Una Treviso più cinica fa sua la semifinale con Biella

Molto bene Brown, a referto con 21 autografi personali. Biella paga la staticità nella metà campo d'attacco.

Nella prima sfida per questa Supercoppa LNP Treviso esordisce con un convincente 8-0: timeout obbligato per Biella, che finora ha sofferto le maglie strette dei veneti (in campo con due giovanissime leve del ’99). Una tripla di Tessitori rinvigorisce le velleità offensive dei piemontesi, che però chiudono sotto di 6 (17-11) la prima frazione: ancora troppo disattenzione sulle penetrazioni avversarie. Il quintetto con Rattalino e Pollone è più abile a trovare la via del canestro, ma le geometrie tattiche e la circolazione di palla della DeLonghi “sigillano” il +8 di vantaggio (28-20). Molto bene l’Eurotrend nei minuti che precedeono l’intervallo, che chiude i primi venti minuti sotto di 3 (36-33).

Brown fa la voce grossa dall’alto dei suoi 18 personali, ma Bowers (10) replica attirando le attenzioni della difesa di Pillastrini; Uglietti prova a compensare le forzature di Ferguson e Biella riesce a rintuzzare il divario chiudendo la terza frazione sul -2 (53-55). Nonostante entrambi i coach abbiano la necessità di spingere sulle rotazioni e nonostante sia ancora presto per trarre delle conclusioni, si possono fare due annotazioni: Treviso riempie gli spazi con sicurezza e muove la palla con rapidità e fluidità; l’Eurotrend, invece, fa ancora fatica quando è chiamata a tessere la trama d’attacco e troppe volte il cronometro costringe i due statunitensi a difficili soluzioni personali. La formazione di Pillastrini, dunque, fa sua la prima semifinale di questa Supercoppa 2017.

 

FINALE:  Eurotrend Biella  DeLonghi Treviso   69 – 80

 

Tabellini

DeLonghi Treviso: Brown 21, Fantinelli 13, Musso 13, De zardo 2, Barbante 4, Antonutti 13, Imbrò 5, Sabatini 4, Poser 4, Rota, Negri.

All. Pillastrini

 

Eurotrend Biella: Bowers 17, Ferguson 13, Uglietti 14, Tessitori 10, Sgobba 13, Pollone L. 3, Rattalino 2, Chiarastella, Danna, Pollone M., Ambrosetti.

All. Carrea