Una giornata importante, quella di ieri: si, perchè il Consiglio Direttivo di Lega Nazionale Pallacanestro si è riunito in quel di Cento, dove si stanno svolgendo le Final Eight di Supercoppa Centenario di A2 e le finali di Serie B. Ed è proprio quest’ultimo il campionato che, nelle ultime ore, è salito agli onori delle cronache: considerato il fatto che si tratta di un torneo prettamente dilettantistico, l’elevato numero delle partecipanti e le difficoltà logistiche legate all’organizzazione delle trasferte, il Consiglio Direttivo di LNP sta vagliando un’ipotesi molto importante.
La proposta è quella di rivedere la formula di svolgimento: sarebbe un toccasana, visto che molte realtà della categoria potrebbero soffrire a livello economico.
Il rinvio dell’inizio dei campionati e la conseguente riluttanza degli sponsor ad investire è una motivazione più che valida per cercare di ridurre i costi di trasferta: un’ipotesi che era stata discussa già prima dell’inizio della preparazione da più parti. Rimanendo in regione, ad esempio, la Pontoni Falconstar Monfalcone e la Gesteco Cividale, rappresentanti del Friuli Venezia Giulia in Serie B, sono state inserite in un girone con trasferte in Abruzzo e nelle Marche.
Ora, ragionando in maniera puramente logica, ci sfugge il motivo del perché non sia possibile organizzare i gironi in maniera differente: e, infatti, già nella giornata di ieri si discuteva di suddividere le 64 formazioni di Serie B in 8 gironi da otto squadre ciascuno, con criteri di territorialità maggiormente restrittivi.
Se la formula dei gironi di Supercoppa di Serie A, con concentramenti territoriali, ha funzionato ed in un primo momento ha contenuto i contagi dovuti al Covid-19, ecco che quella sopra proposta appare una soluzione più che logica.
Con contagi in aumento in Serie A, specialmente legati alle squadre chiamate a giocare le coppe e quindi ad andare in trasferta, ecco che una formula del genere assume ancor più peso: e poi, ci chiediamo … che senso ha organizzare trasferte dal Friuli all’Abruzzo, in Serie B, con squadre che in alcuni casi hanno dei dopolavoristi come atleti?
Ai posteri (e al buon senso) l’ardua sentenza…