Il martedì di MegaBasket è, come di consueto, dedicato al quintetto ideale della settimana: la rubrica nella quale andiamo ad analizzare quali sono stati i giocatori più determinanti nelle vittorie delle rispettive formazioni e dove andiamo a “spulciare” numeri e cifre delle minors del Friuli Venezia Giulia.
PLAYMAKER: Ancora una menzione per Giovanni Pagotto (Humus Sacile) che, poco alla volta, sta mostrando perché, per tanto tempo, ha giocato in categoria superiore. Il suo apporto è spesso silenzioso, anche perché intorno a sé ha molti giocatori che possono fungere da terminali offensivi quali Filippo D’Angelo, Matteo Varuzza ed anche i vari Fabbro, Zambon e Dalmazi, ma si tratta di un elemento che riesce a bilanciare efficacemente distribuzione del gioco con concretezza offensiva. Nella larga affermazione della sua squadra contro l’Alimentaria Romans, Pagotto ha chiuso con 16 punti (top scorer dei suoi) e una lucidità notevole in cabina di regia: questo giocatore classe 1994 sembra fatto apposta per il sistema di coach Andreotti, che si sta togliendo più di qualche soddisfazione con il team liventino.
GUARDIA: Il colpaccio della Dinamo Gorizia che batte la blasonata Winner Plus Sistema Pordenone porta anche la firma di un giocatore che magari non sarà un “grande nome” come i vari Nanut, Moruzzi (autore di un’ottima prestazione, con 20 punti e 8 rimbalzi) o la famiglia Bullara, ma che comunque ha portato il suo mattoncino fondamentale. Stiamo parlando di Nicola Kos, esterno isontino arrivato in estate alla corte di Ardessi dopo una pluriennale militanza in Friuli, tra Apu Udine, Feletto, Cbu e Campoformido: giocatore che si è ritagliato un ruolo, in mezzo a tanti “big” e che riesce ad andare a canestro in diverse maniere, nel confronto con i pordenonesi ha saputo dare un contributo importante, specialmente in un terzo periodo nel quale ha piazzato nove punti che hanno “suonato” Pordenone come un pugile. Alla fine, il suo referto parla di 14 punti complessivi, frutto di un 5/9 da due, 1/2 nelle bombe e 1/1 in lunetta, oltre a 9 rimbalzi recuperati: una prova concreta, come peraltro è stata quella dell’intero gruppo di “Caio” Ardessi, che ha confezionato l’impresa della settimana.
ALA PICCOLA: Sasa Malalan (Motomarine Jadran Trieste) è l’uomo giusto al momento giusto, in ogni situazione. Questo giocatore classe 1989 è uno dei simboli del club carsolino ed incarna appieno lo spirito “guerriero” del Motomarine: non ha paura di tuffarsi a corpo morto su ogni pallone, può giocare i due ruoli di ala e, pur non disponendo di un talento eccelso e non essendo un attaccante puro, i suoi numeri parlano chiaro e dicono che si tratta di un atleta che vale tanto oro quanto pesa. Nella vittoria esterna sul campo del Latte Blanc Udine, Malalan ha chiuso con 19 punti e una precisione chirurgica al tiro (8/10 da due, 1/1 nelle triple), oltre a 5 falli subiti, 3 rimbalzi e 3 recuperi: di solito non è un realizzatore, ma la quantità di lavoro sporco e di energia che è capace di infondere sul parquet lo elegge certamente fra i giocatori più in vista di questo Jadran.
ALA FORTE: Il miglior “4” della settimana è Diego Nosella (Aviano Basket), che è uno di quegli atleti che non vorresti mai avere contro, per la sua caparbietà e l’agonismo che ci mette quando scende in campo. Ala di 193 centimetri classe 1993, Nosella è però il compagno ideale, visto che spesso si prende cura dell’avversario più pericoloso e non lo lascia mai respirare, oltretutto mostrando in questi ultimi anni dei grandi progressi in attacco: nel confronto che i pedemontani hanno vinto sul campo della Coop Casarsa (75 – 79 il risultato finale) il buon Nosella ha terminato con 17 punti nel proprio tabellino personale, secondo miglior realizzatore dopo un Gri da venti punti.
PIVOT: Come “5”, in questa settimana, la menzione va a David Gaspardo, atleta del 1989 che milita con la casacca della Bluenergy Codroipo. La sua formazione coglie un successo sudato quanto importante sul campo de Il Michelaccio San Daniele del Friuli, con il risultato di 65 – 69: una partita giocata alla morte fino all’ultimo secondo, nella quale il team di Federico Franceschin ha potuto disporre della prestazione notevole di “Klaus” Munini, che dopo i 35 punti della scorsa settimana ne ha fatturati altri 25, ma ha avuto come spalla irrinunciabile un David Gaspardo molto concreto. Il giocatore ex Tarcento, infatti, ha messo a segno 19 punti, 9 rimbalzi, 7 falli subiti ed ha servito pure 5 assist: numeri che raccontano la capacità di fare la differenza in diverse voci statistiche di questo trentenne di 204 centimetri, che quando inserisce la marcia giusta è davvero devastante.
SESTO UOMO: Lo inseriamo come sesto uomo, anche se si tratta di un giocatore che spesso viene impiegato in quintetto nella sua Intermek Cordenons. Filippo Pezzutti, guardia/ala di 188 centimetri classe 1998, è uno di quegli elementi che si potrebbero definire “da sbarco”: è un esterno molto aggressivo, che quando trova ritmo in attacco diventa un’arma in più per la compagine di Andrea Beretta. Solitamente viene impiegato per cambiare il ritmo, ma contro il Bor Radenska Trieste ha addirittura esagerato: per Pezzutti, infatti, ci sono stati ben 26 punti messi a segno, con percentuali ottime (9/15 da due, 1/1 da tre, 5/6 ai liberi). Fra penetrazioni, falli subiti e liberi, il giocatore pordenonese ha prodotto il suo bottino in 26 minuti viaggiando quindi alla straordinaria media di… un punto al minuto. Decisamente una prestazione da sottolineare.
COACH: La menzione come tecnico della settimana va ancora una volta a Gigi Tomasi (Pontoni Monfalcone). Saremo ripetitivi, ma certamente il campionato che i biancorossi stanno confezionando in C Gold è di altissimo livello: Monfalcone gioca con una tranquillità ed una sicurezza nei propri mezzi di altra categoria e, se teniamo pure conto che in questo momento non è disponibile un giocatore del calibro di Tonetti, i risultati della squadra assumono un significato ancor più prezioso. Contro Verona, quattro uomini in doppia cifra, con Bonetta e Schina molto vicini ai dieci punti, e nessun elemento oltre i 12: ed è arrivata una vittoria con quasi 20 lunghezze di scarto. Qualcos’altro da aggiungere? Pensiamo proprio di no.