Trieste condannata dai falli: Olimpia corsara

Partita sempre più bella ed emozionante, ma la qualità dei milanesi si evidenzia sulla lunga distanza.

Trieste contro Milano: innumerevoli i capitoli di storia del basket presenti nell’albo d’oro di queste due città che ancor oggi trasudano pallacanestro da tutti i pori. Nella serata dell’esordio di Dragic – ex di lusso – l’Alma proverà ad avvicinare il “gigante” Olimpia, autentica corazzata in campionato ma che ha mostrato segni di comprensibile stanchezza nelle sfide europee.

I QUARTO

Inizio pimpante, soprattutto sotto le plance, dove Knox e Gudaitis fanno a sportellate per avvicinarsi al ferro (7-5 Milano dopo tre minuti); James si muove agile come una farfalla e libera i compagni con la facilità propria dei campioni mentre Wright (in marcatura sullo stesso James) sta gestendo piuttosto male i pick and roll con Knox: timeout Dalmasson sul 13-5 in favore di Milano. La squadra di Pianigiani è sorniona, attende, pazienta e questa ricetta espone i giuliani ai propri limiti, parzialmente tamponati dall’ingresso di Dragic. Primo quarto di “gestione” per i meneghini, chiuso sul +10 (23-13).

II QUARTO

Mutatis mutandis, Cavaliero e Mosley si intendono a meraviglia e la rimonta è confezionata da un viaggio in lunetta (27-27 a 4.51). La gara cresce di intensità e agonismo di minuto in minuto e non importa se il gioco si arricchisce di qualche errore e qualche palla persa in più; gli ospiti non sembrano particolarmente turbati dal ritorno in partita di Fernandez e compagni, che inseguono a -1 sulla sirena dell’intervallo (35-36).

III QUARTO

Nonostante la “feacia” mollezza di Sanders, Trieste sale a +5 grazie ad una magia di Peric e a qualche pigro attacco lombardo (41-36); sarebbe il momento giusto per provare la fuga ma l’Alma spreca troppe frecce per colpire un solo bersaglio e un pessimo fallo di Wright concede a Bertans di catturare il -1 (43-44). La coppia Cavaliero-Fernandez spinge sull’acceleratore con due bombe in fila ma manca sempre quel “quid” in più per distaccare maggiormente i milanesi, sotto di 4 alla fine del terzo quarto (56-52 per l’Alma).

IV QUARTO

Lì dove Trieste le prova tutte per mantenere la guida, Milano sperimenta quintetti alternativi sperando di sprecare meno energie possibili per restare a galla: a 6.50 l’Alma è avanti 62-56; l’inesperienza dei triestini regala liberi su liberi all’Olimpia (25 falli complessivi, a fronte dei soli 15 ospiti), che è a contatto praticamente solo grazie a questa pecca degli uomini di Dalmasson. Col fiato sospeso: 71-70 Alma a 1.53 dal termine. Bertans spara la tripla del vantaggio, Jerrells vi aggiunge un altro siluro e – oramai – il cronometro condanna i giuliani ad una sconfitta dolorosa.

FINALE

Alma Trieste – Olimpia Milano 73 – 77

Tabellini

Trieste: Coronica, Peric 10, Fernandez 5, Wright 7, Strautins, Cavaliero 9, Da Ros 4, Sanders 8, Knox 14, Dragic 2, Mosley 14, Cittadini. All. Dalmasson

Milano: Della Valle 7, James 4, Gudaitis 11, Bertans 14, Fontecchio 5, Tosi, Kuzminskas 4, Cinciarini 6, Burns 2, Brooks 3, Jerrells 19, Omic 2. All. Pianigiani

Rajone