Con un pezzo improntato all’immediatezza ed alla cronaca Daniele Tagliabue ha illustrato quali siano gli intendimenti di Legabasket per la composizione dei gironi della Serie A2 per la prossima stagione. Le indicazioni scaturite, sollecitate da alcune Società, non votate ma fatte proprie dal Consiglio Direttivo sono rivolte per futura informazione al Settore Agonistico Federale, che dovrà, dopo aver ascoltato tutte le parti coinvolte, decidere.
Mi permetto di sottoporre alcune riflessioni.
Innanzitutto la riunione di indirizzo voluta da Legabasket è stata organizzata per fornire indicazioni alla Federazione Italiana Pallacanestro ed al Suo Settore Agonistico in una data non propriamente idonea. Scade infatti il 20 luglio, lunedì, il termine ultimo per presentare le domande di ripescaggio, ed il 31 agosto quello per iscriversi alla Serie A2 femminile. Risulta evidente la forzatura di questa riunione di Legabasketfemminile, utile forse per accontentare parte dei propri rappresentati , ma ancora priva dei dati logici ed importanti, quelli delle squadre che parteciperanno alla Serie A2 e di quelle che hanno chiesto di essere ammesse come riserve.
Siamo in un anno di grandi sommovimenti, di novità e di opportunità. La proposta scaturita da alcune Società è stata quella di fare due gironi da 14 squadre ( 15 la scorsa stagione), in ossequio ad una decisione avvenuta alcuni anni fa. Questa proposta, ampiamente sconfessata già quest’anno con la serie A1 a 16 squadre, invita Acciaierie Valbruna Bolzano a giocare nel Girone Sud, assieme a Brescia che ha rilevato i diritti di Viterbo.
Un invito privo di logica per alcuni motivi che elenco.
Innanzitutto esporrebbe l’intero movimento a commenti non proprio lusinghieri. Come giustificare sui media nazionali un girone nord ed uno sud con la presenza di Bolzano. I giornalisti hanno nozioni di geografia e capirebbero che esiste qualcosa di poco chiaro.
In secondo luogo questa idea esporrebbe la nostra Società a spese quintuple o sestuple, quantificabili in un aumento di circa 20.000 euro l’anno in più rispetto al nostro girone naturale, quello nord, senza calcolare la distanza da Hub aereoportuali funzionanti per i collegamenti. Ed in epoca Covid l’incremento delle spese è l’esatto opposto di quanto tutti auspicano e richiedono.
In terzo luogo riproporrebbe il problema negli stessi termini, in caso di auspicabile salvezza da parte della nostra squadra, anche nelle prossime stagioni
In quarto luogo questa formula priverebbe Bolzano di un attesissimo e spettacolare derby, gradito dai media ed apprezzato dalle tifoserie, a tutto vantaggio della promozione del nostro gioco in Trentino Alto Adige
Infine rilevo che la proposta della Lega mi pare punitiva nei nostri confronti. Vorrei solo ricordare che l’unica nostra colpa è stata quella di vincere largamente il difficile campionato di B triveneto con 18 vittorie su 19 incontri ed essere stati ammessi per meriti sportivi per sostituire Marghera, sempre squadra Triveneta della scorsa A2. Vorrei sottacere sul fatto che nella scorsa stagione eravamo prima riserva assoluta, mancavano squadre per completare gli organici previsti, ma la Lega non ha tutelato i nostri interessi lasciando il girone Nord con 15 squadre e quello sud sguarnito sia in quantità che in qualità.
Passiamo, dalle cose prive di senso compiuto, alle proposte:
Auspico una Serie A2 femminile che reagisce alla crisi COVID proponendo due Gironi da 16 squadre, con una soluzione di omogeneità rispetto alla serie A1 a 16 squadre:
Nord a 16 con Albino, Basket Club Bolzano, Acciaierie Valbruna Bolzano, Carugate, Castelnuovo Scrivia, Crema, Mantova, Brescia, Alpo, Sanga Milano, Moncalieri, Ponzano, San Martino di Lupari, Sarcedo, Udine e Vicenza
Girone Sud a 16 con : Cus Cagliari, Selargius, Virtus Cagliari, Faenza, Civitanova Marche, La Spezia, Livorno, Nico Basket, Valdarno, Umbertide, Firenze, Ariano Irpino, + Roseto, Patti, Catania e Capri ( Napoli).
Un bel girone nord, con distanze accettabili e con lo studio di un contributo sperequativo a favore delle maggiori spese di trasferta delle squadre del girone sud.
Un bellissimo girone sud, che in un momento difficile reagisce con l’entrata di piazze molto importanti e tradizionalmente appassionate di basket femminile. Un esempio di come, da una tragedia e con un minimo di elasticità mentale, si possa trarre spunto per richiamare nuove energie e da problemi si possano trovare opportunità.
Quanto ad eventuali playoff, forse in questa stagione non sono indispensabili. Promozioni e retrocessioni in un anno Covid devono essere dirette per motivi anche organizzativi.
Queste le mie riflessioni, che spero possano convincere chi ritiene di avere privilegi e forse non ha il coraggio di condividerli. E ripongo grande fiducia nella saggezza degli Organi Federali, sensibili al fatto che il basket femminile colga 2 grandi risultati: A1 a 16 , A2 con 16 al nord e con 16 al Sud (finalmente e sarebbe straordinario anche per il Movimento).
Alessandro Pezzi – Acciaierie Valbruna Bolzano