Trieste vince anche sul nervosismo: 1-0 nella serie.

Sfida equilibrata ed avvincente sino alla "rissa" che - di fatto - decide questa prima battaglia playoff.

Dopo una lunga ed appassionante stagione regolare, i riflettori sono puntati sui protagonisti di questa prima sfida playoff: Trieste ospita una Treviglio allenata sapientemente (Vertemati ha vinto il premio come miglior allenatore del mese di aprile) e il cui leader – J.J. Frazier – sta inanellando prestazioni stellari (votato miglior giocatore del campionato); l’Alma, che lascia in borghese Baldasso e Coronica, dovrà scrollarsi di dosso l’onere da “capolista” e giocare a viso aperto questa gara conscia di aver recuperato praticamente tutti i suoi effettivi.

I QUARTO

Dalmasson “rischia” Mussini su Frazier ma la contesa si accende sul 7-3 per i padroni di casa; Vertemati chiama timeout sulla bomba del +9 per Trieste, che viaggia con ritmi giusti e che difende piuttosto bene il ferro. Il “Carneade” Mezzanotte – colpevolmente ignorato –  spara due siluri e sono i suoi 8 punti complessivi a costruire il parziale che porta Treviglio a -3 (14-11): Prandin entra per marcare Frazier, che però viene richiamato in panchina dopo pochi secondi (scelta tattica o semplice meritato riposo?). Bel finale di primo quarto, che si rivela equilibrato e che termina sul 20-18 per Trieste.

II QUARTO

La Remer è abile a trovare i varchi giusti sfruttando la lucida incoscienza dei comprimari ma la maturità del nuovo entrato Da Ros è la scintilla del +6 casalingo (28-22): ciò nondimeno il gioco dei triestini non è pulito, né lineare e una decisione dubbia commina il terzo personale a Bowers (14 firme a referto). Gli ospiti martellano il canestro con continuità e a fatica le invenzioni di Cavaliero mantengono il +3 di vantaggio (37-34); Mussini (4 assist) surclassa in agonismo ed intelligenza un Green pericolosamente distratto, ma l’arena si scatena sul terzo fallo di Cittadini, fattore che può – alla lunga – costare caro alla compagine di Dalmasson. Una Treviglio leggermente in calo concede una mini-fuga all’Alma, che chiude 43-37 sulla sirena dell’intervallo.

III QUARTO

I post basso di Green fruttano qualche buona conclusione ma è l’immensa voglia di vincere e il lavoro sporco di Prandin a tenere la Remer a distanza di sicurezza: una tripla in contropiede di Da Ros “dice” +10 (55-45). Fernandez, appena rientrato, è costretto a chiedere il cambio per un lieve problema fisico e Cavaliero, nel sostituirlo, spende il suo terzo dopo uno sfondamento: Remer a -4 (55-51). Sale la tensione, quando Voskuil perde le staffe e ne nasce una piccola zuffa: gli arbitri – come da regolamente – decidono per una tripla espulsione (Da Ros, Frazier e lo stesso Voskuil se ne tornano negli spogliatoi). Dopo l’episodio che probabilmente ha cambiato il volto della gara, Trieste strappa il +9 sul quale cala il sipario di questa imprevedibile frazione (68-59).

IV QUARTO

Senza i suoi Dioscuri Vertemati chiama la zona nella speranza di invertire l’inerzia, ma un imperturbabile Mussini gestisce i possessi giuliani fino al +13 (72-59); a dire il vero, il nervosismo serpeggia anche nei direttori di gara, che paiono non avere sempre il controllo della situazione. Nella fase decisiva di questo primo scontro playoff entrambe le formazioni pagano una comprensibile stanchezza e – nonostante la differenza nel roster – Treviglio ricuce il distacco a 3.35 dal termine (79-70 Trieste). La mano fatata dei lombardi regala ai propri tifosi l’ultima speranza prima che il cronometro sentenzi la fine delle ostilità: a 44.2 secondi, gli uomini di Vertemati inseguono 78-84; Cavaliero però, alza lo stendardo e trascina i suoi ad un meritato 1-0 nella serie.

FINALE

Alma Trieste – Remer Treviglio  86 – 78

Tabellini

Trieste: Schina, Deangeli, Green 15, Prandin 5, Janelidze 11, Cavaliero 8, Fernandez 2, Cittadini 8, Da Ros 7, Bowers 18, Mussini 8, Loschi 4. All. Dalmasson

Treviglio: Frazier 14, Pecchia 8, Planezio 7, Voskuil 5, Rossi 4, Mezzanotte 18, Dalmeida, Palumbo 5, Marino 10, Dincic 3, Borra 4. All. Vertemati

Rajone