A Cantù obbiettivo sorpasso per Trieste

Di fronte all'Alma la squadra più in forma del campionato, ma i numeri promettono equilibrio

Arturs Strautins e, dietro, William Mosley (foto tratta dal profilo ufficiale Instagram "alma_pallacanestro_trieste")

Trieste e Cantù di nuovo di fronte dopo quattro mesi, con una situazione di campionato (e di roster, nel caso dei lombardi) diversa, ma con ambizioni e soddisfazioni molto simili. L’Alma può oramai dire di aver raggiunto l’obiettivo stagionale della permanenza nella massima serie e vuole quindi tentare (e ne ha tutti i mezzi) di conquistarsi un posto nella post season. L’Acqua San Benedetto, dopo le paure tardo autunnali sia per la situazione tecnica, sia per quella economica, può dirsi molto soddisfatta dell’andamento della stagione e forte di un organico molto compatto e di un’amalgama di squadra rinvigorita dal dopo Pashutin, può ambire a scalare ulteriori posizioni, per proporsi con forza nei playoff.

Trieste con la sconfitta a Trento, pur restando in vantaggio negli scontri diretti, è scivolata appena fuori dalla zona playoff e può contare su un record in trasferta di 4-7. Complessivamente detiene il secondo attacco (1.914 punti segnati, mediamente 87) e la dodicesima difesa (1.848 punti subiti, con una media di 84), oltre alla terza valutazione media (93,6). Terza per realizzazioni da due punti (54,1%), seconda per quelle da oltre l’arco (39,4%) e ottava per punti segnati a gioco fermo (72,3%), Coronica e soci arpionano 9,7 rimbalzi offensivi (dodicesimi), 27,5 rimbalzi difensivi (quarti) e 37,2 complessivi (sesti). Seconda grazie alle 3,3 stoppate e  seconda con 14,8 palle perse, l’Alma è ottava per recuperi (6,5) e terza per assist (18,2).

Cantù sfoggia una striscia vincente aperta di ben sette vittorie, che salgono a nove nelle ultime dieci giornate: non perde quindi da oltre due mesi, nei quali è riuscita a ribaltare la situazione della prima parte di stagione e ad agguantare con onore e merito la settima piazza attuale. 7-4 il record casalingo, mentre sono 1.862 i punti complessivamente segnati (terzo attacco con 84,6 di media) e 1.903 quelli subiti (terzultima difesa con 86,5 di media), con una valutazione media di 89,5 che le vale l’ottava piazza. A rimbalzo i ragazzi di coach Nicola Brienza sono quarti in attacco (11,6), terzi in difesa (27,8) e secondi complessivamente (39,4). Al tiro invece realizzano con il 54,4% da due punti (secondi), con il 33,7% da tre punti (dodicesimi) e con il 71,9% dalla lunetta (noni), mentre sono terzultimi per stoppate (1,8), primi per palle perse (14,9), penultimi per palle recuperate (5,5) e quinti per assist mediamente distribuiti (17,1).

Per Trieste le statistiche individuali vedono in pole position Hrvoje Peric: 10° per valore plus-minus (19,3), 15° per realizzazioni complessive dal campo (48,2%), 19° per rimbalzi difensivi (4,7), 20° per rimbalzi complessivi (5,9) e 22° per realizzazioni da due punti (53%). William Mosley è secondo per stoppate (1,4), 14° per rimbalzi offensivi (2,4) e per valore plus-minus (18,1), mentre Chris Wright è 6° per assist (4,6), 18° per produzione (13,9) e per realizzazioni a gioco fermo (75,7%). Jamarr Sanders è secondo per realizzazioni da tre punti (49%) e 12° per realizzazioni complessive dal campo (49,4%), Juan Manuel Fernandez è terzo per realizzazioni da tre punti (48,9%) e 16° per realizzazioni complessive dal campo (47,6%). Matteo Da Ros è 11° per stoppate (0,8), Justin Knox è 6° per realizzazioni da due punti (59,7%), mentre nelle realizzazioni da dietro l’arco troviamo Daniele Cavaliero 14° (40,2%) e Arturs Strautins 20° (38,6%). I 278 punti di Wright e i 234 di Peric valgono il 26,8% (512/1.914) del totale offensivo biancorosso.

Spicca tra le fila della Pallacanestro Cantù il grande talento di Davon Jefferson: leader per valutazione (24,3), secondo per realizzazioni da due punti (61,8%) e per realizzazioni complessive dal campo (61,6%), quinto per rimbalzi complessivi (9,1) e per rimbalzi offensivi (3,5), 6° per punti (18,3), 9° per rimbalzi difensivi (5,6) e 12° per stoppate (0,8). Frank Gaines è terzo per punti (19,3), 8° per realizzazioni da due punti (59%), 12° per realizzazioni dalla lunetta (79,8%) e 20° per valutazione (15,9). Jerry Blakes è quarto per realizzazioni da tre punti (48,3%) e 11° per realizzazioni complessive dal campo (50%), mentre il nuovo arrivato Tony Carr è 9° per realizzazioni da tre punti (42,7%) e 17° per assist (3,5). Gaines con 425 punti e Jefferson con 385 hanno prodotto il 43,5% (810/1.862) del fatturato canturino.

Tiri, assist e rimbalzi dei migliori giocatori di ciascuna formazione:

% 2 PUNTI

TRIESTE – Mosley 74, Knox 60, Peric 53

CANTÙ – Jefferson 62, Gaines 59, Blakes 51

% 3 PUNTI

TRIESTE – Sanders 49, Fernandez 49, Cavaliero 40

CANTÙ – Jefferson 50, Blakes 48, Gaines 34

% TIRI LIBERI

TRIESTE – Sanders 90, Cavaliero 87, Fernandez 85

CANTÙ – Gaines 80, Blakes 78, Mitchell 73

RIMBALZI

TRIESTE – Mosley 122, Peric 112, Sanders e Strautins 86

CANTÙ – Jefferson 192, Davis 109, Mitchell 92, Blakes 73

ASSIST

TRIESTE – Wright 91, Fernandez 64, Cavaliero 61, Sanders 52

CANTÙ – Mitchell 70, Gaines 59, Blakes 58, Jefferson 56

All’andata 102 a 82 per Trieste, con un Chris Wright da 19 punti, 3 rimbalzi, 1 recupero, 6 assist e 23 di valutazione finale, mentre a Cantù non bastarono i 31 punti di Frank Gaines, uniti a 3 rimbalzi, 4 assist e 28 di valutazione finale.

Marco Torbianelli

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