L’esordio, per l’esattezza le prime due gare dei play-off del campionato di serie A2 di basket maschile, per il quintetto biancorosso di Trieste ha visto non pochi dati altamente positivi. Il primo entusiasmante dato è costituito dall’immediato perfetto inserimento di Daniele Cavaliero, segue la ritrovata “brillantezza” di Matteo Da Ros, tecnicamente definito dalla casa madre ALLA GRANDE, la presenza di molte migliaia di fans per i due confronti.
In sede di pronostico è stato doveroso ritenere l’esordio facile facile per il ragionamento che ha sempre regolato la pallacanestro prima e il basket poi nonchè il presunto top del basket di oggi, che stabilisce gioco sempre con i giocatori più in forma, più esperti, più capaci con ovvie alternanze al momento di evidente calo psicofisico.
Se alla tradizione più che affermata regola si sostituiscono altre scelte, come i cambi Pecile per Cavaliero, Simioni per Cittadini, Baldasso per Bossi, i conti possono anche non tornare come è difficile svettare al rimbalzo quando i “salterini” siedono in panca. Sicuramente i cambi di cui sopra non hanno la pretesa di essere stati sul parquet come descritto, anche se le rotazioni si sono avute e particolarmente nella prima gara, il quintetto di Dalmasson ha dovuto soffrire sperperando più volte vantaggi di 5 – 7 lunghezze.
Treviglio, particolarmente nel primo impegno, ha giocato alla grande ma se Marino è stato superlativo in regia e alcuni dei suoi compagni sono stati precisi dai 6.75 metri, contro la dinamicità degli ospiti Trieste ha confermato la sua difficoltà nel battere lo schieramento a zona, in particolare la 2 – 3 praticata dal quintetto di Treviglio.
Fortunatamente nell’ultimo quarto della prima gara Da Ros è stato precisissimo e Parks ha ritrovato l’opportunismo supportato dalla sua innata potenza atletica.
Le indicazioni delle seconda gara per quanto concerne la gestione del team, calcano le linee di massima del primo confronto con lunghi periodi di consistente superiorità nel punteggio da parte del quintetto biancorosso propiziata dalla duttilità dei ritrovati Parks e Green ben serviti dai compagni.
Oltre alle prestazioni dei due statunitensi va evidenziato che le prestazioni difensive dei triestini sono state di ottimo livello particolarmente nelle movimentazioni di aiuto.
Nelle due gare svolte al Palarubini si sono avute, unitamente a molte altre positive evidenze, le conferme relative all’inserimento corale dei “Senatori” Cittadini Prandin Cavaliero e Pecile che sono alla vigilia di impegni più pressanti perfettamente inseriti.
Sabato a Treviglio la Pallacanestro Trieste 2004 ha tutti i numeri per chiudere la “pratica” dell’esordio ai play-off, il modesto quintetto targato Remer è stato utilissimo per avviare i biancorossi anche se Marini, Sollazzo e Marino hanno saputo far sudare qualche biancorosso.
Attila Frizzo