Il “lockdown” provocato dalla pandemia targata Covid19 sta inevitabilmente mietendo diverse vittime, specialmente fra i club: il mercato langue ed anche molti giocatori di buon livello sono ancora alla finestra, in attesa di ricevere qualche offerta per proseguire la loro carriera da professionisti.
Si approfitta per rimanere in forma, studiare o formarsi: questa la vita dei giocatori delle cosiddette “minors” intermedie, quei campionati di B o C Gold dove l’impegno richiesto è praticamente da professionista, ma che non sempre hanno pari riscontro economico.
Uno di questi è Stefano Cernivani, playmaker classe 1991 di 185 centimetri che da anni viaggia su e giù per lo stivale: nell’ultimo anno, il figlio e fratello d’arte (papà Maurizio è allenatore nelle giovanili triestine, mentre il fratello minore Matteo ha disputato l’ultimo campionato in C Silver al Breg San Dorligo) ha giocato in Serie B con il Tramarossa Vicenza, chiudendo con medie di 12.6 punti, 2.6 rimbalzi e 1.8 assist, con il 49% da due, il 33% nelle triple e l’81% ai liberi.
Una buona stagione per il regista di scuola Servolana Trieste, che in carriera ha difeso i colori di Montegranaro, Ancona, Civitanova Marche, Ravenna, Derthona Basket, Spilimbergo, Bottegone, Porto Sant’Elpidio e Valsesia, prima di approdare in Veneto.
“Il tempo libero durante la quarantena è stato molto utile per coltivare le mie più grandi passioni – queste le parole di Cernvani – ovvero la cucina ed il vino, grazie a vari corsi online. Ho comunque continuato ad allenarmi il più possibile, sfruttando appieno il terrazzo di casa”.
Uno stop forzato su cui Cernivani si sofferma, in alcuni aspetti:
“La scelta di sospendere e poi annullare la stagione 2019/2020 è stata secondo me corretta, ma altrettanto non posso dire di alcune scelte fatte da FIP e Lega. Un esempio? La mancanza di dialogo su temi fondamentali con giocatori e società, che ha portato a incomprensioni facilmente evitabili fra le parti”.
Nonostante il momento di stop, però, Cernivani ha le idee piuttosto chiare:
“La certezza per il futuro? Iscriversi a settembre alla laurea magistrale per concludere il percorso di studi iniziato quattro anni fa e, poi, di tornare il prima possibile a divertirsi in mezzo al campo”.