Stanchezza, calo di rendimento, infortuni, voci di mercato, strascichi polemici post-derby, mugugni più o meno celati: un fardello da spazzare via immediatamente in casa biancorossa al cospetto della regina del campionato. La Virtus Bologna è certamente la miglior squadra contro cui battersi in questo particolare momento della stagione. Non per crearsi dei facili alibi mettendo già le mani avanti, ma perché è quel tipo di avversario contro il quale serve tirar fuori quel qualcosa in più che ti permette di giocare ad armi pari, dimenticando tutto il resto e ricordando che l’Alma Arena è tuttora quel fortino inespugnabile dove diversi blasoni hanno dovuto alzare bandiera bianca allo scadere del minuto 40.
Tutto così semplice? Assolutamente no, ma i ragazzi di coach Eugenio Dalmasson hanno dimostrato finora di sapersi giocare le proprie carte, soprattutto dinanzi al proprio pubblico e come più volte ricordato un leone ferito è più pericoloso di un leone che, forse, ha già mangiato troppo per potersi impegnare al 100% a cacciare in un luogo difficile.
Le V nere infatti – seppur con qualche rallentamento – hanno viaggiato col vento in poppa sin dalle prime battute della stagione, perdendo solamente 7 delle 25 gare fin qui disputate, delle quali 5 nelle ultime 9 gare, complice sicuramente un comprensibile rilassamento fisico e forse anche mentale. L’eccellente media realizzativa di 82,8 punti e la stratosferica valutazione media di 93,2 (!) basterebbero per evidenziare il livello tecnico della formazione allenata da Alessandro Ramagli, ma analizzando le altre statistiche troviamo la Segafredo terza per percentuale da 2 punti (52%), seconda dall’arco (36%) e decima dalla lunetta (74%), oltreché quarta forza del campionato per rimbalzi offensivi (11,1 di media) e quinta per rimbalzi totali (la media è di 36). E’ inoltre la terza squadra a perdere meno palloni (12,6 a gara) e la prima a recuperarne di più (9,3), distribuendo in media 16,2 assist ad allacciata di scarpe, valore che la posiziona al terzo posto del girone est. Numeri da capogiro che rendono onore ad una vera dominatrice.
Trieste si presenterà al suo pubblico da quarta in classifica a 4 lunghezze dalla Segafredo, con 3 sconfitte nelle ultime 5 gare e con una doppia sconfitta che mancava da inizio campionato, ultima quella patita nel derby contro Udine. Ci si aspetta una pronta reazione d’orgoglio di Green e soci, nonostante il superlavoro cui è costretto in questo periodo lo staff medico della società di Via Flavia, anche per contenere il ritorno nelle zone alte di Roseto e Fortitudo Bologna, entrambe a due sole lunghezze dai giuliani e che saranno l’una di fronte all’altra nel primo anticipo di sabato. La media realizzativa dei giuliani è di 76,2 (ottava del torneo), che possono vantare la nona valutazione media (81,8) e che sono spalla a spalla con i virtussini per quanto attiene al tiro da due punti (52%), vera arma vincente dell’Alma visto che dai 6 e 75 (32%) e dalla linea della carità (70%) non arrivano grandi gioie. Nona per rimbalzi catturati (10 in attacco e 24,6 in difesa), settima per palloni persi (13,6) e seconda per palloni recuperati (8,4), distribuisce 14,8 assist a gara, sesto miglior risultato.
Nelle classifiche individuali per Trieste i migliori sono i due americani Javonte Damar Green e Jordan Parks: Javonte è leader del campionato nelle palle recuperate (2,7 di media a partita per 68 totali), è 11° assoluto nei tiri da due punti (58,2%), nei tiri da tre punti (40,9%) e per valutazione totale (435), oltreché 13° nella percentuale totale dal campo (52,6%). Jordan è 5° assoluto nelle stoppate (1,3 a gara per 31 totali), 9° nel totale rimbalzi (174), 10° per media rimbalzi totali (5,5) e 13° da due punti con il 58,1%. Insieme producono il 38% del fatturato dell’Alma, 385 punti il primo, 340 il secondo per complessivi 725 su 1906. Si segnala anche Matteo Da Ros, undicesimo per media assist (3,7).
Per Bologna occhio di bue sul pivot americano Kenny Lawson, un vero leader in campo, oltreché onnipresente nelle prime dieci posizioni di quasi tutte le statistiche: quarto per media valutazione (23), per media rimbalzi offensivi (3) e per percentuale da due punti (62,3%), quinto per media punti (19,8), sesto per percentuale da tre punti (43,3%), settimo per valutazione complessiva (483) e per rimbalzi offensivi (63), ottavo per media totale rimbalzi (8,2), nono per percentuale complessiva dal campo (57,4%), decimo per rimbalzi totali (173). Guido Rosselli negli assist è quinto per totale (109) e sesto per media (4,4), mentre Marco Spissu, autore finora di una grande stagione, è secondo nei palloni recuperati (2,2 di media per 54 complessivi).
Dalla coppia Kenny Lawson – Michael Umeh deriva il maggior fatturato della Segafredo Bologna, visto che insieme i due americani hanno realizzato (442+415) 857 dei 2069 punti complessivi, per una percentuale del 41,4%.
Analizzando i tiri, i rimbalzi e gli assist dei tre migliori giocatori delle due squadre, ne esce il seguente raffronto:
% 2 PUNTI
VIRTUS BOLOGNA: Lawson 62, Spissu 57, Rosselli 55
TRIESTE: Parks 58, Green 58, Bossi 54
% 3 PUNTI
VIRTUS BOLOGNA: Lawson 43, Umeh 42, Spissu 39
TRIESTE: Green 41, Pecile 38, Baldasso 36
% TIRI LIBERI
VIRTUS BOLOGNA: Spissu 87, Rosselli e Umeh 80
TRIESTE: Pecile 85, Parks 76, Green 66
RIMBALZI
VIRTUS BOLOGNA: Lawson 173, Rosselli 147, Michelori 94
TRIESTE: Parks 174, Da Ros 154, Green 139
ASSIST
VIRTUS BOLOGNA: Rosselli 109, Spissu 76, Spizzichini 61
TRIESTE: Da Ros 93, Bossi 77, Parks 45
La partita del girone di andata finì 76-63 per Bologna, con Trieste in partita solo fino a metà del secondo quarto. Per Bologna grande partita della coppia Rosselli – Lawson: 18 punti, 9 rimbalzi e 32 di valutazione per il primo, doppia doppia con 17 punti e ben 13 rimbalzi per il secondo. Sul lato biancorosso si è segnalato in particolare Alessandro Cittadini con 15 punti.
Marco Torbianelli