La scaramanzia ha lasciato il posto alla realtà e ora lo possiamo dire ufficialmente: il Vega Basket Mestre 1958 è in serie B! Un traguardo storico che mancava da tre decenni in città, frutto del lavoro di molteplici persone prime fra tutte quei tifosi che dieci estati orsono
decisero di far risorgere la società e di una squadra, quella targata Ciemme in grado di dominare la scorsa regular season di C Gold, che nonostante la finale persa può dire di essere entrata nella storia della pallacanestro mestrina.
“Siamo davvero molto felici di aver raggiunto l’obiettivo- dice il presidente Guglielmo Feliziani– tornare in serie B, come società e come città di Mestre, dopo trent’anni rappresenta qualcosa che ci riempie di gioia e orgoglio. Non vediamo già l’ora di cominciare questa avventura e, sul fronte mercato, posso dire che il nostro direttore sportivo si è già mosso compiendo passi importanti per la costruzione della squadra. Eravamo infatti convinti di avere i numeri per poter accedere all’ammissione nella categoria superiore e questa scommessa, alla fine, ci ha dato ragione. Siamo contenti, abbiamo tantissimo entusiasmo e speriamo che adesso ne dimostrino altrettanto tutti i cittadini di Mestre, perché il supporto di una comunità intera ci può permettere di crescere ancora. Ringrazio lo sponsor Ciemme grazie al quale siamo arrivati sin qui, ringrazio Vega che dal prossimo campionato sarà il nostro partner principale, ma ringrazio allo stesso modo per la fiducia
anche tutti gli altri nostri sponsor, linfa vitale per il progetto. Non dimentico il Comune di Venezia, che ci ha messo nelle condizioni di avere un palazzetto per la serie B. Adesso godiamoci questo momento di grande gioia e..forza Mestre!”.
Dopo il numero uno della società, non potevano mancare le dichiarazioni dei due vice presidenti. “Mattone dopo mattone- sono le parole di Villi Maran– siamo riusciti ad arrivare a questo traguardo. Dispiace non sia avvenuta sul campo, ma comunque avviene per meriti sportivi, quindi va bene così. In qualche modo si può dire che si chiude positivamente un ciclo, ma se ne apre ora un altro che andrà affrontato con la stessa determinazione di 5 anni fa, quando sono arrivato entrando a far parte di un gruppo di persone favoloso. Il
mio appello rimane lo stesso: abbiamo bisogno del sesto uomo! La stagione scorsa è stato un sesto uomo fantastico, ma vogliamo ancora di più, ora siamo in serie B. L’appello va anche agli imprenditori e ai commercianti della città, molti dei quali ci hanno già dato la loro fiducia. A chi ancora non l’ha fatto, dico di venire al PalaVega, perché rimarrete stupiti”.
“La serie B- spiega il vice presidente Francesco Rampini– è un grande traguardo ma non è arrivata per caso. È l’esito di anni di lavoro e di una gestione seria, condivisa e appassionata di una società sportiva; è frutto del sostegno instancabile di una tifoseria
straordinaria, oltre che di talento sportivo. La nostalgia per il passato glorioso del Basket Mestre, che noi della dirigenza seguivamo appassionati sugli spalti, è diventata energia per guardare avanti. Sempre verso nuovi obiettivi. Noi non ci accontentiamo”.
Infatti, se questa società ha un passato glorioso e un ottimo presente, sembra avere davanti a sé un ancor più roseo futuro; a chiudere, dunque, la dichiarazione di Filippo Caprioglio, membro instancabile e insostituibile del CDA biancorosso nonché Responsabile del Settore Giovanile e Minibasket: “Va dato innanzitutto merito allo sponsor Ciemme per quello che ha fatto; grazie al presidente Guglielmo Feliziani, ad Andrea Bortoluzzi, Massimo Tremante, Federico Stelè e Davide Toffanin, ma cito loro per citare tutti quelli che hanno contribuito a portarci sino a qui. Sono felice; è stata una fatica, ma finalmente è arrivata
questa serie B che dedico a coloro i quali, e sono tantissimi, ci hanno creduto, vedendo e capendo quanto lavoro ci fosse dietro a quello che facciamo, sempre per pura passione e amore per Mestre. Dato il mio ruolo, penso sia un onore anche per i bambini e i giovani che giocano nel nostro minibasket e nel nostro settore giovanile, credo sia bello sapere di rappresentare una società e una città che hanno raggiunto, in maniera strameritata, la serie B. Ringrazio chi mi ha supportato e sopportato, penso dunque alla mia famiglia stretta e a quella allargata composta da amici e persone speciali; devo ringraziare i volontari,
l’ufficio stampa, i vari staff tecnici a partire da quello della prima squadra. Per dirla all’americana e usando la consonante giusta per l’occasione, “Be Bold”, sii audace; siamo la prova che volere è potere, abbiamo voluto questa serie B e così l’abbiamo potuta raggiungere”.