“Rucker” Parks toglie per una sera la “F” dal dizionario: 1-0 Trieste!

Primo tempo di assoluta sostanza per la Fortitudo, che perde lucidità sotto la pressione difensiva dei padroni di casa.

Coach Boniciolli aveva ragione: lui stesso pronosticò i playoff per la compagine giuliana e ora la città spera nel proverbio “nemo propheta in patria“. Più di 6.600 tifosi sono pronti a godersi uno spettacolo eccezionale per questa serie A2 e tutte le considerazioni tattiche si azzerano di fronte alle incognite di questo confronto. Solo una certezza emerge da questo trepidante pre-partita: la difesa di Trieste è e sarà sempre l’ariete più efficace per sfondare il muro psico-fisico dei bolognesi. Il dado è tratto: si varchi il Rubicone.

Signore e Signori, gara 1!

I quarto #GuttaCavatLapidem
Dalmasson sceglie di attaccare gara 1 con un quintetto più che agile: Coronica, Cavaliero, Bossi, Da Ros e Parks confezionano il 7-2 che scalda l’Alma Arena. In men che non si dica però, la Fortitudo buca la difesa triestina piazzando un guizzante parziale di 9-0 e ora il comando passa alla ciurma di Ruzzier e compagni. Buona contro-reazione dell’Alma, che però sta facendo troppa fatica per rimanere a stretto contatto degli avversari: Knox spadroneggia contro qualsiasi marcatura (Cittadini o Parks che sia) e il +10 per i biancoblù è un’inevitabile realtà alla fine del quarto (23-13). Con pazienza certosina Bologna ha eroso ogni resistenza dei padroni di casa.

II quarto #TriesteC’è
Quella sottile linea di immaturità in più rende vani i tentativi di rimonta dei biancorossi, che sbattono il grugno contro l’imperturbabile corazzata allestita da coach Boniciolli. A 3’08” la Kontatto è avanti 35-29, mentre Trieste è ancora alla ricerca di una formula che risolva il labirinto tattico di questa sfida; la coppia Cavaliero – Pecile ridona coraggio ai compagni, risveglia l’entusiasmo del pubblico e smuove il punteggio sul tabellone: si va al riposo a testa alta, sul 42-39 Fortitudo.

III quarto #RuckerPark(s)
Parks in versione “stir the pot” (quando Harden mima il gesto di “mescolare”) assomma 19 realizzazioni personali e sospinge non una squadra ma un’interà città al +5 (49-44). Green è vivo e Cittadini “mente” sulla carta d’identità: Mancinelli – già a 20 punti – replica con costanza evitando pericolosi scivoloni nel punteggio (55-54 Trieste a 2’18”). Un incredibile e appassionata terza frazione vede l’Alma avanti 63-56.

IV quarto #QuiNonSiVince
Boniciolli accenna una zona ma Baldasso è ancora preciso dall’arco: nel frattempo, partita bellissima per emozioni e tensione psicologica. Legion è un ballerino che elegantemente emana grazia cestistica superlativa ma Da Ros non è da meno: a metà quarto i padroni di casa guidano 77-69. Bologna sceglie di far riposare il suo top scorer (il Mancio ne griffa 22 al momento, mah) ma torna comunque a -4 (77-73) quando mancano 2’18” alla sirena. Le divinità assise sull’Olimpo del basket soffiano lava nei muscoli di Green che vola verso un importante +10 a 1’23”: l’Alma Arena si alza in piedi per celebrare un successo meritatamente strappato con le unghie.

 

TRIESTE – BOLOGNA 85-75

Alma Pallacanestro Trieste 2004: Simioni, Cavaliero 6, Bossi 7, Prandin 2, Baldasso 9, Parks 26, Cittadini 4, Coronica, Da Ros 12, Pecile 8, Green 11, Gobbato ne. All. Dalmasson
Kontatto Fortitudo Bologna: Cinciarini 8, Mancinelli 22, Candi 7, Legion 15, Ruzzier 4, Campogrande, Montano 4, Costanzelli, Gandini, Raucci, Knox 13, Italiano 2. All. Boniciolli

Parziali: 13-23; 39-42; 63-56;

 

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