Tezenis Verona troppo forte in attacco, la GSA crolla in casa

Micidiale Frazier (29 punti) per gli scaligeri, che perforano a più riprese la difesa dei friulani: non basta il solito tuttofare Okoye.

La GSA Udine perde in casa con la Tezenis Verona, una formazione che certamente è blasonata e non ha bisogno di presentazioni: al PalaPerusini di Cividale, infatti, l’avversaria di turno è un team che può contare sulla mano più che rovente di Michael Antonio Frazier, sulla concretezza di Robinson in cabina di regia, ma non solo. Oltre agli USA, c’è di più: il talento del giovane Totè, protagonista di un duello generazionale con Manuel Vanuzzo; la fisicità di Dane Diliegro, uno che di certo non va per il sottile quando si parla di lotta sotto i tabelloni, ma anche le fiammate del talentuoso Portannese o le capacità offensive dell’airone Brkic, trentacinque anni ma ancora tantissimo da insegnare a qualsiasi lungo di categoria.

Con questi presupposti, logico che il match non era di certo uno dei più semplici per i bianconeri, che però non si lasciano intimorire dagli ospiti: è Totè (3/3 da due, 3/4 da tre, 5 rimbalzi) che inizia al meglio, sfruttando il suo atletismo e la sua mano educata. Verona è attiva in attacco, risponde Udine senza problemi, con Okoye (4/9 da due, 3/6 nelle triple, 8 rimbalzi, 4 assist) al solito uomo a tutto campo per coach Lino Lardo.

Sono solo quattro le lunghezze che separano le due formazioni al termine del primo periodo, poi però emerge la grande qualità offensiva degli scaligeri e non solo: la difesa della squadra di Dalmonte limita al meglio il talento di Ray, così per Udine c’è solo Okoye come terminale offensivo credibile; Frazier (6/9 da due, 3/6 nelle triple, 8/8 in lunetta, 7 falli subiti, 6 assist, 5 rimbalzi), dal canto suo, si mette in ritmo e riesce pure a creare soluzioni per i compagni. E’ il momento migliore per Verona e quello peggiore per Udine, che non difende adeguatamente sui terminali offensivi di Dalmonte e chiude il secondo periodo sotto di otto punti, 35 – 43.

Nel terzo quarto, se possibile, va ancora peggio: Ray non incide, Nobile (2/4 dal campo, 2/2 in lunetta, 3 assist) e Vanuzzo ci mettono buona volontà, ma non basta. Verona non lascia nessun canestro facile agli attaccanti bianconeri, che fanno grossa fatica a trovare il canestro: il margine degli ospiti si amplia fino a toccare il +16 alla sirena del trentesimo minuto, con Udine che segna appena 14 punti in 10 minuti al rientro dagli spogliatoi.

Nell’ultimo periodo, nessuna emozione particolare: Ray mette a posto le cifre, ma continua a non essere incisivo, dall’altra parte invece Frazier è un’iradiddio; solamente Okoye ci prova fino alla fine. Udine non ha ulteriori sussulti, lascia spazio ad una Tezenis dalle alte percentuali in attacco: Brkic e Robinson cesellano il lavoro svolto in precedenza da Frazier e Totè; solo applausi per gli scaligeri, che chiudono con la vittoria 73 – 88 di fronte al pubblico del PalaPerusini.

 

APU UDINE – SCALIGERA VERONA   73 – 88

GSA Apu Udine: Diop 7, Okoye 18, Nobile 8, Mastrangelo, Traini 2, Pinton 3, Ferrari 4, Vanuzzo 6, Fall 7, Ray 18, Zacchetti ne, Chiti ne. All. Lardo
Tezenis Scaligera Verona: Diliegro 6, Robinson 13, Amato 2, Portannese 5, Boscagin 1, Pini 6, Frazier 29, Brkic 11, Totè 15, Rovatti ne. All. Dalmonte

Parziali: 18-22, 35-43, 49-65
Arbitri: D’Amato, Radaelli e Ascione