Con una prova di disarmante autorità e di notevole fisicità, l’EA7 passa per 66-87 al PalaTrento accorciando le distanze nella serie, che vede ora la Dolomiti Energia condurre per 2-1. A trascinare la formazione allenata da Jasmin Repesa al successo davanti a un PalaTrento esaurito in ogni ordine di posto, una difesa estremamente concreta, capace di forzare l’attacco trentino a 20 palle perse e a uno scadente 20% da tre punti, oltre alle serate di ottima vena di Davide Pascolo (17) e Ricky Hickman (16). Non sono bastate, in casa trentina, le gagliarde prestazioni di Dustin Hogue, 16 punti e 8 rimbalzi, e Diego Flaccadori, autore di 14 punti personali, 9 dei quali coincisi col miglior momento della formazione bianconera.
La cronaca: Milano aggredisce Gara 3 con intensità difensiva e fisicità completamente differenti dai primi due episodi della serie. La Dolomiti Energia soffre la pressione avversaria pasticciando troppo in attacco (6 perse in 7 minuti) e trovando produzione offensiva dal solo Hogue (6). Con i 7 di Hickman e i 7 di Pascolo i campioni d’Italia vanno quindi al primo intervallo in apparente controllo del match (11-21).
Nel secondo quarto Pascolo (12) e Macvan (4) fanno beccheggiare pericolosamente la barca trentina, che prova a tenere la rotta con le percussioni di un Beto insolitamente impreciso dall’arco (6 punti ma con 0-4 da tre). Sul 16-31 ospite un caldissimo PalaTrento inizia a sospettare che sia iniziata un’altra serie, ma uno show di Diego Flaccadori (9 punti e un bellissimo assist per Hogue) tiene accesa la speranza dei padroni di casa: alla pausa lunga è 32-42.
DI rientro dagli spogliatoi Trento prova a produrre il massimo sforzo per ricucire nel punteggio con Craft e Shields (35-42), ma Pascolo (17), Tarczewski (8) e Hickman (14) hanno in mente una serata tranquilla, e rimettono subito sedici punti di scarto tra le due squadre (35-51 al 23′) . La Dolomiti Energia tenta comunque di non andare a picco con la resilienza di Shields (10) e Hogue (15), ma l’EA7 è troppo in palla per regalare qualcosa ai bianconeri. Nonostante Craft provi con le sue incredibili accelerazioni a bilanciare la serata negativa di Sutton (0 punti e -6 di valutazione), i trentini non riescono a fare meglio che virare alla boa del 30′ a meno 14 (51-65), per poi toccare al massimo il meno (54-66 al 32′ con la stoccata di Flaccadori) prima di alzare bandiera bianca. Finisce 66-87 per le Scarpette Rosse, che accorciano così sul 2-1 nella serie e si preparano a una gara 4 dal clima di battaglia, in programma mercoledì sera alle 20.45 al PalaTrento.
DOLOMITI ENERGIA TRENTINO – EA7 MILANO 66-87 (11-21, 32-42, 51-65)
TRENTINO: Craft 8 (4/12), Forray 10 (1/4 1/4 da tre), Flaccadori 14(4/7, 2/5), Beto 8 (3/6, 0/6), Hogue 16 (6/11), Sutton 0 (0/3, 0/3), Lechthaler 0 (0/1), Shields 10 (3/4, 1/1), Lovisotto ne, Conti ne. Coach: Buscaglia.
MILANO: McLean 4 (2/2), Fontecchio 5 (1/2, 1/4), Hickman 16 (4/5, 2/6), Kalnietis 8 (1/2, 2/5), Macvan 12 (4/7), Pascolo 17 (3/6, 3/4), Cinciarini 3 (1/3), Abass 7 (2/3, 1/3), Cerella 2 (1/2), Cerella 0, Sanders 7 (2/4), Tarczewski 8 (4/4), Raduljica ne. Coach: Repesa.
ARBITRI: Enrico Sabetta, Luca Weidmann, Evangelista Caiazza
NOTE: Tiri liberi: Trentino 12/21, Milano 12/19. Tiri da due: Trentino 21/48, Milano 24/38. Tiri da tre: Trentino 4/20, Milano 9/24. Rimbalzi: Trentino 42 (Hogue, Craft 8), Milano 35 (Abass 6). Assist: Trentino 14 (Craft 4), Milano 20 (Cinciarini 8). Spettatori 3.980.
MAURIZIO BUSCAGLIA (Coach DOLOMITI ENERGIA TRENTINO): “Non siamo partiti bene, e non siamo riusciti a esprimerci come d’abitudine: lo conferma in modo evidente il dato dei 52 tiri tentati dall’EA7 contro i nostri 37. In questa categoria statistica per tutto l’anno siamo quasi sempre stati noi ad avvantaggiarci. Le 20 palle perse, poi, sono state davvero troppe, ed esprimono ovviamente il merito di Milano, ma ci dicono anche che a noi è mancato qualcosa. Non abbiamo mosso bene la palla, non ci siamo spaziati bene, e queste cose ci sono costate quei punticini in più che avrebbero potuto permetterci di restare a contatto e giocarcela diversamente. Cosa possiamo fare diversamente in gara 2? Blocchi sulla palla più dinamici, post basso più dinamico, e una difesa più aggressiva, che inizia a lavorare prima invece che aspettare solo la parte finale dell’azione per lavorare duramente”.