Torniamo a parlare di cifre e rendimento, nella classica rubrica del martedì dedicata al quintetto ideale della settimana: andiamo a spulciare le statistiche ed i numeri di coloro che sono stati i giocatori più decisivi nelle vittorie delle rispettive formazioni in questo weekend cestistico regionale.
PLAYMAKER: Il miglior playmaker della settimana è Gianluca Tamigi, regista della Libertas Cussignacco. I friulani ottengono una bella vittoria in trasferta, sul campo della Polisportiva Casarsa: 73 – 82 il punteggio conclusivo, alla fine di una gara che il team di Stradolini si è aggiudicata grazie ad una prestazione difensiva notevole, che ha costretto i biancorossi a numeri rivedibili in quanto a percentuali di tiro. Il playmaker carnico, invece, è stato la guida della formazione friulana, sia per quanto riguarda la distribuzione del gioco ma anche per la capacità di rendersi utile al tiro ed in attacco: le sue cifre dicono tutto. Tamigi è stato infatti il secondo realizzatore di squadra dietro a Zuliani, andando a segnare 19 punti frutto di un 2/2 da due, 4/9 da tre e 3/3 ai tiri liberi. Oltre a questo, ci ha aggiunto anche 6 assist e 2 rimbalzi: decisamente un elemento che, per Cussignacco, può fare la differenza, visto che negli anni ha maturato anche delle esperienze in categoria superiore con le maglie di Tolmezzo e San Daniele.
GUARDIA: Menzioniamo, nello spot di guardia, il figlio d’arte Borut Ban (Motomarine Jadran Trieste). Di certo saremo ripetitivi, ma quante volte ce lo siamo detti? Ban è un giocatore che non avrebbe problemi nelle categorie superiori, perché unisce una tecnica innata ad un istinto realizzativo fuori dal comune, accomunati da un’intelligenza cestistica che gli permette sempre di vedere il passaggio quel decimo di secondo in anticipo rispetto agli altri o gli fa capire qual’è la soluzione migliore in quel frangente. A ventisei anni, il simbolo del basket carsolino è certamente lui: contro la giovane Bassano, non ha battuto ciglio ed ha confezionato una gara da top scorer, con 20 punti realizzati (sui 63 di squadra), 5/7 da due, 2/6 nelle bombe e 4/4 in lunetta, numeri di una concretezza estrema.
ALA PICCOLA: Il migliore “3” della settimana è di certo Massimo Moretti, atleta di 195 centimetri del 1989 in forza alla Calligaris Corno di Rosazzo. “Max Palma” è un giocatore che ha atletismo ed esperienza da vendere ed oramai per queste categorie è un elemento che assicura costantemente la doppia cifra di media: con diverse esperienze anche fuori regione (Venafro ed Acireale, fra le altre), l’atleta nativo di Palmanova rimane un giocatore che ha migliorato tantissimo nel tiro da fuori, ma che ha anche innate doti atletiche, come dimostrato peraltro anche contro Conegliano, in una vittoria dove il buon Max è stato il top scorer dei suoi, con 21 punti realizzati frutto di percentuali più che positive (4/5 da due, 4/7 da tre), oltre a quattro rimbalzi ed una schiacciata memorabile che risuonerà a lungo nelle memorie dei malcapitati difensori veneti.
ALA FORTE: Il miglior “4” della settimana è uno che magari non avrà racimolato cifre da capogiro, ma che certamente è stato fondamentale per la vittoria della sua squadra. Stiamo parlando di Andrea Muner, atleta di 200 centimetri classe 1990 approdato in estate alla Winner Plus Sistema Pordenone di C Silver: dopo anni di B e C Gold, “Mungi” è tornato a casa per cercare di far tornare grande la sua città e. Dopo un periodo passato ad applaudire i compagni causa infortunio, è tornato sul parquet ed è subito risultato decisivo: nell’ambito di una partita non bellissima ma molto combattuta com’è stata quella con Latisana, Muner ha sì terminato con 17 punti (7/14 da due, 1/3 da tre) e 4 rimbalzi, ma è stato fondamentale a pochi sospiri dalla sirena conclusiva, con un canestro che ha dato il definitivo +2 ai suoi colori, vittoriosi alla fine per 54 – 56.
PIVOT: Ennesima prestazione da sottolineare per Thomas Gaspardo, lungo della Vis Spilimbergo. Fisico e tecnica, queste le caratteristiche di un atleta di 204 centimetri che, a ventinove anni, è nel pieno della carriera nonostante qualche stop per motivi di studio: contro la malcapitata Asar Romans, il buon Gaspardo ha racimolato una “doppia-doppia” sontuosa da 18 punti e 15 rimbalzi, facendo il vuoto nel pitturato. Le sue cifre di tiro (7/15 dal campo, 4/5 ai liberi) ed i 4 falli subiti fanno capire di come si parli di un atleta multidimensionale, che ha sì grande vigore dentro l’area ma può anche allontanarsi sul perimetro e tirare da tre punti. Certamente un elemento fondamentale nelle rotazioni di Enrico Musiello.
SESTO UOMO: Lo inseriamo come sesto uomo, ma comunque è un giocatore che parte anche in quintetto per l’Intermek 3S Cordenons di Andrea Beretta. Stiamo parlando di Giuseppe Frusi, guardia di 188 centimetri classe 1991 che in estate è approdato alla corte dei biancoverdi dopo anni di militanza in Veneto, in piazze come Conegliano, Padova, Sile, Limena, Oderzo ed Ormelle. Tanta C Silver e un’esperienza in C Gold per lui, che è un esterno dalle ottime doti offensive: a 27 anni, è uno degli elementi più “rodati” all’interno del giovanissimo gruppo di Beretta, nonché un punto di riferimento importante per l’attacco. Lo ha dimostrato anche nell’affermazione dei cordenonesi sul parquet di San Daniele, all’interno di un 71 – 82 che è stato il vero e proprio “upset” di giornata: per Frusi, ci sono stati 18 punti con 4/7 da due e 3/7 dalla lunga distanza, ma quello che non raccontano i numeri è stato il suo quarto periodo, una frazione nella quale il buon Giuseppe ha centrato dieci punti praticamente consecutivi, stendendo la difesa dei collinari e consegnando il referto rosa nelle mani di un più che soddisfatto Andrea Beretta.
COACH: La menzione come tecnico della settimana va ad un ragazzo che di anni ne ha ventitré, ma ha già conquistato una piazza. Carlo Finetti, allenatore della OFM Lussetti Servolana che nell’ultimo turno ha vinto sul campo del Bor Radenska, è già entrato nei cuori della storica società triestina. Arrivato con un doppio impegno, quello fra Pallacanestro Trieste e Servolana, ha un obiettivo ben chiaro: valorizzare i giovani del vivaio biancorosso, che stanno vivendo un’importante esperienza nelle categorie senior. Il lavoro che sta facendo questo senese classe 1995 è davvero lodevole, ma c’è ancora tanta strada da fare ed il buon Finetti lo sa bene: il supporto del vice Sergio Palombita, “senior assistant” se ce n’è uno, sarà fondamentale anche per il suo stesso sviluppo.