Alma nuovamente sotto la cupola amica dell’Allianz Dome per interrompere la striscia di prestazioni poco convincenti: l’Auxilium Torino dell’ex Cusin, avversaria odierna, naviga in acque pericolosissime sia per quel che concerne il campionato (quindicesimo posto a pari merito con Pistoia, sedicesima a 8 punti), sia per le vicende societarie (Galbiati al posto del celeberrimo Larry Brown).
I QUARTO
Inizio di “studio” per entrambi i quintetti, che non sembrano voler rischiare troppo in questi primi frangenti: 9-7 Trieste dopo circa 4 minuti; pur priva dei veterani Cavaliero, Fernandez e Peric (ancora in panchina), l’Alma gioca una discreta pallacanestro, portandosi sul 19-13 principalmente grazie alle scorribande di Dragic e Wright, mal contenuti dai difensori piemontesi. Strautins lotta a rimbalzo, Knox viene frequentemente coinvolto negli attacchi ma l’entrata di Peppe Poeta vivifica le offensive ospiti innescando un Portannese caldissimo (11 punti con 3/3 dall’arco) e dopo dieci minuti il tabellone recita 30-27 per i padroni di casa.
II QUARTO
Torino non brilla, eppure i biancorossi non sono ancora in grado di concretizzare una fuga in piena regola: 38-33 dopo tre giri di orologio; un Cavaliero nervoso concede a Moore eccessive libertà in zona d’attacco e la formazione di Galbiati sta tenendo al guinzaglio un’Alma insicura, poco precisa e senza quell’energia prorompente che l’ha spesso caratterizzata. Una Trieste alla ricerca dell’identità perduta guida 55-50 all’intervallo.
III QUARTO
Preoccupanti segnali per Wright e compagni: solo l’agonismo di Mosley “trattiene” i piemontesi, avanti 69-65; in questa fase concitata, Torino è la squadra con più voglia e più tenacia sul parquet. Ecce homo! Sanders – finalmente – veste i panni del cecchino e incide punti importanti per il contro-break biancorosso: il sipario della terza frazione, la più intensa fino a questo momento, si chiude sul 77-77.
IV QUARTO
“0-0 e palla al centro” direbbero i calciofili: a 8.14 l’Allianz Wall dice 79-79, e ogni possesso peserà un quintale. Gli esteti si voltino dall’altra parte: la pallacanestro espressa non resterà nella memoria dei presenti, ma una bomba di Cavaliero risveglia i tifosi sul +3 Alma (87-84); Torino non molla e con ben quattro uomini in doppia cifra ritrova il vantaggio (93-89) quando mancano 3.01 alla fine. Alternanza emozionante di sorpassi e controsorpassi che fanno trattenere il fiato ai 5.000 presenti: Cavaliero, eroe cittadino, trova il coraggio di sparare un altro siluro, l’Auxilium si rifugia nel fallo tattico su Mosley che tuttavi infila il 2/2 per il 99-95 (50.8 secondi dalla conclusione). Wilson ricuce dalla linea della carità, Mosley risponde per le rime e Moore converte una decisione arbitrale alquanto rivedibile nel -2 a 12.7 dalla sirena (110-98). Wright fa 1/2 per il +3 Trieste, ma Cavaliero si fa pizzicare in un intervento falloso sul tiro da tre di Moore, che converte i tre tiri ed inscrive l’incredibile 101-101 con 2.2 sul cronometro: la preghiera di Peric si infrange sul ferro e si va ai supplementari.
PRIMO TEMPO SUPPLEMENTARE
Dalmasson ricaccia nella mischia Fernandez al posto di Cavaliero, e i tanti errori acuiscono una tensione oramai palpabile: tanti i tiri liberi, tanta la stanchezza, tante le emozioni dentro e fuori il rettangolo di gioco. Trieste avanti 107-105 a 1.29. Mosley è una belva inferocita ed è lui il mattatore di questi ultimi, decisivi minuti: l’Alma sale anche sul +6 e per Torino oramai non c’è più tempo per tentare un altro miracolo.
Finale
Alma Trieste – Auxilium Torino 115 – 110
Tabellini
Trieste: Da Ros 2, Knox 14, Dragic 21, Strautins, Fernandez 8, Wright 22, Mosley 13, Sanders 8, Coronica, Cittadini, Cavaliero 15, Peric 12. All. Dalmasson
Torino: Mittica, Wilson 7, Jaiteh 14, Portannese 16, Moore 22, Hobson 21, Guaiana, Cotton 7, Anumba, Mc Adoo 9, Cusin 6, Poeta 8. All. Galbiati
Rajone