Alma Trieste micidiale nell’ultimo quarto, Ferrara si arrende

Determinante un parziale di 18 - 0 che lancia in orbita il team di Eugenio Dalmasson: prove concrete per la coppia USA Parks - Green e per Matteo Da Ros.

Non delude l’Alma Trieste, sia pur con il brivido: i biancorossi vincono 82 – 66 al cospetto del pubblico dell’arena di Via Flavia contro una Bondi Ferrara che, seppur rabberciata, lotta alla grande per oltre trenta minuti arrendendosi solamente nell’ultimo quarto di fronte ad un micidiale 18 – 0 incamerato dai padroni di casa.

Gli estensi si presentano all’Alma Arena con l’intenzione di lottare per conquistare la salvezza diretta, ma di certo la situazione a livello di roster non è facile: stante l’assenza di Roderick e l’impossibilità di tesserare in tempo un giocatore (le voci di mercato parlano di alcuni comunitari, fra i quali l’inglese classe ’97 Steele), coach Furlani deve raschiare il fondo del barile, tenuto conto oltretutto che capitan Cortese è in panchina per onor di firma.

Ciononostante, l’inizio della Bondi è perentorio, con un 2 – 7 iniziale che porta la firma di Pellegrino (4/10 da due, 1/1 nelle triple, 1/6 ai liberi, 5 rimbalzi, 5 assist): il 2.10 degli estensi si fa rispettare dentro l’area, ma Trieste è brava a recuperare dopo qualche minuto. E’ Javonte Green a dare la carica all’Alma Arena, azzeccando un gioco da quattro punti che restituisce vigore alla manovra biancorossa: la truppa di Dalmasson, dopo qualche minuto di imbarazzo, vola sulle ali di un Jordan Parks (9/21 dal campo, 2/3 in lunetta, 10 rimbalzi, 4 recuperi, 3 assist) che ha voglia di riscattarsi dopo l’opaca trasferta a Mantova e riesce ad allungare sul 24 – 16 al termine del primo periodo.

Nella seconda frazione, Ferrara utilizza le armi di cui dispone: girandola di cambi con i giovani Zani, Ardizzoni e Mastrangelo che subentrano l’un l’altro, mentre sul parquet oltre a Pellegrino si fanno vedere sia Bowers che il positivo Yankiel Moreno (4/9 da tre, 6 rimbalzi, 4 assist), che piazza due triple molto pesanti. Trieste spreca qualcosa di troppo intestardendosi nel tiro da fuori e prestando il fianco alle iniziative estensi: tutto questo fa il gioco di Ferrara, che riesce a dimezzare il gap ed a riavvicinarsi sul 40 – 36 quando suona la sirena di metà incontro.

Nella ripresa, ci prova di nuovo Trieste: parziale di 7 – 0 e nuovo allungo in doppia cifra per i biancorossi, con in più la “tegola” del terzo fallo prematuro di Bowers. L’americano (8/14 dal campo, 3/3 ai liberi, 7 rimbalzi) mostra però tutta la sua classe e riesce a trovare più volte il canestro, mentre anche Moreno si dimostra pericoloso. L’Alma inizia a zoppicare un pò, perde lucidità e vive uno dei suoi momenti “classici” di black out ed abulia offensiva: ne approfitta Ferrara, che non lascia nulla al caso e riesce nuovamente a passare in vantaggio con due liberi di Mastellari, per il 55 – 56, poi “pareggiato” alla sirena del trentesimo.

Nell’ultimo periodo, è ancora la Bondi a tenere duro ma la benzina sembra essere finita: Javonte Green (3/5 da due, 2/7 da tre, 5/5 ai liberi, 5 rimbalzi, 3 recuperi) aggredisce la partita con quattro liberi e una tripla, Da Ros (5/7 da due, 1/2 da tre, 1/2 in lunetta, 7 rimbalzi, 5 falli subiti, 4 assist) dispensa perle di intelligenza cestistica e riesce anche a limitare in qualche maniera Bowers e il parziale di 18 – 0 che viene ad originarsi porta la partita definitivamente nelle mani triestine. Ferrara non ne ha più, alza bandiera bianca e in Via Flavia suona altissimo l’urlo che inneggia ai colori biancorossi: è vittoria, 82 – 66, continua il sogno della truppa di Dalmasson.

 
TRIESTE – FERRARA   82 – 66

Alma Agenzia per il Lavoro Trieste: Da Ros 14, Parks 20, Green 17, Bossi 2, Cittadini 4, Prandin 9, Pecile 8, Baldasso 8, Coronica, Simioni, Ferraro, Gobbato. All. Dalmasson
Bondi Ferrara: Mastellari 11, Moreno 13, Molinaro 9, Bowers 19, Pellegrino 12, Crotta 2, Mastrangelo, Ardizzoni, Zani, Cortese ne. All. Furlani

Parziali: 24-16; 40-36; 56-56