Non potevano deludere il proprio pubblico, numeroso e ancora una volta vero e proprio sesto uomo. Non potevano, Gelormini e compagni, accontentarsi della rimonta in gara 1 che li aveva portati vicini all’impresa, espugnare il fortino del Breg e giocarsi la promozione in casa. Il tiro di Bovolenta aveva illuso i sacilesi, sotto di 12, bravi a rientrare ma non abbastanza per strappare una vittoria che avrebbe quasi ipotecato la salita al piano superiore. L’impresa servirà sabato prossimo, impresa si perché uscire vittoriosi da San Dorligo è come arrivare al traguardo e vedere tutti alle spalle dopo aver scalato lo Zoncolan: servono pazienza e forza, tenacia e nervi saldi nei momenti clou, per poi affondare lo stacco decisivo. A San Dorligo salite e pendenze si chiamano dimensioni ridotte e pressione, cui si uniranno quella insita nell’importanza della partita, senza ritorno: chi vince festeggia, chi perde sentirà tutta la fatica di un anno quasi perfetto. Quasi.
Pronti, via e la pressione è tutta sui padroni di casa, immobilizzati nella testa e nelle gambe dal 10-1 con cui il Breg si presenta e prova a scappare. Fabbro e Dal Bello, però, scuotono i compagni e, nonostante i tanti errori dalla lunga distanza nella parte centrale del periodo, è proprio una tripla di Bellinvia a portare l’Humus a contatto (13-15) sul finire di primo quarto. C’è equilibrio per tutto il secondo quarto, Lorenzo Gregori realizza il +6 ma Dal Bello e un contropiede di Bovolenta costringono coach Juric al timeout. Sempre in svantaggio, è proprio sul finire del primo tempo che i due liberi realizzati da Dal Bello siglano il 31 pari dell’intervallo. La pausa fa bene, anzi benissimo, ai liventini che costruiscono la vittoria proprio qui: Fabbro firma il primo vantaggio cui seguono tre triple, una di Franzin e due di Dal Bello, che infiammano il PalaMicheletto, 42-32 e Breg che accusa il colpo, con Cigliani che deve faticare enormemente per andare al tiro. L’Humus viaggia a gonfie vele in attacco perché difende con testa e fisico, sporca linee di passaggio fiaccando anche atleticamente gli avversari. E colpendo in contropiede appena possibile. Juric prova la zona 2-3 ma la mossa non cambia l’inerzia del match, l’Humus vola sul +16 prima dei canestri di Gelleni e Spolaore per il 50-41 al trentesimo. Una tripla di Kos e Cigliani a segno dal mezzo angolo portano il Breg a -7 (53-46), troppo poco per impensierire il team di Davide Brecciaroli che gestisce dalla lunetta il prezioso vantaggio portandolo, con Gelormini e Bovolenta, fino al definitivo 61-51.
“E’ stata una partita molto dura e difficile – sostiene Davide Brecciaroli, coach Humus – l’abbiamo iniziata male perché eravamo contratti e nervosi. Loro hanno punito i nostri errori ma siamo stati bravi a trovare il coraggio per reagire e, soprattutto, abbiamo iniziato a difendere con efficacia e di squadra, subendo solo 20 punti nel secondo tempo. Volevamo arrivare a gara 3 e ce la siamo guadagnata. Sabato potremo farcela se difenderemo come e meglio di stasera ma soprattutto se saremo consapevoli che dovremo giocare per vincerla. Il nostro approccio sarà fondamentale”.
Humus e Breg si giocheranno, quindi, l’intera stagione e i sogni di gloria nella decisiva e attesissima gara 3 in programma sabato prossimo a San Dorligo della Valle, quaranta minuti per ottenere un posto in C Silver: avrà la meglio il Breg grazie al fattore campo e alla grande esperienza dei vari Cigliani e Crotta? Oppure l’entusiasmo, la giovane età e la panchina lunga dell’Humus saranno i fattori decisivi?
HUMUS SACILE – BREG SAN DORLIGO 61-51
Humus Sacile: Migliorini 2, Tesolin 2, Carniel, Gelormini 6, Dal Bello 11, Fabbro 10, Franzin 7, Citton, Bellinvia 8, D’Angelo 3, Kelecevic 3, Bovolenta 9. All. Brecciaroli
Breg San Dorligo: Gregori I., Zobec 2, Zettin D, Kos 8, Gregori L. 2, Zettin P., Spolaore 7, Giuliani, Cigliani 9, Crismani 5, Gelleni 7, Crotta 8. All. Juric
Parziali: 13-15; 31-31; 50-41
Arbitri: Toffolo e Angeli
Simone Pizzioli
