Puntuali, come ogni martedì, ritorniamo con il nostro quintetto ideale della settimana, la rubrica che va a pescare i nomi più “caldi” delle minors del Friuli Venezia Giulia, per quel che riguarda l’ultimo weekend cestistico regionale.
PLAYMAKER: Che dire di un giocatore che, a quarantun anni, fa ancora la differenza in Serie C Silver? Pierpaolo Palombita, un nome una garanzia: il regista della OFM Lussetti Servolana ha passato una carriera nei campionati nazionali facendo impazzire letteralmente qualsiasi difensore dal “basso” dei suoi 174 centimetri ed è ormai un’istituzione in casa Servolana. Anche nel derby con il Bor Radenska, il buon “Pier” ha fatto vedere i sorci verdi ai diretti marcatori, chiudendo con 21 punti a referto e mostrando tutta la sua sapienza cestistica. Un veterano che è un grande esempio per i giovani di Bartoli, che stanno mettendo sul piatto una stagione di ottimo livello, rimanendo nella zona alta della classifica di C Silver: ha già una carriera di fronte a sé come dirigente nella società servolana, chissà che il buon DS Ciriello non riesca a fare anche questo colpaccio, per il post carriera di un Palombita che però può dare ancora molto, sul parquet.
GUARDIA: Lo inseriamo come guardia, pure se nella sua Pallacanestro Monfalcone occupa il ruolo di regista; stiamo parlando di Andrea Cherubin, giocatore di 184 centimetri classe 1990 che contro il Santos Trieste ha interpretato al meglio il ruolo di match winner, per la compagine di Luca Zucco. L’incontro si è concluso con il punteggio di 74 – 79 dopo un tempo supplementare in quel di Altura, ma la formazione monfalconese ha avuto ben 24 punti da parte di “Cheru”, giocatore dal primo passo devastante, che quando può incunearsi in penetrazione provoca sempre molti danni per le squadre avversarie. E’ un elemento che sta facendo la storia della PM e, dopo un piccolo scorcio di stagione in C Gold con la Falconstar Monfalcone nel 2016/2017, è tornato definitivamente all’ovile, dove riveste il ruolo di leader tecnico ed anche emozionale, data la grande carica agonistica che riesce ad infondere sul parquet. Se la Pallacanestro Monfalcone sta avendo buonissimi risultati, una bella fetta di merito va a lui, che sa interpretare il ruolo di playmaker a modo tutto suo, magari andando ogni tanto fuori ritmo, ma producendo una quantità di gioco davvero enorme.
ALA PICCOLA: Come ala piccola della settimana scegliamo il giovane Miani (Polisportiva Casarsa), giocatore classe 2000 che si “sdoppia” fra Serie D e C Gold, con la maglia di Codroipo. Un elemento che ha grandi prospettive di crescita, perchè trattasi di un giocatore di due metri che magari non avrà grande tonnellaggio ma ha tutte le capacità per poter giostrare da esterni: dunque un “3” che ha la statura da categoria superiore e che si sta facendo le ossa nei vari campionati senior, rivestendo un ruolo importante specialmente in Serie D, con Casarsa. Non per niente, nel match giocato fino all’ultimo contro Sacile, è stato il protagonista del finale, con un canestro importantissimo nei momenti conclusivi della partita: il 75 – 78 conclusivo porta anche la sua firma, per lui che ne ha messi dentro sette di punti, ma pesantissimi.
ALA FORTE: Il miglior “4” della settimana è Gregor Regent, mezzolungo del Kontovel. Giocatore di 191 centimetri classe 1991, non sarà magari altissimo ma è un vero e proprio “cubo” che nei pressi del canestro riesce a rendersi sempre utile, con giocate di sacrificio e difesa rocciosa. Nella partita vinta sul campo del San Vito Trieste, Regent ha però saputo anche essere efficace dal punto di vista offensivo, lui che non è un realizzatore di vaglia: 18 i punti segnati da parte sua (7/17 da due, 0/2 da tre, 4/7 nei personali), insieme a 10 rimbalzi raccattati e ad una miriade di giocate oscure che hanno propiziato la vittoria finale della compagine di Boban Popovic. E’ uno dei segreti del discreto rendimento della squadra carsolina che, con lui e Daneu dentro l’area, può davvero dare fastidio a qualsiasi squadra in categoria. Il buon Gregor è oramai un simbolo del Kontovel, squadra con cui ha passato tutta la sua carriera da senior in Serie D, e certamente potrà rendersi ancora utile alla causa.
PIVOT: Le luci della ribalta, nel ruolo di pivot, questa volta sono tutte per Matteo Margarit (San Vito al Tagliamento). Il centro classe 1984 è uno dei punti di forza della compagine allenata da Roberto Ciman, che dopo aver conquistato la promozione nel passato campionato, in questo 2017/2018 si sta difendendo più che egregiamente ed è arrivata ad un passo dalla zona playoff. Questo lungo di 198 centimetri, contro la Geatti Basket Time Udine, ha confezionato una “doppia doppia” da 22 punti e 10 rimbalzi, propiziando il +6 conclusivo su un campo assolutamente non facile come il PalaVecchiatto: altezza e tonnellaggio ideali per puntellare una squadra come quella sanvitese, Margarit è al secondo anno con la maglia biancorossa ma ha già conquistato i cuori di tutti, grazie alla sua presenza nei pressi del canestro.
SESTO UOMO: Menzione, come sesto uomo della settimana, per un giovane de Il Michelaccio San Daniele del Friuli, ovvero Marco Tallone. Ala di 194 centimetri classe 1999, in quel di Trieste sul parquet del Don Bosco ha dimostrato di farsi trovare pronto al momento della chiamata in causa da parte di coach Sinone: in una partita vinta 60 – 80 dai collinari, Tallone ha avuto minuti di spazio preziosi, che sono stati sfruttati al meglio; il giocatore collinare ha infatti messo sul piatto una gara da 13 punti conclusivi, che ha dato ulteriori conferme al tecnico friulano per quel che riguarda la qualità del lavoro svolto sul vivaio. Tallone è un altro di quegli elementi che possono allungare la panchina de Il Michelaccio che, specie in un periodo caratterizzato dagli infortuni come questo, ha bisogno di tutti per poter tenere alta l’intensità e continuare a rimanere nelle zone nobili della classifica.
COACH: Il tecnico della settimana non può non essere Umberto Glessi (US Goriziana); una citazione obbligatoria va assolutamente fatta per questo allenatore che, nell’ultimo weekend, si è aggiudicato il sentitissimo derby cittadino contro la Dinamo Gorizia. Una partita assolutamente non facile, giocata in una cornice emozionante come il PalaKrainer di Piazza Battisti, di fronte ad un pubblico che ha gremito la palestra come fosse un match di categoria superiore: “Umbi” ha saputo gestire la squadra e sentire il ritmo del match, assecondandolo e soprattutto trovando le prestazioni ottime della coppia Petrovcic – Schina, che si sono avvalsi dell’aiuto di Grimaldi e Di Giovanni. Una stagione da ricordare, quella della US Goriziana, che al momento è saldamente al secondo posto ed ha le ambizioni per poter conquistare la promozione in C Gold: il patron Rosso non nasconde di certo i propri desideri, non sarà facile arrivare davanti a tutti, ma gli amaranto hanno tutte le carte in regola per farlo.