Trieste prova, ci riprova, ma Udine vince un derby epico

La squadra di Lardo dà l'impressione di aver già vinto la contesa nel secondo quarto; alcune scelte tattiche condannano un'Alma coraggiosa ma imprecisa.

Non un derby, non una partita, non “qualcosa di più” di una sfida incrociata sul parquet: “Sparta” e “Atene” del Friuli Venezia Giulia si affrontano a viso aperto sotto l’avvolgente cupola dell’Alma Arena. I friulani inseguono il migliore piazzamento possibile per i prossimi playoff, mentre i triestini guardano al mantenimento del primato stagionale. Già un’ora prima della palla a due il clima è equatoriale: gli animi dei tifosi, così come lo stesso campo di gioco, ribolle di adrenalina pura. Palla a due!

I quarto

Dalmasson subito punta sulla verve e sulle rapide leve di Mussini, che parte in quintetto “accendendo” il primo 7-2 per l’Alma: poco dopo Bowers (involontariamente ferito al volto) arricchisce lo scout con 3 triple in fila e una Udine ancora contratta deve sostituire Raspino, già gravato di due falli; Dykes viene imbrigliato dai difensori giuliani e tira con un pessino 0/4 dal campo e il punteggio si incaglia sul 13-7 per i biancorossi. I primi cambi nel quintetto base e l’assenza di un play di ruolo non giovano ai padroni di casa, che lentamente perdono l’abbrivio iniziale permettendo il mini-rientro della G.S.A., che chiude a -4 il primo quarto (15-11).

II quarto

Trieste attacca decisamente male il ferro ed una sassata di Bushati scuote la partita per il primo vantaggio friulano sul 18-15: i bianconeri ora hanno in mano le redini del gioco, Caupain è inarrestabile e le amnesie avversarie vengono punite con regolarità. Dalmasson lascia in panchina Green e Bowers per svariati minuti e Mussini fa fatica a contenere il top scorer udinese: la G.S.A. sale facilmente a +6 (32-26) mentre l’Alma inanella rivedibili scelte di tiro ad accoppiamenti difensivi poco produttivi. Udine schiaffeggia una disattenta Treiste, quando la sirena illumina il +2 sul quale si va all’intervallo (34-32).

III quarto

Inizio di terzo quarto a dir poco “complicato” per l’Alma, che sente il peso della responsabilità e scivola a -7 (39-32) regalando sanguinose palle perse ai “cugini”; Dalmasson gioca la carta capitan Coronica (Green è già al suo terzo personale), ma è l’assenza di una costruzione d’attacco a preoccupare, soprattutto in mancanza di una reazione d’orgoglio (43-26 in favore di Udine). Il quarto fallo di Diop potrebbe costituire una chiave di volta – ora che la sfida si è trasformata in una battaglia a viso aperto – ma un contropiede di Dykes “dice” 51-44 alla fine del terzo capitolo di questa saga.

IV quarto

Lardo ha interpretato il derby in maniera quasi perfetta, da tutti i punti di vista, e a 7.33 i suoi guidano 53-48 su un’Alma ancora impaurita e poco lucida. A 5.41, sul 53-48, il timeout forse più decisivo, mentalmente parlando: ne esce bene Udine, che oggi non ha faticato su un Green distratto e parente lontano del fuoriclasse della regular season.  A 3.57 i friulani possono vantare un solido +12 e la sensazione generale è che i biancorossi abbiano smesso di competere, ma la classe sopraffina di Cavaliero innesca il talento di Mussini che segna il -3 (59-56) dopo un parziale di 9-0. In questo caldissimo finale, Cavaliero spara ma Bushati risponde: 62-61 Udine a 32.2 secondi dalla fine; Mortellaro investe il suo quinto personale e Green pareggia con l’1/2 dalla lunetta. L’ultimo possesso va a Dykes, la cui forzatura trova soltanto il ferro: si va ai supplementari!

Overtime

Green prova a risvegliare l’agonismo perduto, ma Udine è fredda e replica colpo su colpo trovando il nuovo vantaggio sul 67-66; Diop incappa nel quinto fallo e un Bowers oggi concreto sigilla il +2 (71-69) a soli 21.1 secondi dal termine (palla in mano alla G.S.A.). La sfera è nelle sapienti mani di Caupain, che però si incarta: un canestro fortunoso dello scaltro Raspino zittisce l’Alma Arena a 1.2 secondi dalla fine (71-71). C’è ancora tempo per una “preghiera”, ma il fade-away jumper di Green non ha successo. Sarà secondo – spettacolare – overtime!

II Overtime

Invece di sfruttare i lunghi (Bowers inscrive 24 punti…), l’Alma spreca occasioni sparacchiando dall’arco e Dykes ne approfitta firmando il +3 (74-71); Cavaliero esce per 5 falli dopo un errore banale, e Udine sale meritatamente a +5 (78-73) a 1.47: che sia la fuga decisiva? Anche Bowers esce dal parquet per raggiunto limite di falli e un canestro di Dykes rilancia i friulani a +6; a 34 secondi dal termine Trieste non può più sperare e una G.S.A. matura esce dal derby con 2 importantissimi punti in tasca.

 

 

TRIESTE – UDINE  79 – 85

Alma Pallacanestro Trieste: Coronica 1, Bowers 26, Prandin 2, Da Ros 6, Cittadini 2, Green 10, Cavaliero 8, Baldasso 5, Janelidze 2, Schina, Deangeli, Mussini 17. All. Dalmasson
GSA Apu Udine: Dykes 27, Mortellaro 6, Raspino 8, Nobile 2, Caupain 16, Pinton 2, Ferrari, Chiti, Pellegrino 4, Benevelli 2, Diop 2, Bushati 16. All. Lardo

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