Gare come quella di stasera, possono essere considerate come un vero e proprio spartiacque del campionato attuale. Se vinci sei fuori – o quasi – dall’incertezza dei play-out, se perdi invece c’è il rischio di ritrovarti coinvolto in una lotta fino all’ultimo colpo proprio per evitare la tombola degli spareggi per non retrocedere.
Velocemente un ripassino alla formula: al termine della regular season, l’ultima classificata retrocederà in D, le squadre classificate 10^, 11^, 12^ e 13^ disputeranno i play-out alla meglio delle 2/3; le perdenti si giocheranno la permanenza in C Silver sempre al meglio di 2 gare su 3. Quindi, a conti fatti, un’eventuale vittoria odierna contro Pescia, avversaria di turno al PalaOrlandi, metterebbe la squadra di PF Binella al riparo da eventuali brutte sorprese.
La sconfitta di Carrara brucia ancora, i gialloverdi hanno sprecato una ghiotta opportunità, non riuscendo a gestire un vantaggio importante. Era successo anche all’andata, sintomo che qualcosa non va anche a livello di gestione della partita, intesa sia sul profilo tecnico che mentale; una squadra solida difficilmente si fa rimontare, e non è la prima volta che questo succede al Costone. A Carrara è mancata totalmente la difesa nella seconda parte della gara, dove i marmiferi hanno divorato il parquet, e purtroppo non è bastata la prova eccellente di Luigi Bruttini che con i suoi 31 punti aveva fatto sperare nell’impresa.
La Cestistica Pescia invece è risultata sconfitta sul proprio campo da un Quarrata che proprio non è il simbolo della continuità, ma che comunque dimostra di avere le credenziali per starsene a ridosso dei vertici della classifica e sicuramente lotterà fino in fondo per entrare nei play-off. Infine ricordiamo che tra le file di Pescia ‘debutterà’ questa sera un ‘Under 48’ di buone speranze, tale Cempini Andrea, classe 1970, 203 di altezza, 403 punti segnati in questa stagione (media 24 a partita), 3300 in carriera, sicuramente in futuro sentiremo parlare di lui, complimenti davvero! Gli arbitri della gara saranno Matteo Landi di Pontedera e Eleonora Spadaro di Pisa.