Le Sisters, per affrontare il nuovo Campionato di serie B 2017/18 nel migliore dei modi e per cercare di migliorare la posizione conquistata nella scorsa stagione, cambiano i termini tecnici del loro gioco e per dare intensità e profondità alla manovra scelgono un’atleta di spessore internazionale: i dirigenti bolzanini riescono nell’impresa di ingaggiare Nadja Mossong, ala grande nata in Lussenburgo il 9 aprile 1986 e nella scorsa stagione in forza allo Saarlois Royal (DBBL). 184 cm, atleta rapida e versatile, Nadja gioca sia vicino a canestro marcando le lunghe avversarie che lontano da canestro sfruttando il suo ottimo tiro da tre.
La storia sportiva di Nadja Mossong inizia in Lussenburgo, cuore dell’Europa e paese con influssi tedeschi e francesi. Il basket è un gioco importante in mezzo alle banche di questo Granducato e Nadja si mette subito in evidenza suscitando l’interesse di alcune università americane. L’attenzione della giocatrice cade su E. Kentucky University, dove l’atleta rimane per quattro anni, dando dimostrazione di saperci fare con la palla a spicchi e con i libri. Con il conseguimento della laurea americana si concretizza il ritorno in Europa di Nadja, che partecipa a diverse edizioni dei Campionati Europei nella veste di capitana del Lussenburgo.
Poi esperienze in Francia e negli ultimi anni nella serie A tedesca, vestendo prima la casacca delle Wildcats Chemnitz e successivamente delle Saarlois Royals. La ragazza è un esempio di cittadina europea, con grande padronanza del tedesco e del francese e con l’inglese parlato fluentemente. Manca solo l’italiano e Pallacanestro Bolzano ha offerto a Nadja l’opportunità del poker linguistico. Una forte spinta verso l’Alto Adige è anche arrivata dalla sorella della giocatrice, attualmente archeologa a Monaco di Baviera e professionalmente molto vicina all’Italia, che ha esplorato in molte sue parti. Anche Nadja non ha saputo resistere al fascino dell’Alto Adige, terra di confine tra due culture che si intrecciano, molto simile al suo Granducato di origine.
Ci sono delle partite che descrivono le giocatrici e che rappresentano una sorta di biglietto da visita. Per Nadja Mossong l’apice della prestazione è stata sicuramente l’Europeo del 2016, la partita Serbia (campione di Europa) contro Lussenburgo, Golia contro Davide, (72-51) dove la nuova “Sisters” ha realizzato 18 punti ed ha catturato ben 7 rimbalzi. Prova straordinaria, non facilmente ripetibile. Ma a Bolzano molti sperano che la ragazza non sia come il grande musicista Paganini…..
Coach Alessandro Pezzi: “Innanzitutto una grande soddisfazione per questo arrivo. Una ragazza con stile ed educazione, ricca di valori e di cultura. Dal punto di vista tecnico sono poche le cose che Nadja non sappia fare bene. Ottimo tiro, grande rapidità, altruismo e difesa sono alcuni suoi punti di forza. Sono sicuro che l’arrivo di questa atleta, forte di una grande esperienza internazionale, sarà di grande utilità a tutte le nostre giocatrici ed alle nuove leve che già numerose hanno seguito i suoi allenamenti”.
Il dirigente Alessandro Grazioli: “La mia soddisfazione è grande. Abbiamo integrato nella squadra un’atleta di spessore internazionale come Nadja Mossong per sostituire Karolina Piotrkiewitz, una giocatrice che nella scorsa stagione ci aveva consentito di raggiungere i massimi traguardi che ci eravamo prefissi. KP rimane nelle nostre file ma non è riuscita a darci una garanzia a 360 gradi, di qui la ricerca di questa top player che siamo riusciti a coinvolgere nel nostro progetto. Sono sicuro che il trio Villaruel, Mossong e Gottardi ci consentirà di toccare senza eccesivi patemi d’animo i 60 punti in attacco. E con la conferma della nostra buona attitudine difensiva cercheremo di regalare e regalarci qualche soddisfazione nel corso della stagione. Comunque lancio altre due possibili rivelazioni: Rossetto e Bertol. Vediamo se l’azzecco”.