La sbornia è passata, così come l’impegnativa, diciamo così, nottata di giovedì, con la Pontoni Falconstar rimasta a festeggiare all’Area Verde fino alle 5 di mattina. E’ finita in gloria, con la serie B in tasca, 8 anni e 7 stagioni dopo. Un’impresa che rimarrà nella storia della società, una cavalcata che ha avuto grandissimi protagonisti fuori e dentro il campo, dal gruppo giocatori, compresi i tanti giovani che quotidianamente hanno dato una mano in allenamento, allo staff tecnico dei coach Gigi Tomasi e Matteo Franco, a quello dirigenziale con il gm Rolando Cerigioni, il ds Riccardo Tessarolo, Giancarlo Visciano e Mauro Zuccolotto, al fisioterapista Fabio Iurada, il medico Paolo Mantoan senza dimenticare il prezioso lavoro dietro le quinte di Claudio Siardi, Gloria Andreini e dei loro collaboratori.
Un successo che è merito di tutti e che, dal primo giorno di raduno, quando coach Tomasi, ha chiesto alla squadra spirito di sacrificio e tanto divertimento, ha avuto tanti segreti. “Abbiamo vissuto con gioia l’ultima partita, ma è quello che abbiamo fatto durante l’anno – racconta a bocce definitivamente ferme il tecnico della Falconstar – non avevamo l’obiettivo promozione, ma con il passare delle settimane e delle vittorie abbiamo capito che potevamo arrivare molto in alto. L’obiettivo è quindi diventato quello di arrivare il più in alto possibile, senza porci limiti ma anche senza uno specifico traguardo da raggiungere e questo ci ha regalato serenità e stimoli allo stesso tempo. Eravamo in una perfetta situazione psicologica”.
Lo spirito di gruppo, come sempre nell’ambiente Falconstar, è stato ingrediente fondamentale. “Il grande merito della società è stato quello di scegliere le persone giuste. Qui si dà sempre primaria importanza alle qualità umane, oltre che tecniche, e sono arrivati giocatori che da questo punto si sono dimostrati straordinari e capaci di integrarsi subito al meglio nel gruppo. Schina e Kavgic ci hanno fatto fare l’ultimo salto di qualità. La squadra è diventata una famiglia in campo, ogni giocatore pronto ad aiutare l’altro, esattamente ciò che avevo chiesto nel giorno del raduno precampionato”.
Altri due punti fondamentali sono stati la qualità degli allenamenti e la condizione atletica. “In questi due anni il livello degli allenamenti è sempre stato altissimo, la massima competitività nei 5 contro 5 durante la settimana è stata decisiva per affrontare al meglio gli impegni di campionato. Dal punto di vista atletico abbiamo lavorato benissimo, Luca Bonetta (preparatore atletico nello staff della Pallacanestro Trieste, ndr) è stato una risorsa preziosissima in questo”. Una squadra sempre al top, tanto che contro Mestre le fatiche delle due serie con Jesolo e Murano finite a gara3 non si sono percepite e anzi è parsa Mestre la squadra più in difficoltà.
“Non so se per loro si sia trattato più di difficoltà fisica o mentale – conclude il coach – so che le gare3 che abbiamo giocato nei play-off sono state il momento decisivo per noi perchè ci hanno fatto capire che potevamo vincere le partite anche con la difesa e la capacità di soffrire e non solo con il talento difensivo. Questo ci ha dato ulteriore sicurezza. Poi l’aver letto che Mestre-Oderzo veniva etichettata come la vera finale ci ha dato una carica in più, volevamo dimostrare che non era così e ci siamo riusciti”. Il progetto serie B inizierà la prossima settimana, intanto in casa Falconstar sono ancora ore di festa.