La Pallacanestro Bisiaca vince la maratona della Promozione

STARANZANO – Non è facile raccontare di una partita come quella che si è giocata tra queste due squadre, con emozioni a non finire, con ben tre tempi supplementari, con finali di gara mozzafiato, un incontro che si può riepilogare con una sola battuta, molto usata, ma che calza a pennello: “gara sconsigliata ai deboli di cuore”.

55 minuti di follia agonistica, la classifica diceva Progetto Sicurezza, ma in un derby, specialmente della bisiacaria si consigliava una tripla, e ci si azzeccava visto che le due squadre non volevano schiodarsi dalla parità: però nel basket non è ammesso il pareggio e si è andati ad oltranza, insomma un derby vissuto dal primo all’ultimo secondo di gara. La squadra di casa quando vede “Amaranto Pieris” si trasforma, diventa una furia, non trova ostacoli, quelli che invece ha trovato la squadra allenata da Inglese che sembrava dovesse andare sul velluto, da come si era messa la gara. La bellezza del basket e non solo, fin quando la sirena non suona la fine della gara, è che non c’è nulla di scontato, anzi l’imprevedibilità e il momento più o meno fortunato stanno dietro l’angolo.

La pallacanestro Bisiaca parte a razzo a 3′ e 03”, dal salto a due è in avanti di 9 a 0, Pieris non è in campo, i giocatori sono deconcentrati al massimo, si buttano via palloni con tiri forzatissimi, Andrea Inglese chiede time out per resettare la squadra; la difesa comincia a girare (per 6′ la squadra di casa non segna) ma l’attacco ancora abulico, solo 7 punti nel primo periodo.

Crocamo e Deiuri suonano la carica e Progetto Sicurezza vola, e vola alto, una progressione da paura, il divario fra le due squadre lievita a tal punto che sembra una partita già ai titoli di coda, al 4′ del terzo periodo si è sul 33 a 18: +15 per gli ospiti. Ma non si tiene conto dell’orgoglio bisiaco, Sgubin e Rusin prendono per mano la squadra e riescono a buttare dentro canestri importanti che alla fine del tempo il ritardo è dimezzato: si è sul +7 per gli ospiti.

L’inerzia continua, il canestro comincia diventare un’utopia, si segna con il contagocce fino al 9′, Progetto Sicurezza segna solo tre tiri liberi, si arriva a 8” dalla sirena e Dell’Olio sbaglia due liberi sul 49 pari, e nell’ultimo tiro Pesci prende il ferro.

Si va all’overtime, Palacanestro Bisiaca avanti al 4′ per 56 a 52 ma sono Pesci e Vecchiett a ristabilire la parità con Crocamo a prendere il ferro sull’ultimo disperato tiro: 56 pari.

Secondo overtime sempre avanti la squadra bisiaca, Nogherotto il più preciso (tutti suo i punti in questo periodo), ma Pesci, a 4” dalla sirena, realizza e con un tiro supplementare potrebbe chiudere la partita: invece sbaglia e si va al terzo overtime.

Difese incredibili nonostante la stanchezza che appare sul volto degli atleti, ma l’adrenalina fa il suo dovere, dà la carica, nessuno molla; questa volta è il Pieris ad essere in vantaggio e sul +2 può allungare, ma la stanchezza, la poca lucidità, lasciano in partita la pallacanestro Bisiaca che a 8” dal termine con Nicassio realizza due tiri liberi ed è il sorpasso, inconcludente l’ultima azione per gli ospiti: dopo 2h e 5′ si mette a termine questa maratona del basket.

Ha vinto la squadra che ci ha creduto fino in fondo, probabilmente le tossine accumulate da Percorso Sicurezza dall’ultimo gravoso impegno non erano ancora del tutto scaricate; complimenti alla Pallacanestro Bisiaca che non ha mai mollato anche e sopratutto quando, sotto di 15, hanno reagito con grande personalità. Unica nota stonata: un arbitro solo a dirigere questo delicato incontro, altri commenti sono superflui.

Pall. Bisiaca vs Progetto Sicurezza 68 – 67 dopo 3 overtime

(11-7, 17-25, 35-42, 49-49, 56-56, 62-62)

Pallacanestro Bisiaca : Pizzignach, Gasparotto ne, Sgubin 12, Nogherotto 9, Rusin 8, Bisiach 4, Noioso 2, Dell’Oglio 16, Decolli 12, Nicasio 8. All. Gasparotto.

Progetto Sicurezza : Dreas 7, Vecchiet 12, Pesci 18, Carotenuto 1, Crocamo 13, Bean, Boscarol 3, Fulizio ne, Minocci ne, Deiuri 8, Maddalena 3, Pasquaini 2. All. Inglese

Livio Nonis