Una stagione decisamente da ricordare per la Servolana Trieste: società da sempre molto attiva per quanto riguarda il lavoro sui giovani, anche a livello di prima squadra, con la semifinale di C Silver, il club triestino ha avuto risultati più che positivi. Di questo, e di molto altro, abbiamo parlato con Roberto Ciriello, il “deus ex machina” dello storico club del capoluogo, impegnato come di consueto nell’organizzazione del trentesimo Torneo San Lorenzo.
Allora Roberto, parliamo della Servolana, qual’è il bilancio di questa stagione?
“Guarda Matteo, per la nostra società questa è stata un’annata magnifica, non solo dal punta di vista dei risultati sportivi ma, soprattutto, dal punto di vista di crescita del movimento, gestione del gruppo ed organizzazione; grazie al nostro staff, formato da persone che al primo posto mettono il bene dei ragazzi, siamo riusciti a creare, portare avanti e concludere in maniera fantastica, programmi che avevano un unico obiettivo: quello di far innamorare del basket insegnando e soprattutto divertendo tutti i nostri tesserati !”
Andiamo ad analizzare un settore in particolare, quello del Minibasket.
“Proprio nel Minibasket si sono concentrate le energie della società: è stato fatto un bellissimo lavoro nel centro di Borgo San Sergio, scuola Roli, consolidando la situazione in essere (più di 100 bambini iscritti) e grazie alla buona volontà e passione di tutti i nostri istruttori (Alice, Enrico e Sabrina su tutti) si è dato il via ad un programma tecnico che con il tempo porterà sicuramente a risultati di un certo tipo; inoltre, come ormai tutti sanno, quest’anno è stato avviato il nuovo progetto “Svevo Basket”, in tutte le scuole del comprensivo Svevo, attività che grazie all’esperienza di Stefano Bartoli e Lorena Lanzolla, coadiuvati da istruttori formidabili, ha coinvolto più di 100 bambini. Grazie allo splendido lavoro di tutte queste persone, la Servolana quest’anno ha potuto tesserare 210 bambini nel settore Minibasket, diventando sicuramente uno dei centri più grandi in regione!
Cosa mi dici invece delle vostre squadre giovanili?
“Quest’anno abbiamo messo in campo la formazione Under 16 e quella Under 20; con i più piccolini la stagione è stata altalenante, in alcune partite i ragazzi si sono espressi al massimo, in altre invece hanno mollato subito. Ci sono alcuni elementi interessanti, che devono lavorare molto ma che in prospettiva potranno fare bene nei campionati regionali, quello che però mi preoccupa è il generale scarso interesse verso lo sport, alcune volte sembra che ragazzi e famiglie facciamo a noi un favore venendo in palestra e questo non va bene! Chi viene in palestra deve venire con la convinzione di imparare, non possiamo accettare scuse od alibi del tipo “ah, ma questo allenatore ce l’ha con me!”; è vero che il coach deve essere anche un educatore, ma non possiamo demandare a lui quello che non è un suo compito, lui è la’ per insegnare a giocare a pallacanestro e chi viene in palestra deve venire con la voglia di imparare! Per quanto riguarda la squadra Under 20, nonostante non si allenasse quasi mai assieme, possiamo tranquillamente dire che siamo arrivati dove volevamo: primi in campionato ma poi, con tantissime attenuanti, abbiamo perso la finale con l’Apu; squadra formata in collaborazione con il Cus, che ringraziamo tantissimo, un lavoro fatto in sinergia che ha dato la possibilità a tutti i nostri ragazzi, anche quelli più giovani, di allenarsi ed esordire in campionati seniores (serie D con il Cus e serie C con la Servolana); in questa squadra ci sono tanti elementi che sicuramente faranno bene nei campionati senjores, ragazzi che grazie allo splendido lavoro del Prof. Paoli, preparatore atletico del Cus, sono cresciuti molto fisicamente e che grazie a tecnici preparati come Trani e Ianco hanno cominciato a capire come stare in campo con i grandi”.
Veniamo ora alla prima squadra, fiore all’occhiello della società.
“Beh, dai, questa stagione è stata qualcosa di spettacolare, sicuramente per il risultato acquisito sul campo, quarti davanti a corazzate, ma anche per il gruppo che si è creato dentro ma soprattutto fuori del campo! Nei momenti di difficoltà il gruppo è sempre stato capace di reagire, fino ad arrivare alla fase finale del campionato esprimendo il basket più bello degli ultimi anni! Di questo dobbiamo ringraziare in particolare modo una persona, coach Stefano Bartoli, da tutti apprezzato per il suo carattere, il suo modo di fare e di stare con i ragazzi; come già sai, il prossimo hanno abbiamo deciso assieme che lascerà la guida della prima squadra per dedicarsi completamente alla sua creatura …… Svevo Basket”.
Quali sono i programmi futuri della Servolana?
“Crescere, non solo numericamente, nel Minibasket, l’unico punto da cui partire per assicurare lunga vita alla Servolana; poco tempo fa ho parlato con i ragazzi della prima squadra facendo capire loro quanto sia grande la responsabilità che abbiamo verso quei ragazzi, verso quelle famiglie che scelgono di venire alla Servolana, loro rappresentano il nostro futuro, quindi per loro bisogna impegnarsi e non solo per il più forte, non solo per quello che ha 2 metri a 15 anni, il fenomeno non avrà mai problemi per giocare, bisogna impegnarsi per far giocare TUTTI, nel limite del possibile ovviamente, perché solo creando tanti appassionati si può far crescere il movimento! A tal proposito quindi, il consiglio direttivo della Servolana ha preso una decisione che si tramuterà in un importante progetto, che a breve verrà ufficializzato, un progetto che darà la possibilità alla società di crescere facendo meglio quello che ha sempre fatto, credere nei giovani”.
“Ciri”, vuoi approfittare per dire ancora qualcosa?
“Si, grazie Matteo, innanzitutto vorrei fare dei ringraziamenti: voglio ringraziare tutte le persone che mettono il loro mattoncino affinché le cose alla Servolana vadano nella direzione giusta, persone che non sono tanto visibili, ma che creano nella nostra società un clima perfetto per tutti i ragazzi che decidono di tesserarsi con noi, quindi un enorme GRAZIE a Tony, Fabio, Pierpaolo, Alfio, Sara, Luciano, Osvaldo, Sandro e Donatella. Grazie a tutti i nostri allenatori ed istruttori che ci aiutano a portare avanti i nostri progetti, senza di loro tutto sarebbe inutile! Grazie a Megabasket che dà la possibilità a noi piccole società di farsi sentire”.