Intervista a Francesca Leonardi

Si tratta di uno dei prodotti più “fulgidi” della pallacanestro triestina, in campo femminile: Francesca Leonardi, guardia/ala di 182 centimetri nata il 21 agosto del 2002 a Trieste, è una di quelle giocatrici che sicuramente nell’ultimo periodo ha visto un’ascesa verticale. Anche lei, come tutti del resto, è stata “stoppata” e costretta a casa dall’emergenza CoronaVirus, che ha fermato un po’ tutto il pianeta della pallacanestro (e oltre). Approfittando di questa pausa, abbiamo fatto quattro chiacchiere con uno dei principali prospetti del basket “in rosa” del Friuli Venezia Giulia, oramai da tre anni alla Reyer Venezia.

Francesca, una stagione “a metà”, interrotta dall’emergenza Coronavirus: raccontaci un po’ com’è andata, fino al momento in cui le competizioni sono state poi stoppate.

“Purtroppo causa l’emergenza Coronavirus l’annata sportiva si è interrotta proprio sul più bello, dove in Under 18 e Under 20 con la Reyer Venezia eravamo imbattute e prime in classifica, tra l’altro stesse categorie in cui l’anno scorso abbiamo conquistato lo scudetto.
Nel campionato di A2, dove mi è stata data la possibilità di fare una grande esperienza a Ponzano, stavamo lottando per la salvezza in un clima molto competitivo e di cui sono molto contenta e soddisfatta del mio cammino e del contributo che ho potuto dare alla squadra, grazie anche alle opportunità e alla fiducia che mi è stata data durante tutto l’anno”.

Domanda che va molto “di moda” in questo periodo: come ti stai tenendo in forma?

“Fino a pochi giorni fa ero ancora a Mestre, dove in foresteria continuavo la preparazione atletica sfruttando il programma che mi è stato assegnato dalla società. Ora, che sono rientrata a casa, cerco di continuare ad allenarmi allo stesso modo, con l’aiuto anche di mio fratello che deve prepararsi in egual maniera, e a continuare la preparazione per tenermi in forma”.

Sei arrivata al terzo anno con la Reyer Venezia: raccontaci un po’ la “tua” esperienza in orogranata.

“Dopo quattro anni alla Reyer Venezia, tracciando un bilancio del mio percorso devo ritenermi molto soddisfatta in quanto, grazie all’aiuto di tutto lo staff, dei miei allenatori e delle mie compagne di squadra sono cresciuta molto sia dal punto fisico che dal punto di vista sportivo ed umano. Le soddisfazioni sia di squadra che personali sono state innumerevoli, raggiungendo ogni anno le Finali Nazionali ed ottenendo sempre ottimi risultati, tra cui il più importante sicuramente lo scorso anno con la conquista dei due scudetti in Under 18 e Under 20 e, come traguardo individuale, l’inserimento nel miglior quintetto Under 20. Mi è stata data poi l’opportunità di allenarmi ed andare in panchina con la Serie A, esperienza tra l’altro indimenticabile, dandomi così la possibilità di confrontarmi con giocatrici di grande esperienza ed alto livello. Grazie a questi anni di duro lavoro, sacrificio, ma anche di grandi soddisfazioni ho avuto l’onore di essere chiamata in Nazionale, dove ho provato grandi emozioni con la vittoria di due titoli Europei nel 2018 e nel 2019, esperienza unica e indimenticabile”.

L’emergenza ha stoppato il campionato di pallacanestro femminile: qual’è la tua opinione in merito alla ripartenza? Che cosa deve fare il basket femminile per ricominciare?

“Ripartire dopo l’esperienza Coronavirus sicuramente non sarà molto facile, considerando anche il fatto che tutte noi atlete saremo chiamate a allenarci in maniera diversa, iniziando sembra con degli allenamenti individuali per poi andare via via ad allenarci di squadra nel rispetto delle regole che ci diranno di seguire. Poi, pian piano, sono certa che ripartiremo alla grande, con la possibilità di allenarci nuovamente tutte assieme e la voglia e l’impegno saranno ancora più grandi, lasciandoci alle spalle questo terribile momento. Penso che negli ultimi anni il movimento di basket femminile abbia avuto una crescita notevole e lo si è visto anche dai risultati ottenuti nelle varie competizioni europee, con la Nazionale, e si è iniziato a dargli molta più considerazione, partendo soprattutto dai settori giovanili che secondo me sono la base da cui il basket femminile (e non solo) deve ripartire”.

Chiudiamo con un tuo pensiero sul futuro: che cosa attende Francesca Leonardi all’orizzonte?

“Grazie all’esperienza che sto vivendo alla Reyer Venezia e alle opportunità che la società mi sta dando, spero di poter continuare il mio percorso puntando sempre più in alto, dando il massimo e cercando di impegnarmi il più possibile per raggiungere il mio obiettivo, cioè diventare la giocatrice migliore possibile e di poter costruire su questa mia passione il mio futuro”