Sarà un “compleanno” particolare per l’Asar Romans, una delle espressioni più vivaci del territorio isontino nelle serie minori. Il 2020 è l’anno nel quale ricorre il trentennale della società romanese che però, al momento, è ferma a casa al pari di tutte le altre realtà cestistiche che si sono dovute confrontare con l’emergenza Covid19.
Il numero uno di Romans, il Presidente Michele Calligaris, non sta però di certo con le mani in mano e, nelle settimane precedenti, ha concluso un importante accordo:
“Esattamente – inizia il massimo dirigente dell’Asar -, perché abbiamo confermato il tecnico della nostra prima squadra, Daniele Portelli. Abbiamo parlato con lui anche prima di Pasqua ed entrambe le parti hanno espresso la volontà di proseguire la collaborazione. Ripartiamo da lui e ovviamente dall’impianto di squadra che ha affrontato la stagione 2019/2020, cercando di andare avanti con la valorizzazione dei giovani, un aspetto che si sta rivelando molto utile e lo sarà anche nel prossimo futuro”.
Un’Asar Romans che sia a livello di prima squadra che di giovanile, in qualche maniera, si è tolta diverse soddisfazioni:
“In C Silver, la sfida alla quale andavamo incontro era comunque impegnativa. Direi che, visto il gruppo che si è formato, e il fatto che abbiamo inserito molti giovani della Under 20 nel telaio della prima squadra, il bilancio è comunque buono. Non si poteva pensare di fare un campionato vincente, anche per ragioni d’esperienza, ma progressivamente abbiamo visto importanti miglioramenti e avevamo anche rinforzato il team sotto canestro. Cercheremo di ripartire da lì”.
Stagione notevole, almeno fino allo “stop”, per la formazione Under 20, sulla quale il Presidente Calligaris spende parole importanti:
“Avevamo un gruppo di ottima fattura allenato dai coach Bortolotti e Graziani (peraltro assistenti in prima squadra), ci siamo presi delle belle soddisfazioni battendo squadre del calibro di Apu Udine e Corno di Rosazzo e la stagione è stata globalmente positiva. Con questi ragazzi le prospettive possono essere rosee ed infatti diversi elementi hanno fatto parte integrante della prima squadra. Aprirei un discorso in tal senso, perché sarebbe bello che i 2000 potessero riuscire a completare il loro percorso giovanile, che in questo 2019/2020 si è interrotto anzitempo: questo sarebbe importante per chiudere nella maniera migliore la formazione, ma anche per maturare ulteriormente ed essere pronti a giocare tra i senior”.
La chiusura, infine, su alcune considerazioni sparse, tra presente e futuro:
“La nostra è una società piccola, che però ha sempre lavorato alacremente sul settore giovanile e anche sul minibasket. Proprio per quest’ultimo settore, ci dispiace vedere tanti bambini costretti a casa: per loro, e per noi, è di certo un grande sofferenza non poter stare assieme a divertirci in campo, ma attualmente le priorità sono altre ed è nostro dovere seguire i dettami legati alla salute. Il 2020 sarà un anno importante per Romans, visto che ricorre il trentennale: avevamo in programma una grande festa, che però abbiamo dovuto rimandare, ma di certo abbiamo molte cose in cantiere, iniziative estive che speriamo di concretizzare e la volontà di continuare a lavorare in modo attivo come abbiamo sempre fatto”.