Da: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini
C’è un obiettivo dichiarato da tempo, Juan Manuel Fernàndez, c’è una società che lavora per nuovi ambiziosi orizzonti, c’è un viaggio in Spagna per dare credibilità alle intenzioni. Una rappresentanza dell’Alma Pallacanestro Trieste nelle figure dell’Amministratore Delegato Gianluca Mauro e del Direttore Generale Mario Ghiacci è volata repentinamente alla volta della Spagna per incontrare il procuratore del giocatore ex Brescia, Igor Crespo, dell’agenzia Xpheres-Double B.
Primo obiettivo? Far conoscere la realtà triestina e gli intendimenti, facendo capire come la piazza giuliana rappresenti non solo un punto di riferimento per giovani italiani in rampa di lancio, ma anche una meta storica della pallacanestro che vuole tornare ai fasti di un tempo.
Elementi favorevoli
In prima battuta le volontà del giocatore: c’è un accordo verbale con la società triestina per venire all’ombra di San Giusto, figlio di contatti con l’allenatore, con Alessandro Cittadini, tutti molto convincenti. La situazione della moglie in dolce attesa favorirebbe un arrivo anche prima dei tempi, per far nascere l’erede in una struttura importante come il Burlo Garofolo, pianificando serenamente la crescita nella nuova realtà “professionale”.
Anche la questione temporale aiuta: essendo Juan Fernandez un cestista proveniente da una federazione straniera, il suo eventuale ingaggio può essere effettuato anche dopo il 28 Febbraio, termine ultimo per tutti i tesseramenti riferiti a transazioni della stessa categoria nazionale. Esattamente il regolamento prevede il termine ultimo il 28 aprile, due giorni prima dei play off. Così anche per il passaggio di giocatori italiani professionisti (A1 ndr.) alla categoria dilettantistica (A2).
Cinismo spinto anche per trasformare una negatività in aspetto positivo: il minutaggio del playmaker è sceso durante la stagione (ora 18,7 minuti a partita con quasi 9 punti a serata) e la società ha deciso di rinforzare il roster con l’arrivo di un’altra point-guard americana proveniente dal Porto. Chissà che la depressione da sotto utilizzo non lo convinca a…
Elementi sfavorevoli
C’è una questione etica e burocratica che si chiama contratto: né l’Alma Trieste, né il Breogàn Lugo, men che meno giocatore e procuratore vogliono venir meno a impegni scritti nero su bianco, con scadenza giugno 2017. Non solo, il procuratore Igor Crespo è intimo amico sia dell’allenatore della squadra, Natxo Lezkano (stessa agenzia ndr.), sia del Presidente Jesús Lázare Rincón; difficile pensare ad uno “sgambetto” a stagione in corso, soprattutto con la squadra che veleggia nelle alte sfere della seconda serie spagnola.
Le dichiarazioni (che però si lasciano scrivere) sul fronte Breogàn riportano l’assoluta volontà di trattenere il giocatore sino alla fine della stagione.
In sintesi Juan Fernandez sta consumando un matrimonio “stanco”, abbracciando l’attuale “compagna” cestistica ma strizzando l’occhio all’avvenente Trieste. La rettitudine dell’uomo prima che del professionista e i legami del procuratore con la società di cui sopra non permettono voli pindarici nel breve termine. Quello che è certo è che l’Alma ha messo un tassello decisivo per garantirsi le competenze del playmaker la prossima stagione, e di questi tempi, non è poca cosa.
Raffaele Baldini (www.cinquealto.com)