Martedì è, al solito, giornata dedicata all’appuntamento con il quintetto ideale della settimana di Megabasket: andiamo a scandagliare cifre, tabellini e prestazioni di coloro che durante l’ultimo weekend cestistico regionale si sono elevati a protagonisti nelle vittorie delle rispettive formazioni.
PLAYMAKER: La menzione come playmaker della settimana va a Petar Damjanovic, giocatore in forza all’Intermek 3S Cordenons. Regista di 181 centimetri del 2000, nella rosa biancoverde è diventato un elemento fondamentale, per l’intensità e la qualità del gioco che sa esprimere, non solo a livello di regia: Cordenons si impone alla “Favorita”, il parquet della Vis Spilimbergo, con il punteggio di 58 – 70 nell’ambito di una prestazione davvero di rilievo dal punto di vista difensivo ed il buon Damjanovic è stato uno dei grandi protagonisti. Il suo impatto a livello di punti è stato da doppia cifra: 13 punti a referto per lui, con 3/6 da due, 2/5 da tre e 1/1 in lunetta, ma ci sono stati anche 8 rimbalzi (non male per un giocatore che supera a malapena il metro e ottanta), 5 falli subiti e 2 assist nella sua partita, che è stata di grandissima qualità. Si tratta di un altro dei “ragazzini terribili” coltivati da Andrea Beretta durante questi anni.
GUARDIA: Riproponiamo un nome che in questa rubrica ci è andato diverse volte, ma che sicuramente quest’anno merita ancor di più la citazione. Per il lavoro fatto negli ultimi mesi al fine di recuperare da un grave infortunio, ma anche perché sta giocando con un menisco danneggiato e dunque viene limitato davvero molto nei movimenti: a 41 anni, Patrick Nanut può ancora fare la differenza, per istinti offensivi, capacità di vedere il canestro e abilità nel creare spazi e gioco per i compagni. Contro l’Humus Sacile, il bomber di Ardessi ha siglato due triple fondamentali nell’ultimo periodo, per dare la stoccata decisiva ai liventini: un’altra vittoria per la Dinamo Gorizia, che prosegue in un campionato di alto livello e qualità, con Nanut che ha terminato con 17 punti (2/5 da due, 4/5 nelle bombe, 1/1 ai liberi), 6 assist e 5 rimbalzi, una prestazione a tutto tondo che ha consegnato l’ennesimo referto rosa alla squadra isontina.
ALA PICCOLA: L’elogio, nella posizione di “3”, va a Massimo Moretti (Calligaris Corno di Rosazzo); la sua squadra vince il derby di C Gold con il Motomarine Jadran Trieste, con il risultato di 79 – 58, ma il suo scout non racconta di come quest’ala di 194 centimetri si sia attaccata ai garretti di Borut Ban, principale pericolo della formazione carsolina, per limitarlo a 8 punti e 4 palle perse con 2/8 al tiro in 32 minuti. Moretti, in staffetta con Bacchin, ha fatto un grandissimo lavoro difensivo ed oltretutto, in 16 minuti di impiego, ha prodotto 11 punti con 1/3 da due e 3/6 nelle triple, per un impatto sulla partita che è stato davvero determinante.
ALA FORTE: In un San Vito Trieste che compie un’altra impresa, battendo 65 – 63 il Basket4Trieste nel derby cittadino, la menzione come “4” ideale della settimana è per Tommaso Dolcetti. Il ’93 dell’accoppiata Zerial – Cantarello (Morelli assente per squalifica) sta dando un contributo fondamentale a livello di punti, specialmente ora che non ci sono più punti di riferimento come Diego Salvador, Fragiacomo e Norbedo nella rosa sanvitese. Ala forte di 196 centimetri capace di allontanarsi dal pitturato e tirare da fuori con efficacia, Dolcetti sta mettendo assieme un campionato di assoluto spessore, con presenza vicino a canestro e buon apporto anche a rimbalzo. Contro il B4T, ha chiuso come top scorer dei suoi a quota 19 punti segnati.
PIVOT: Una gara devastante, quella di Pierluigi Mozzi (Bluenergy Codroipo); centro di 205 centimetri nato nel 1998, Mozzi ha già esperienze in categoria superiore e in questa stagione sta crescendo ulteriormente, nonostante qualche problema fisico che lo ha un pò frenato. Il fatto di allenarsi costantemente con i vari David Gaspardo, Petrovcic, Munini e Trevisan non può far altro che aumentare e velocizzare il processo di maturazione di questo prodotto del vivaio codroipese, che nella vittoria fuori casa contro la Lussetti Servolana ha messo assieme dei numeri molto, ma molto importanti. Per lui, infatti, ci sono stati 21 punti, 17 rimbalzi e 12 falli subiti, nell’ambito di una partita dove ha totalizzato un 39 di valutazione che è un numero certamente notevole: pivot “vecchio stampo”, occupa l’area al meglio ed ha braccia lunghe e presenza per intimidire, anche in fase di stoppata.
SESTO UOMO: Lo inseriamo come sesto uomo, anche se spesso parte in quintetto nella sua formazione, ma non possiamo lasciare fuori dalle menzioni particolari Diego Virgili, playmaker di 178 centimetri del 1999 che è arrivato in estate dalla Collinare Fagagna. Cresciuto nel settore giovanile di Mortegliano, questo giocatore è un playmaker che ha ottime doti di distribuzione di palla, ma quando è in giornata può risultare fondamentale anche nell’andare a canestro, come peraltro ha dimostrato contro Romans, una partita non semplice soprattutto perchè si trovava davanti lo sloveno Rovscek ed un altro cliente scomodo come Giacomo Visintin. Ebbene, Virgili ha giocato con il piglio di un veterano ed ha confezionato una prestazione certamente sopra le righe, con 16 punti, 5 recuperi, 4 assist e 4 rimbalzi. Numeri importanti, che hanno fornito un contributo sensibile alla vittoria dei friulani di Luca Silvestri sul parquet dell’Alimentaria.
COACH: Non possiamo non menzionare Umberto Glessi e tutta la sua US Goriziana, che nel confronto con il Don Bosco Trieste conquista la prima vittoria stagionale, utile al momento ad evitare la retrocessione diretta. Un’affermazione costruita con il lavoro e con la costanza nel continuare a crederci, nonostante le tante batoste e nonostante un campionato affrontato con un team Under 20: i 36 punti di Simone Cossaro hanno certamente fatto la differenza, ma come dimenticare l’apporto fondamentale di Ballandini (19) e la “doppia-doppia” di Luca Parise (18 e 10 rimbalzi)? La grande festa goriziana è stata coronata dal 94 – 74 conclusivo e “Umbi”, solito grande leader emotivo, si guadagna la menzione proprio per questo, per proseguire alacremente un campionato che non tutti avrebbero accettato di affrontare.