Al termine di una stagione che chiamarla tribolata parrebbe anche riduttivo, il San Vito Trieste conquista una meritata salvezza, vincendo a Grado la seconda gara del playout senza appello che avrebbe determinato la squadra che sarebbe retrocessa in Promozione.
Primi due quarti di rara perfezione ed intensità da parte della squadra di coach Morelli: le azioni si sviluppano in maniera veloce e le scelte in attacco risultano sempre quelle giuste. Viller è oggetto di una asfissiante marcatura avversaria, ma ci pensa un ottimo Suzzi a sostituirlo in qualità di cecchino designato. Dolcetti assicura il suo solito contributo, anche se paradossalmente questa di Grado non sarà certo la migliore partita giocata dal “lungo” giuliano. Ma è il giovane Moscolin, classe 2001, a irrompere sul parquet con la sua energica difesa e la chirurgica precisione al tiro. Non gli è da meno l’esperto Diego Salvador, che nei momenti importanti mette al servizio della squadra la sua voglia di dare un sostanzioso contributo per il raggiungimento dell’obiettivo.
Il risultato di tutto ciò, è un incredibile parziale di 16 a 44 che consente al San Vito di andare al riposo lungo con la consapevolezza di aver quasi compiuto la sua missione di giornata. Dal canto suo, coach Caterini non crede ai suoi occhi. Il rientrante Parise non può assicurare il suo contributo perché gravato di tre falli in avvio di gara; Pipp non riesce ad incidere coma nella gara di Trieste, mentre Calzolari sembra quasi la brutta copia del giocatore ammirato durante tutta la stagione senza contare l’importante assenza di Ballandini.
Ma Grado, come in gara 1, non può e non vuole alzare bandiera bianca senza la benché minima reazione. La pallacanestro è uno sport che può regalare clamorosi ribaltoni ed infatti capitan Lugnan e compagni entrano in campo per disputare gli ultimi venti minuti con un piglio decisamente diverso. Le conclusioni dalla lunga distanza cominciano a sortire gli effetti sperati, grazie anche alla caparbietà dell’ottimo Salkovic. Grado comincia a rosicchiare punto su punto ed il San Vito invece sembra accusare una fisiologica flessione.
A quattro minuti dal termine la squadra di casa si porta a soli 13 punti dal San Vito (50-63) e capitan De Petris urla tutta la sua rabbia ai compagni di squadra, al fine di ricevere un feedback positivo all’uscita da un timeout prontamente chiamato da Morelli per fermare l’inerzia positiva di Grado. La sfuriata ha i suoi effetti e tutti gli effettivi chiamati in campo respingono al mittente il tentativo di rimonta messo in atto dal team gradese con in testa un Calzolari tornato ai suoli standard abituali.
La partita finisce con il tripudio giuliano a festeggiare una salvezza tanto meritata quanto tormentata. Per Grado resta l’amaro verdetto della retrocessione ed il rammarico di non aver potuto affrontare la stagione nelle migliori condizioni.
ASD PALLACANESTRO GRADO – ASD SAN VITO TRIESTE 56-70
GRADO: Pipp 5, Calzolari 14, Lugnan P., Lugnan A. 11, Lamacchia , Longo, Parise 9, Salkovic 14, Gennaro, Crevatin 3 All.re Caterini
SAN VITO TRIESTE: Valenti, Viller 7, Ruzzier, Moscolin 9, Savi, Salvador D. 13, De Petris, Marcori 5, Dolcetti 14, Suzzi 10, Delise 7, Salvador L. 5 All.re Morelli Ass.te Zerial