Senza amalgama e senza orgoglio non si vince: Roma s’impone 82-72

In una partita che Trieste avrebbe potuto - teoricamente - vincere, i limiti tecnici e la mancanza di rabbia agonistica si traducono in una dolorosa sconfitta.

Dopo la rocambolesca vittoria contro Treviso, la formazione di coach Dalmasson prova ad espugnare il “desertico” (in termini di pubblico) palazzetto della capitale. Il mercato ancora non regala sorprese interessanti nel roster, ma questo è uno scontro decisivo per fare la voce grossa nella lotta per non retrocedere.

I QUARTO

Male i giuliani nella difesa del pick and roll ma Justice risponde a Buford per il 7-7; Alibegovic e Peric intessono un bel duello da entrambi i lati del campo e un contropiede di Jones suggella il primo +5 per gli ospiti spingendo Bucchi al timeout (16-13). Due sole palle perse invertono completamente l’inerzia e senza fatica la Virtus inscrive il parziale di 7-0: nessun marcatore triestino “vede” i tagli backdoor e un buzzer beater di Dyson chiude la frazione sul +5 (27-22).

II QUARTO

Il “suicidio” Allianz continua, perché arrivano due triple avversarie e in neanche un minuto e mezzo Roma vola sul 33-22; nemmeno le sostituzioni sbloccano mentalmente i biancorossi, perché la luce del loro gioco è irrimediabilmente spenta (43-27 per la Virtus). I discendenti di Enea smistano ben 15 assist di squadra (4 soli, per i giuliani) guidando sul +10 (45-35) prima che la sirena mandi tutti negli spogliatoi.

III QUARTO

9-2 di contro-parziale per Jones e compagni e Bucchi non esita a fermare l’emorragia con un timeout: gli eroici tifosi alabardati, però, assistono ad un’ennesima reazione dei romani, che scappano sul nuovo +11 (55-44). Contro un collettivo senza orgoglio e disunito, Dyson e compagni veleggiano col vento in poppa sino alla fine dei trenta minuti (65-54 in favore della Virtus).

IV QUARTO

Col proprio migliore uomo a riposo (Peric, con 13 firme), non c’è caffeina cestistica che possa ridestare una pallacanestro sonnolenta e che mal rappresenta il blasone di una città che meriterebbe ben altro atteggiamento. Senza mai essere realmente impensierita dai giuliani, la Virtus concretizza una vittoria meritata nel corso degli ultimi dieci giri di orologio.

FINALE

Virtus Roma – Allianz Pallacanestro Trieste 82 – 72

Trieste: Peric 13, Jones 10, Elmore, Mitchell 14, Justice 12, Cavaliero 3, Cooke 2, Coronica, Fernandez 6, Janelidze, Strautins 3, Da Ros 9. All. Dalmasson

Roma: Alibegovic 9, Dyson 19, Jefferson 21, Buford 3, Kyzlink 14, Baldasso 6, Rullo 2, Moore 3, Cusenza, Spinosa, Farley, Pini 4. All. Bucchi

Rajone