Nella cornice del PalaSport Benedetti di via Marangoni a Udine si è tenuta la presentazione alla stampa e alle emittenti radio-televisive dei neo-acquisti Joseph Mobio, ala estremamente duttile classe ’98 reduce da un’esperienza all’Orlandina Basket Capo d’Orlando e Lodovico Deangeli, ala piccola classe 2000, che ha vestito la casacca della Pallacanestro Biella nell’ultima stagione.
A presentare i profili delle due ali bianconere il Direttore tecnico dell’area sportiva Alberto Martelossi che ha motivato così la scelta della sede della conferenza stampa: “Abbiamo scelto questa location per due motivi: ringraziare la famiglia Coccolo che ci ha ospitato in queste due settimane di preparazione e onorare questo glorioso palasport che rappresenta la “casa” della pallacanestro udinese, come le tante foto esposte testimoniano. Lo possiamo considerare un passaggio simbolico dal passato verso il futuro, un ideale collegamento tra ciò che è stato e ciò che ci attende. Abbiamo due obiettivi per il futuro: la cura, l’interesse e lo sviluppo del settore giovanile e la valorizzazione e il rispetto per il passato della pallacanestro”.
Le scelte
Martelossi spiega le motivazioni che hanno spinto la società a puntare sui due talenti: “Abbiamo deciso di partire in questa campagna acquisti dagli “Under”, che diventano preziosi quasi quanto gli americani, non vogliamo che rimangano solo una stagione in bianconero. Mobio e Deangeli sono gli under sui quali abbiamo puntato fin dal primo giorno ed è motivo di orgoglio per noi aver centrato questo obiettivo. Ringrazio i ragazzi per aver accettato la nostra proposta. Arrivano a Udine dopo aver effettuato due percorsi differenti. Mobio ha giocato molto nelle ultime tre stagioni e dunque l’approdo all’Apu rappresenta la prosecuzione di un cammino di crescita al quale dare continuità. Cercheremo di modellare le sue doti. Deangeli, invece, ha avuto meno opportunità di mettersi in luce con la prima squadra, ma proviene da un settore giovanile di livello come quello di Trieste e ha già partecipato a diversi raduni con la Nazionale italiana Under 20. Saranno gli unici Under del gruppo ed è proprio da loro che abbiamo voluto cominciare le presentazioni. Dal punto di vista tecnico rivestono ruoli simili. Il nostro obiettivo per la nuova stagione sarà produrre una pallacanestro consistente, fisica e al tempo stesso che preveda un grande interscambio di ruoli. La parola-chiave sarà duttilità, in tutti i ruoli. Ogni giocatore dovrà essere in grado di attaccare e difendere”.
I protagonisti
Mobio si è presentato così alla stampa: “Il mio obiettivo? Provare a vincere, sono stato chiaro fin da subito con il coach su questo punto. Non vedo l’ora di iniziare. Sono qui per offrire energia e atletismo. Lavorerò anche molto individualmente per cercare di migliorare il più possibile. Questa è un’opportunità importante, voglio cercare di sfruttare al meglio”.
Queste, invece, le prime dichiarazioni in bianconero di Deangeli: “Biella ha rappresentato per me la prima esperienza lontano da casa, questa non è la prima volta che vivo in un contesto “senior”. Sono davvero contentissimo per questa opportunità. Qui c’è un progetto di alto livello, basti pensare alla qualità degli staff tecnico e medico. Stamattina ho fatto il mio primo allenamento in bianconero, di tutti i ragazzi conoscevo solo Joseph perché ci siamo incrociati a Capo d’Orlando, ma mi sembrava di conoscere tutti da tempo, non solo da poche ore. Cosa darò in campo? Il mio compito principale sarà occupare lo spazio in difesa per ripartire in contropiede. Mi piacerebbe diventare sempre più esterno, sempre più 3. Lavorerò in tal senso sia dal punto di vista fisico che tecnico”.
Special guest
Nel corso della conferenza è intervenuto anche l’amministratore delegato dell’Apu OWW Udine Gianpaolo Graberi, mentre il professor Flavio Pressacco, presidente dell’Associazione “Amici del Benedetti” di Udine ha voluto rivolgere un messaggio beneaugurante al club bianconero, auspicando le migliori fortune in vista della nuova stagione.
Per Megabasket era presente Roberto Comuzzo, che ha prodotto la prima gallery post-covid di quest’anno.
Foto Roberto Comuzzo