Vittoria e doppi festeggiamenti, al Carnera di Udine: si, perché la GSA Apu di coach Lino Lardo, dopo due sconfitte di fila, si rialza ed esulta contro Ravenna proprio nel giorno del compleanno del presidentissimo Alessandro Pedone, regalandosi una gioia che è come ossigeno per un ambiente che cominciava già a rumoreggiare.
E dire che la OraSì che si presenta al Carnera è comunque avversaria non facile da affrontare, con tanto talento e punti nelle mani: l’inizio è però appannaggio dei bianconeri, che sfruttano l’attivismo di Diop nei pressi del ferro e soprattutto la vena di Dykes (8/23 al tiro, 3/4 ai liberi, 5 assist, 4 rimbalzi), che nei minuti di apertura match è mortifero. I bianconeri vanno avanti di sette lunghezze, ma Ravenna è un “diesel” e lo si sa bene: i romagnoli sembrano lasciar sfogare la compagine di Lardo, che però approfitta della situazione e, dopo il +5 del primo quarto, allunga ulteriormente nella seconda frazione.
Pellegrino fa pesare i suoi centimetri nei pressi del ferro, anche il resto della squadra risponde “presente” al richiamo del tecnico di Loano: Ravenna è alle corde come un pugile suonato, va sotto 32 – 16 e in attacco non gira davvero nulla. Veideman (4/6 da due, 1/4 nelle triple, 4/5 ai liberi, 5 assist, 4 falli subiti) è il solito metronomo che fa girare alla grande la squadra, si va negli spogliatoi sul +17 GSA, un punteggio che davvero non lascia nulla da presagire, se non una facile vittoria della compagine locale.
Nella ripresa, i bianconeri toccano anche il +20, ma coach Martino ha tante carte da giocarsi: si parte con un pressing a tutto campo, che però ha l’unico effetto di limare qualche lunghezza. L’inerzia rimane nelle mani udinesi, ma Ravenna riprende coraggio, grazie a qualche punticino di Rice (5/10 da due, 2/6 nelle bombe, 8 rimbalzi) ed alla concretezza di Grant (3/5 da due, 3/4 ai liberi, 8 rimbalzi) vicino a canestro. Alla terza sirena, il margine degli udinesi è comunque di quindici punti, visto che il tabellone luminoso del Carnera recita 60 – 45: l’ultimo periodo, però, è pieno di sorprese. La difesa a zona degli ospiti, unita ad uno scatenato Matteo Montano (2/6 da due, 6/9 da tre, 4/4 in lunetta, 3 assist), annulla tutto quello che Udine aveva fatto di buono nei precedenti trenta minuti. Nella quarta frazione, i bianconeri si smarriscono completamente in attacco, segnando solo otto punti e prestando il fianco alla clamorosa rimonta dell’OraSì: è proprio Montano che piazza la bomba del pareggio nel finale, chiudendo i regolamentari sul 68 – 68.
Si va all’overtime, con Ravenna che riesce a prendersi anche cinque punti di margine: Udine ritorna sotto di uno, si gioca punto a punto ma a questo punto Benevelli veste i panni del protagonista. Sul 72 – 75, mette la bomba del pareggio: gli ultimi quaranta secondi sono da cardiopalmo, Udine è ancora sotto 77 – 79, quando Benevelli si alza nuovamente da tre e indovina di nuovo la conclusione. E’ il canestro decisivo, perchè l’ultimo tiro di Giachetti non va a buon fine: esultanza al Carnera, tanta fatica ma anche tanta gioia.
APU UDINE – RAVENNA 80 – 79 dts
GSA Apu Udine: Dykes 20, Mortellaro 6, Veideman 15, Raspino 10, Nobile 2, Pinton 6, Ferrari 4, Pellegrino 7, Benevelli 6, Diop 4, Chiti ne. All. Lardo
OraSì Ravenna: Montano 26, Sgorbati, Giachetti 8, Chiumenti 7, Raschi 2, Masciadri 10, Vitale, Rice 17, Grant 9, Esposito ne. All. Martino
Parziali: 21-16, 43-26, 60-45, 68-68
Arbitri: Brindisi di Torino, Marton di Treviso e Del Greco di Verona