Le due gare al Palarubini vinte sulla volitiva formazione di Tortona hanno rimpinguato i già dotati forzieri della Pallacanestro Trieste, i più attenti e fedeli fans del sodalizio triestino valutano infatti che gli ultra 11mila spettatori abbiano versato per l’ambito biglietto d’ingresso almeno 100mila euro al netto delle dovute tasse !
Se l’introito finanziario è valutabile non lo è l’entusiasmo esploso in ogni ambiente della città di San Giusto e non solo.
La squadra costruita dal duo Dalmasson – Ghiacci e modificata in corso d’opera con l’inserimento del pivot Cittadini e del play/guardia Cavaliero riesce spesso con moduli tattici inusitati a divertire, stupire e soprattutto entusiasmare il grande pubblico.
Il modulo voluto da coach Dalmasson ha senza meno portato alcune situazioni, ossia gare perse, che hanno lasciato qualche perplessità ma anche nel basket la perfezione non esiste.
I brillanti risultati conseguiti si stanno “concludendo”, i biancorossi hanno meritatamente conquistato la partecipazione alla semifinale dei play-off, fase che ha in programma il confronto Pallacanestro Trieste – Fortitudo Bologna, con la fase iniziale da giocarsi a Trieste.
E’ noto a tutto l’orbe terracqueo del basket che il quintetto di Bologna è guidato dal triestino Matteo Boniciolli, coach di elevatissima caratura di scuola Bogdan Tanjevic che è stato il rianimatore del basket triestino che per lunghi anni aveva vivacchiato nelle serie minori del basket.
Sulla carta la Fortitudo non ha il medesimo valore tecnico/agonistico della Pallacanestro Trieste, in assoluto Trieste dispone di una maggiore dotazione nelle “seconde” linee, di una superiore esperienza agonistica vista la presenza dei senatori Cittadini, Prandin, Pecile e Cavaliero nonchè di un potenziale a rimbalzo validissimo con Parks e Green.
La Fortitudo opposta alla selezione biancorossa dovrà riuscire a “tagliare fuori” dai rimbalzi Parks, limitare le giocate nel rettangolo pitturato del prezioso Da Ros, diminuire l’esecuzione del tiro da tre dei cecchini Baldasso, Green, Cavaliero e Bossi.
Una bella gatta da pelare da parte di coach Boniciolli, mentre il suo collega Dalmasson sarà impegnato a non far arrivare troppi palloni nel suo rettangolo pitturato dove la Fortitudo ama arrivare alla conclusione.
Anche se Trieste parte più che favorita le partite saranno tutte da vedere, seguire e valutare.
Attila Frizzo