Una speranza che dura un quarto (il terzo): Allianz sconfitta 63 – 75

Allianz già alle corde dopo neanche 10 minuti ma il terzo quarto stravolge tutto e riapre le danze: la gara si fa via via più emozionante ma Brescia gioca la carta "esperienza" per trovare il successo.

Trasferta interessantissima per la quarta giornata di campionato: Trieste potrà schierare i neo-acquisti Delia e Cebasek (Udanoh, Cavaliero ed Henry ancora out), mentre Brescia dovrà rinunciare a Cline e a Kalinoski, “fermato” dalla positività al Covid19. Una delle chiavi della sfida per i biancorossi? Soffocare il talento sopraffino di Crawford e contenere il reparto lunghi, capeggiato dal “ruvido” Ristic.

I QUARTO

Come spesso accade, l’Allianz entra in partita con troppa flemma: Brescia scappa subito sul +7 (12-5) e Crawford ha già fatto capire chi sia il maschio alfa sul parquet; i lombardi tirano con medie sopra il 60%, i giuliani con medie attorno al 33%, numeri difficili da ignorare. Fa bene Dalmasson a schierare Delia e Cebasek perché i titolari ansimano giocando una pallacanestro inconsistente: mentre Trieste cerca un lettino dello psicanalista Burns rilancia la Germani sull’umiliante +20 di fine primo quarto.

II QUARTO

Ci vuole una grande maturità per continuare a competere evitando la disfatta: agli ospiti questa virtù, oggi, manca. Esposito ha saggiamente “annullato” Laquintana e Fernandez, con il conseguente crollo dell’intero attacco avversario. Nel momento difficile, spiace notare l’atteggiamento di un coach che pare aver già alzato bandiera bianca (poca comunicazione verbale, pochi minuti per alcuni e panca immediata per chi aveva regalato qualche buono spunto), lasciando l’agone ai bresciani, saldamente al comando 48-27.

III QUARTO

Grazulis si desta dal sonno dogmatico e si prende qualche canestro in post basso, Brescia spegne i fari e si “schianta” contro un parziale che regala all’Allianz il -12 (36-48); piuttosto di tenere in campo questo Upson, meglio chiunque: il lungo statunitense è l’antibasket. Nel frattempo, l’incredibile e abbacinante bellezza del basket: Laquintana e Doyle strappano il 21-5 di parziale, riportando Trieste sull’inatteso -5 (48-53). Due inani decisioni arbitrali preludiano al 56-48 Germani di fine terza frazione.

IV QUARTO

La schiacciata di Delia scatena l’urlo virtuale dei tifosi triestini: l’Allianz c’è! Nel momento topico, sale però in cattedra il carismatico Crawford, che riporta i lombardi sul +9 (62-53); così come aveva fatto sognare, così Trieste si scioglie come neve al sole perdendo la fiducia necessaria per giocarsela a viso aperto. Per onor di cronaca: i migliori in campo, Doyle e Alviti, non sono sul parquet quando il tabellone segna ancora 5 lunghi minuti prima del termine. La Germani ne profitta e gestisce a dovere gli ultimi giri di orologio, portando a casa due punti utilissimi.

FINALE

Germani Brescia – Allianz Pallacanestro Trieste 75 – 63

Tabellini

Trieste: Alviti 14, Delia 6, Fernandez, Doyle 18, Upson, Grazulis 8, Coronica, Da Ros, Laquintana 13, Arnaldo, Mussini, Cebasek 2. All. Dalmasson

Brescia: Ristic 4, Parrillo, Chery 14, Moss 5, Sacchetti 5, Ancellotti 4, Vitali 2, Bortolani 5, Burns 17, Crawford 19. All. Esposito

Rajone