La Virtus mantiene la freddezza e passa all’Allianz Dome

Trieste, 17 novembre 2019 – Colpaccio vicinissimo, ma alla fine è delusione: dopo un tempo supplementare, la Pallacanestro Trieste cede in casa al cospetto della capolista Virtus Bologna, una vera e propria corazzata che arriva al palasport di Via Flavia con otto vittorie in altrettanti incontri.

Senza poter contare su Juan Fernandez, fermo per la contrattura alla schiena, coach Dalmasson punta sul quintetto formato da Elmore, Coronica, Jones, Peric e Mitchell: i virtussini si presentano con Markovic, Cournooh, Gaines, Ricci e Gamble. Fin dai primi minuti, è chiaro che Trieste cerca di mettere intensità specialmente in difesa: Mitchell schiaccia due volte, poi la Virtus mette in mostra la classe di Teodosic, entrato dopo quattro minuti, e la presenza dei lunghi Hunter e Gamble. La schiacciata di Hunter fissa l’11 – 12, ma a questo punto inizia lo show di Jon Elmore (8/15 dal campo, 4 assist): l’americano piazza tre triple di fila e la terza arriva proprio sulla sirena del decimo minuto, fissando il punteggio sul 20 – 16 Trieste.

I biancorossi continuano sulla stessa scia, sempre sospinti da Elmore: il play classe ’96 trova anche il canestro in penetrazione e, insieme a Justice, costruisce un ulteriore break di 8 – 0 che costringe Djordjevic al time out (28 – 19 a 7’29’’). La classe di Teodosic emerge ancora una volta: il fuoriclasse serbo mette dentro due triple, limando lo svantaggio Segafredo, mentre Coronica si sacrifica alla grande in difesa contro Markovic. E’ il momento migliore di Trieste, che raccoglie energia dal proprio pubblico: fra una penetrazione di potenza di Jones e un canestro volante di Cooke, arriva il momento di Daniele Cavaliero (3/5 da tre, 7/9 ai liberi, 5 falli subiti): due bombe e due liberi, poi il canestro pesante a quattro secondi dall’intervallo lungo, che fa esplodere l’Allianz Dome e sigla il 48 – 35 per Trieste.

Dagli spogliatoi, però, emerge un’altra Segafredo: parziale di 13 – 0 e Trieste che rimane per sei minuti senza segnare, prima di “sporcare” il tabellino con due liberi di Peric. La partita torna in equilibrio, con la Virtus che mostra ancora una volta la sua classe: Gaines indovina una fiammata da cinque punti di fila, ma dall’altra parte rispondono Jones e Cooke, tenendo ancora una volta avanti Trieste. Il team di Dalmasson chiude la terza frazione con cinque punti di margine (60 – 55) e, nell’ultimo periodo, riesce a resistere ai tentativi di rientro delle “V Nere”. Teodosic infila altri due tiri da tre punti, portando avanti Bologna 64 – 65, ma Trieste non muore mai: Dalmasson attacca Coronica ai garretti di Teodosic ed il capitano svolge bene il suo compito. Si fa vedere anche Matteo Da Ros, che segna due canestri di fila, poi Gamble riesce a farsi spazio in area: il finale al cardiopalma vede Cavaliero segnare un libero su due a 21’’ (72 – 70), ma dall’altra parte Teodosic subisce fallo da Peric. Il serbo non sbaglia ai liberi e pareggia e l’ultimo tentativo di Cavaliero non va.

E’ overtime all’Allianz Dome, con continue alternanze di punteggio: quando Jones segna la bomba del 75 – 74 e stoppa Markovic, il palasport esplode nuovamente, ma Teodosic è implacabile. Nell’ultimo minuto segna il canestro dell’81 – 82, poi dall’altra parte Strautins viene stoppato e lo stesso Teodosic (2/2 da due, 5/10 nelle bombe, 5/6 ai liberi, 5 assist) infila la bomba del +4 (81 – 85). Trieste non vuole mollare, ma non bastano i liberi di Cavaliero e la schiacciata di Mitchell: la Virtus mantiene la freddezza e riesce a passare sul campo di Via Flavia con il punteggio di 85 – 89.