Il Sokol ha la meglio su Sacile all’overtime

Ventelli per Gallocchio e Slavec, ma importante il contributo di tutti gli effettivi a disposizione di Vatovec: niente da fare per i pordenonesi.

Buono l’approccio dei sacilesi alla gara ma tecnicamente viene lasciato troppo spazio alle penetrazioni e Gallocchio ne approfitta a man basse, mentre le scelte di tiro degli ospiti non escono dalle mani dei giocatori più pericolosi. Anche Slavec è autore di svariate scorribande nel pitturato avversario e solo, grazie alle bombe di Chiesurin e Bellinvia, l’Humus resta attaccato alla gara e chiude i primi dieci minuti sotto di minima misura (19-18).

Nell’azione di apertura di secondo quarto subito tripla di Babich, a eloquente dimostrazione delle capacità balistiche del Sokol. Poco dopo occorre un minuto di sospensione a Brecciaroli, perché in soli 80” matura un passivo di 7-0 che rischia di costare caro. Ma alla ripresa il trend non cambia: c’è una maggiore attitudine ad attaccare nei ragazzi di Vatovec, che accompagnano il tiro andando in cinque a rimbalzo. Sokol é l’essenza del basket: “uno contro uno” difficile da contrastare e, quando la difesa chiude la porta, arriva lo scarico per il tiro da tre eseguito con sistematica precisione. A metà del quarto, l’Humus è un pugile suonato sotto di 12 lunghezze. Sacile è attaccata a Bovolenta come a una flebo, il centro è l’unico a catturare rimbalzi e a penetrare con profitto l’area d’attacco, dove in caso di tiri imprecisi si presentano unicamente maglie bianche. É solo sul finale di quarto che i pordenonesi ritrovano il bandolo, attaccando il ferro e difendendo con intensità, ma il distacco ritorna a 8 lunghezze solo grazie al tiro sulla sirena di Bovolenta. 31-39 quando le squadre rifiatano negli spogliatoi.

É ancora Bovolenta l’animatore sacilese nelle prime fatiche di terzo quarto, ma dall’altra si continua a macinare dalla media distanza, con Strle che ripristina la doppia cifra di vantaggio. Sacile è cresciuta rispetto alla prima parte di gara, giocando più di squadra, Sokol non ne ha bisogno perché veleggia da tempo su livelli consoni. La partita è fisica, molto tecnica ed emotivamente coinvolgente. Sul 49-43, a 4’30”, Babich e Bellinvia si sfidano dalla lunga per la gioia del pubblico. Anche Fabbro dà il suo contributo alla causa facendosi sentire dentro l’area e a cronometro fermo, insieme a Bomben, riduce a 5 le lunghezze di svantaggio. Il ritmo sostenuto, più congeniale ai triestini, diventa l’arma vincente degli humussini, che con la tripla di Tesolin ritornano in partita sul 55-54. Poi Fabbro firma il sorpasso dalla linea della carità. Sokol ha perso la misura delle parabole e agevola il lavoro di Bovolenta, che cattura rimbalzi a profusione. Dopo 30′ c’è di nuovo polso nei sacilesi, che sono addirittura avanti 56-58.

Bellinvia riprende da dove i compagni erano rimasti e dà una nuova gioia da tre punti in avvio di ultimo quarto, spingendo gli ospiti sul +5. Poi i liventini rifiatano e subiscono quasi il riaggancio, ma una tripla di Tesolin e un jumper di Chiesurin producono il massimo vantaggio (63-70). La situazione falli è pesante per il roster di Brecciaroli ed il Sokol realizza un provvidenziale 5-0, anche frutto del bonus a favore. Comincia ad affiorare la stanchezza, ma l’adrenalina scorre a litri e quando Bovolenta firma anche la bomba del 70-75 il sacilese esplode in un urlo liberatorio, ma mancano ancora 2’30”. L’Humus beneficia di importanti viaggi in lunetta, ma non tutti i liberi si trasformano in oro, e quando Gallocchio segna la tripla del 74-76 sembra profilarsi il peggio. Infatti a 23″ dalla fine Gallocchio fa il bis e impatta sul 77-77. Minuto di sospensione per la panchina ospite, dopo il quale l’Humus brucia la rimessa concedendo il possesso ai padroni di casa. Con 17″ e il possesso, Vatovec opta per il tiro della vittoria ma questa volta Gallocchio, francobollato, non trova il giusto equilibrio e nemmeno il ferro. Servono altri cinque minuti di fatiche.

Supplementare che si apre ancora dai 6,75 a favore del Sokol, che allunga 83-79 grazie ai suoi cecchini. Arriva il quinto personale di Bovolenta su una stoppata sufficientemente chiara che però gli arbitri considerano fallosa e il +6 sul susseguente viaggio in lunetta a 80″dalla fine. I sacilesi sembrano aver finito le energie e sono incapaci di attaccare il ferro, poi inaspettati arrivano due affondi consecutivi dei sacilesi che mandano fuorigiri il Sokol e che, complice la tripla di Tesolin, riportano a -1 Sacile. Ma a 12″ arriva il +2 dalla lunetta di Seno e, sul successivo possesso, Fabbro compie in palleggio un’azione considerata fallosa, quindi perde il possesso e con 6″ ancora da giocare il risultato è acquisito, a meno di un ulteriore e definitivo libero di Strle che sancisce l’89-86 finale.

 

SOKOL – HUMUS SACILE   89 – 86

Sokol Aurisina: Kojanec 2, Babich 14, Gallocchio 20, Semec 2, Strle 16, Tercon 4, Seno 11, Slavec 20. All. Vatovec
Humus Sacile: Tesolin 13, Mack ne, Dal Bello 6, Chiesurin 7, Fabbro 18, Bomben 1, Verardo 4, Mulato 4, Bellinvia 14, Bovolenta 19, Citton ne. All. Brecciaroli

Parziali: 19-18; 39-31; 56-58
Arbitri: Pais di Udine e Castellani di Povoletto