Effettivo il decreto Balduzzi: defibrillatore obbligatorio a tutti i livelli

Le società che non rispetteranno tale norma finiranno con il perdere 0 - 20 a tavolino.

Importante novità, introdotta a livello di regolamento, dal primo luglio 2017: si è tanto parlato del decreto Balducci, relativo all’obbligo del defibrillatore semi-automatico a tutti i livelli.

Inutile citare l’episodio che oramai ricorre nelle menti di tutti gli appassionati regionali, legato al povero Eugenio Rossetti, ragazzo del 1999 che l’autunno scorso ha purtroppo perso la vita proprio per una complicazione cardiaca. Proprio per cercare di prevenire in maniera sempre più efficace i malori in campo da gioco, la Federazione Italiana Pallacanestro ha reso obbligatoria la presenza del defibrillatore anche nei campionati regionali senior, quindi Serie C Gold, C Silver, Serie D, oltre alla B ed alla C Femminile, ma anche in quelli provinciali.

Dunque, dalla stagione 2017/2018, obbligatorietà anche per la Promozione e Prima Divisione, oltre che per i tornei Eccellenza e Regionale maschili e femminili per le categorie giovanili; ma non finisce qui, perchè oltre all’obbligo del defibrillatore, dovrà pure essere presente in palestra una persona autorizzata all’utilizzo dello stesso, con certificazione IRC.

Un’imposizione arrivata dall’alto, che mette finalmente “in sicurezza” (per quanto possibile) gli atleti sul campo e garantirà la possibilità di un soccorso in tempi rapidi. Le società che non dovessero adempiere a queste richieste subiranno una sconfitta a tavolino 0 – 20, senza che gli arbitri possano nemmeno far iniziare la partita. Un’introduzione più che positiva a livello medico, nell’ottica di preservare gli atleti a tutti i livelli, considerato pure che l’età media dei giocatori è spesso molto alta nei campionati provinciali.