Inizia il 22 maggio l’avventura dell’under 18 Elite nel concentramento Interzona di Cecina. I giovani del Basket Ferentino inaugureranno la tre giorni toscana affrontando Milano 3 alle ore 17, a seguire invece si affronteranno Fortitudo Bologna e Dinamo Sassari. I risultati della prima giornata andranno a definire il calendario dei due giorni successivi: la perdente della prima sfida affronterà la vincente della seconda e viceversa, nell’ultima gara poi si giocherà contro l’unica formazione ancora non fronteggiata.
Il coach Alessandro Iacozza ha presentato così l’importante appuntamento: “Per noi sarà un’esperienza totalmente nuova, fra le quattro squadre siamo l’unica a non aver mai giocato una fase interregionale. La presenza di società prestigiose come Fortitudo e Sassari è uno stimolo in più, conferma che questo campionato è di alto livello, inoltre i sardi presentano nel loro roster uno dei migliori cinque ’99 d’Italia, Michele Ebeling. Ci siamo preparati al meglio dal punto di vista tecnico e anche fisicamente stiamo molto bene, andremo a Cecina per provare a giocarci le nostre carte”.
L’allenatore ha parlato anche della prima avversaria che i gigliati si troveranno di fronte, Milano 3: “È una formazione organizzata, con un sistema di gioco che assomiglia a quello di una squadra senior, dove tutti i ruoli sono ben definiti. Rispetto alla media delle giovanili sono avanti sul programma tecnico, hanno tanti giochi offensivi e molta fisicità in difesa oltre a due giocatori di talento come El Rawi e Cinquepalmi. Li abbiamo osservati nello spareggio contro Favaro potendo notare che difendono molto bene a zona, hanno dei punti di forza ben definiti ma anche delle lacune che potranno essere la chiave per metterli in difficoltà”.
Infine il tecnico ha riflettuto sulle incognite che potrebbero derivare dal giocare tre partite in tre giorni: “Siamo abituati ad allenarci anche il giorno dopo un match di campionato ma affrontare tre gare in altrettante giornate è una cosa diversa. Non penso che sarà un problema dal punto di vista fisico quanto sul piano mentale, non sarà semplice riuscire a gestire lo stress psicologico di certe sfide. La nostra fortuna è di poter contare su rotazioni molto lunghe, già durante l’anno abbiamo alternato normalmente 10 o 11 giocatori, questo ci permette di avere tanta energia ma dovremo essere bravi ad incanalarla in maniera positiva”.