La prima gara ufficiale di Gregori sulla panchina del Santos finisce come meglio non poteva andare. La squadra del presidente Mezzina, dopo la vittoria del trofeo Mazzoleni e Facori, dà un altro buon segnale nell’esordio casalingo battendo niente meno che i campioni in carica della serie D, ovvero il Sokol di Vatovec che ha rinunciato a quello che sarebbe stato il meritato salto di categoria.
Inizio di stagione a polveri bagnate, i due team che storicamente fanno della difesa il proprio baluardo ci mettono qualche minuto a muovere il tabellone. Prendono l’iniziativa gli ospiti portandosi sul 0-6, poi ci pensia Fonda a sbloccare i bianconeri con un lay-up. Bomba di “Mauro” Cumbat, giovane lungo in forte crescita, e piazzato della stella Cacciatori. Il Santos mette quindi la testa avanti e non si girerà più.
Seno, fresco di laurea, costruisce ottimi tiri ma le percentuali del Sokol sono migliorabili. I triestini pure si dimostrano un po’ spreconi, nonostante sfruttino bene gli spazi, fintanto che Spanghero, che il tiro ce l’ha nel sangue, si mette in proprio scagliando due triple che portano il Santos in doppia cifra di vantaggio. L’ex capitano dello Jadran Slavec tiene in partita i suoi, spartendo preziosi consigli alle sue giovani guardie e il primo tempo si chiude sul 35-26.
Anche nella ripresa i due principali pericoli per la squadra di Gregori sono i lunghi Pizziga e Strle, forse il miglior centro della categoria. Come è naturale che sia il gioco di Vatovec preme per consegnare la sfera alle sue torri sotto canestro e quando Pizziga trova i due punti anche col tiro fuori dall’area ecco che il Sokol si riavvicina ai padroni casa, arrivando al 46-40 a metà della terza frazione. Coach Gregori dà fiducia alla panchina e facendo ruotare i suoi uomini permette al Santos di avere sempre ossigeno in campo. Si mette così in luce il giovane “Billy” Bettin che all’esordio in quel di Altura confeziona una prestazione da 14 punti, mostrando una sfrontatezza sorprendente, quasi fosse già un giocatore fatto e finito. Nell’ultimo quarto i triestini colpiscono sia in contropiede che col tiro da fuori, mantenendosi poi concentrati in lunetta a cronometro fermo e acquisendo negli ultimi minuti una distanza di sicurezza fino al 68-53 finale.
Questo Santos potrebbe avere nei propri giovani la chiave per il salto di qualità. I pilastri della squadra che vestono la stessa maglia da una vita sono ben saldi e se fosse la stagione dell’esplosione dei virgulti Cumbat e Bettin il nuovo coach Gregori potrebbe ritrovarsi tra le mani una squadra con una panchina lunga e davvero valida per la categoria. Siamo appena ad ottobre, ma le premesse sono positive.
Il Sokol obiettivamente con la partenza di Gallocchio ha perso tanto in cabina di regia e dinamismo, mentre Sterle e Pizziga sotto canestro rimangono clienti scomodi per tutti. La coriacea squadra di Vatovec tra le strette mura amiche continuerà ad essere dura da battere, fuori casa deve giocarsela.
Santos Trieste – Sokol Aurisina 68-53
Santos: Fonda 2, Romano 9, Nacini (c) 4, Cacciatori 6, Cumbat S. 2, Cumbat M. 6, Girotto, Lucian 6, Milocco, Spanghero 10, Bettin 14, Crevatin 9. All. Gregori.
Sokol: Piccini, Salich 7, Furlan 2, Babich (c) 3, Pizziga 14, Svab 4, Tercon 2, Seno 7, Slavec 5, Strle 9. All. Vatovec.
Parziali: 13-8, 35-26, 49-40.
Arbitri: Roiaz e Stebez di Trieste.
Sebastian Romano