Trieste sfata ogni mito possibile: eroico passaggio del turno!

L'Alma sconfigge ogni detrattore, ogni malignità e ogni previsione avversa: la squadra di Dalmasson compie il capolavoro!

“Garra” 5 di scena all’Alma Arena tutta esaurita: bellissimo vedere come un’intera città si colori di rosso e raggiunga il palazzetto inebriata dallo spettacolo della pallacanestro. Dopo le innumerevoli polemiche delle due trasferte bolognesi, tutto si deciderà questa sera: mille le incognite, mille le paure e altrettante speranze da parte di tutte e due le corazzate. Più di una semplice sfida di basket: un universo di emozioni indimenticabili per chi sa che questo sport non è riassumibile solo in ciò che accade nel rettangolo di gioco.

Signore e Signori, gara 5!

I quarto #Incandescenti
Clima da finale NBA e tensione agonistica a livelli inimmaginabili in questi primi istanti: sul primo contropiede di Green l’antisportivo di Candi infiamma i 7.000 presenti ma il risultato è ancora fermo sul 5-4 per i padroni di casa. Ottimo atteggiamento di Green, che attacca il canestro con rabbia felina e sospinge l’Alma sul primo +4 (12-8); Trieste sfoga la tensione esprimendo un’energia straripante, trova spazi in area pitturata ma Boniciolli sceglie di non chiamare timeout nonostante le 7 palle perse. Un’Alma debordante ed in controllo chiude sul 31-13 un incredibile primo quarto.

II quarto #Lucidità
Trieste mostra un volto di sè sicuro e fiero: anche i giocatori più “timidi” e meno esperti rendono al massimo delle loro possibilità. Non si segna per svariati minuti ma gli astuti cambi di coach Dalmasson concedono ai biancorossi di tenere la doppia cifra di vantaggio fino al termine dei dieci minuti di gioco; Bologna è involuta e un enorme punto di domanda si staglia sulle letture difensive e offensive della formazione di coach Boniciolli. Si va all’intervallo sul 42-23 per l’Alma.

[nota dell’intervallo: i giocatori di Bologna tornano sul parquet dopo pochissimi secondi; Boniciolli si gioca quest’arma psicologica come ultima risorsa per scuotere i suoi]

III quarto #LegionIsBack
Momento a dir poco decisivo: Bossi e compagni non devono sottovalutare una prevedibile reazione felsinea, che non tarda ad arrivare (-15 sul 44-29 a 6.41). Legion zittisce l’Alma Arena che dovrebbe applaudire il talento sconfinato di questa splendida guardia, ma Da Ros veste i panni del leader al quale affidare le chiavi dell’attacco (51-36 a 3.35). Finale di quarto alquanto “caldo”, nel quale Ruzzier non ripaga la fiducia del suo allenatore gettando alle ortiche molte occasioni d’oro e uscendo persino per 5 falli; Italiano entra in partita con personalità e infonde entusiasmo ai compagni: la Fortitudo torna pericolosamente sotto e chiude a -8 (57-49).

IV quarto #CuoreDiUnaCittà
La Fortitudo è ufficialmente tornata in partita ma la difesa dei triestini si ravviva e viene premiata dal siluro di Da Ros: 62-51 a 7.07. Mancinelli (2 punti), che forse per uno screzio con i suoi era rimasto seduto per troppo tempo, torna sul parquet e commette il suo 5 fallo: non certo una prestazione da trascinatore. Matteo Da Ros è un capolavoro di arte cestistica nel museo di questa gara 5: non solo punti a referto, ma anche playmaking, falli subiti e un carattere leonino. Italiano esce anche lui per cinque falli e Cinciarini commette un antisportivo “doloroso” per i suoi: Parks dice 74-56 per Trieste e da lì in poi è solo un grande festeggiamento per un passaggio del turno meritatissimo.

 

TRIESTE – BOLOGNA 80 – 60

Alma Pallacanestro Trieste 2004: Simioni, Cavaliero 12, Bossi 7, Prandin 9, Baldasso, Parks 10, Cittadini 2, Coronica 4, Da Ros 11, Pecile 3, Green 26, Gobbato ne. All. Dalmasson
Kontatto Fortitudo Bologna: Mancinelli 2, Candi 3, Legion 22, Ruzzier, Campogrande, Montano, Costanzelli, Gandini 1, Raucci, Knox 8, Cinciarini 8, Italiano 14. All. Boniciolli

Parziali: 31-13; 42-23; 57-49;

 

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