Vincere, innanzitutto per fare un ulteriore passo in avanti nella propria crescita di squadra. Ma anche, e soprattutto, per darsi qualche residua speranza di poter chiudere la regular season un po’ più vicini ad un posto nelle prossime Coppe Europee, magari guadagnandosi, in caso di risultati favorevoli dagli altri campi, pure la possibilità di affrontare i quarti di finale con il vantaggio del fattore campo. Domenica sera (palla a a due alle 20.45, diretta su Sky Sport 2 e su Radio Dolomiti) la Dolomiti Energia affronterà al PalaTrento la Sidigas Avellino di Pino Sacripanti, già certa di un terzo posto a fine stagione regolare che la rende l’avversaria più probabile dei bianconeri nel primo turno dei play-off scudetto. Sempre che gli aquilotti, attualmente sesti, non riescano a scalare una o due posizioni in classifica sfruttando eventuali passi falsi di Sassari a Caserta e Reggio Emilia a Cremona.
VINCENZO CAVAZZANA (Assistant coach DOLOMITI ENERGIA TRENTINO): “Contro Avellino vogliamo fare una buona partita, sia per darci qualche possibilità di poter migliorare ulteriormente la nostra classifica, sia per dare un messaggio alla squadra che troveremo ai play-off, qualsiasi essa sia. Abbiamo lavorato tanto per guadagnarci questo traguardo, facendo una buona stagione, e ora siamo pronti a giocarci le nostre possibilità. Ci metteremo energia, grinta, e voglia di emozionare il nostro pubblico, coinvolgendolo già da domenica nel clima che si respirerà ai playoff. Avellino è una squadra costruita per andare fino in fondo, ha un roster profondissimo e con tanta qualità sia sul perimetro che sotto canestro. Quale squadra preferiremmo affrontare ai playoff? A questo punto della stagione in corsa ci sono solo le squadre migliori, impossibile avere preferenze: Reggio Emilia ha aggiunto Wright, Sassari reinserirà Lacey, la Sidigas è diventata ancora più forte con Logan. L’importante è arrivare ai play-off dando il messaggio giusto”. SHAVON SHIELDS (Guardia-Ala DOLOMITI ENERGIA TRENTINO): “Fisicamente sto bene, anche se ovviamente giocare la maschera mi dà parecchio fastidio. Mi ci sono un po’ abituato, e ieri me ne hanno realizzata una su misura che mi limiti un po’ meno, ma non vedo l’ora di poter fare a meno delle protezioni. Speriamo che quella di domenica sia l’ultima gara in cui dovrò usarla. Il mio ambientamento? Prosegue benissimo, compagnie e coach sono stati super nell’aiutarmi a conoscere schemi, caratteristiche dei giocatori e modo di vivere. I play-off? Con la nostra difesa e giocando il nostro basket potremo fare bene, ne sono convinto”