seno 7, Slavec 5. All. Vatovec.
Santos Basket Trieste: Fonda 4,Pellegrino, Nacini 11, Cacciatori 15, Dolce 11, Cumbat S., Cumbat G., Fatigati, Zamboni 11, Lucian 3, Spanghero 5, Crevatin 18. All. Toscano
Parziali: 15-13, 29-28, 48-43, 58-58, 65-65.
Sebastian Romano