Serie D, girone Flebus: San Vito – Casarsa

La neopromossa formazione di Roberto Ciman affronta una squadra che, a detta di molti, sarà la rivelazione del campionato.

Esulta Roberto Ciman

Tanti gli spunti offerti da questo match che vede di fronte due società che fanno parte del progetto Oltre il Fiume, praticamente un derby in famiglia. Casarsa ha salutato, dopo solo un anno e non senza polemiche, coach De Stefano per affidare il nuovo corso al debuttante Matteo Silvani che, insieme alla società, ha saputo mettere insieme, grazie anche alla collaborazione del Codroipo, un roster giovane e d’arrembaggio che potrebbe essere la vera sorpresa del campionato. Il cavallo di ritorno Matteo Dalmazi forma, con Pignaton, una coppia di esterni di provata esperienza e capacità, punte di diamante di una squadra giovane ed atletica che sicuramente saprà far arrivare al Palarosa tanti tifosi. Quel Palarosa che coach Roberto Ciman, ora sulla panca della matricola San Vito, conosce molto bene, al pari degli ex Cristofoli ed Allen Cristante, desiderosi ovviamente di ben figurare in un match denso di significati.

Qual è l’obiettivo stagionale della tua squadra?
Ciman: “Una salvezza senza tanti problemi, il massimo sarebbe ottenerla senza passare per i playout, per noi sarebbe un grande traguardo”.
Silvani: “Gli obiettivi sono diversi. In primis non porci limiti, alzando il livello di settimana in settimana. Poi, migliorare individualmente i ragazzi, per loro la serie D deve rappresentare  solo una tappa del percorso. Sarà, inoltre, importante far crescere l’entusiasmo intorno a noi per ripagare la scelta coraggiosa della società. E, infine, divertirci sentendoci sempre stimolati con spirito di accrescimento e curiosità”.

Sei soddisfatto del roster a disposizione?
Ciman: “Il roster era stato costituito per la Promozione, campionato a cui eravamo iscritti prima del ripescaggio e sicuramente ottimo per quel campionato; il prossimo futuro ci dirà se lo sarà anche per la D, io sono sicuramente contento per quello che ho a disposizione”.
Silvani: “Moltissimo. Il roster l’abbiamo condiviso in estate con la società. I ragazzi si sentono coinvolti in questa avventura. Questo è solo il primo anno di un gruppo che potrà essere la base dei prossimi 5-6 anni per la prima squadra. Siamo coperti in ogni ruolo, abbiamo un mix di tecnica, atletismo, esperienza e freschezza. Possiamo giocare in tanti modi”.

Quale sarà la squadra sorpresa del campionato?
Ciman: “Difficile dirlo ora, spero sia una squadra della Destra Tagliamento. A mio avviso, comunque, abbiamo bisogno di maggiori società che tornino a competere a livelli più alti della serie D”.
Silvani: “Per quello che ho visto di persona, il Sistema mi sembra un gruppo coeso e con voglia di far bene. Mi è piaciuto anche lo spirito di Azzano al torneo F.i.p.p. e non darei per spacciata Portogruaro, squadra con grandi margini di miglioramento e con un allenatore capace di vincere sfide impossibili a livello giovanile”.

Quale il miglior giocatore?
Ciman: “Mi auguro sia un giovane, magari della mia squadra”.
Silvani: “Esclusi quattro, cinque dei miei direi Mattia Galli”.

Chi è la favorita per salire in C Silver?
Ciman: “Premesso che sono distante da questo campionato da più di un anno e che non conosco bene le squadre fuori provincia, penso che Sacile e Aviano abbiano le carte in regola per salire. Poi, nell’arco di un campionato può succedere di tutto e di più, con la conseguenza che cambiano equilibri e ambizioni rispetto ad inizio anno”.
Silvani: “Nel nostro girone, Aviano e Humus hanno tutto per fare il salto: società con entusiasmo, allenatori capaci e roster profondi e di qualità. Bisognerà vedere se i tanti giocatori di talento accetteranno di sacrificare qualcosa di personale per raggiungere un obiettivo importante”.

Cosa ne pensi della modifica alla regola dei passi?
Ciman: “Era doveroso questo cambiamento perché alcuni arbitri interpretavano la regola alla lettera fischiando tutto, mentre altri facevano il contrario. In questo modo, si tolgono dubbi a tutti, allenatori, arbitri e giocatori: basta non fischiare e tutti felici e contenti…”
Silvani: “Alcuni aspetti li condivido, per esempio dare il tempo al giocatore in contropiede di mettere la palla a terra con un passo in più. Approvo il ritorno della “virata” perché è un movimento da insegnare e che implica capacità tecniche e di lettura. Non condivido, invece, la situazione di ricezione dinamica e partenza nell’uno contro uno che permette al giocatore, di fatto, di cambiare perno”.

 

Simone Pizzioli